Satispay ora remunera i risparmi. Ma quanto costa davvero il suo Salvadanaio?

Da app per dividere il conto tra amici a veicolo di investimento (quasi) inconsapevole. Satispay continua la sua espansione e lancia il “Salvadanaio Remunerato”: un nuovo servizio che convoglia la liquidità inutilizzata degli utenti in un fondo monetario di Amundi. In teoria, un modo semplice per dare un senso anche agli spiccioli digitali. In pratica, […] L'articolo Satispay ora remunera i risparmi. Ma quanto costa davvero il suo Salvadanaio? proviene da Economy Magazine.

Mag 14, 2025 - 16:50
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Satispay ora remunera i risparmi. Ma quanto costa davvero il suo Salvadanaio?

Da app per dividere il conto tra amici a veicolo di investimento (quasi) inconsapevole. Satispay continua la sua espansione e lancia il “Salvadanaio Remunerato”: un nuovo servizio che convoglia la liquidità inutilizzata degli utenti in un fondo monetario di Amundi. In teoria, un modo semplice per dare un senso anche agli spiccioli digitali. In pratica, un’operazione che solleva più di una domanda – soprattutto sul fronte della trasparenza e dei costi.

La soluzione per far fruttare la liquidità

La promessa è chiara: una soluzione accessibile per far fruttare la liquidità, senza sforzi e con l’interfaccia familiare dell’app. Satispay mette in bella vista anche un rendimento atteso del 2,24%, valore che corrisponde al rendimento implicito dei titoli nel portafoglio del fondo. Ma è proprio qui che si gioca il primo malinteso. Quel numero non è garantito, e i fondi monetari – come ben sa chi ha seguito i mercati negli ultimi anni – non sono immuni dalle perdite. Anche prodotti simili hanno registrato flessioni, pur restando strumenti a basso rischio.

I costi

Il secondo punto critico riguarda i costi. L’adesione al Salvadanaio, oggi, appare competitiva: 0,17% annuo di commissioni, allineato a molti ETF monetari. Ma l’offerta ha una scadenza: dal 6 novembre, il costo salirà a 0,67%, più del quadruplo. Una soglia elevata, soprattutto se confrontata con alternative facilmente accessibili, come l’ETF Amundi 6M Cash (ISIN: FR0010754200), che applica un 0,14% annuo. Lo stesso gestore, ma costi decisamente diversi.

Gestire gli adempimenti

Infine, c’è il capitolo fiscale. Satispay dichiara di gestire gli adempimenti per conto dell’utente – e fin qui nulla di strano. Ma in caso di perdita sul fondo, la minusvalenza può essere compensata solo in presenza di condizioni ben precise: un dossier titoli, delle plusvalenze pregresse, e un regime fiscale dichiarativo. Senza questi elementi, l’utente rischia di restare con il cerino acceso. Il Salvadanaio Remunerato è un’idea interessante, e intercetta il bisogno – sempre più sentito – di far rendere anche piccole somme. Ma l’operazione apre una riflessione più ampia. Quando strumenti nati per semplificare la vita finanziaria iniziano a proporre prodotti da intermediario vero e proprio, servono regole più chiare e una comunicazione ancora più trasparente. Il rischio, altrimenti, è che la semplicità diventi un alibi – e che chi risparmia, più che guadagnare, finisca col pagare qualcosa in più.

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