Sanremo 2025, le pagelle della terza serata del Festival

Sanremo 2025, le pagelle della terza serata del Festival Terza serata del Festival di Sanremo 2025. Carlo Conti è affiancato da Katia Follesa, Elettra Lamborghini e Miriam Leone. Questa sera abbiamo ascoltato la seconda metà delle canzoni in gara. Di seguito tutti i voti di TPI ai cantanti, ospiti, conduttori e personaggi di oggi. Le promozioni […]

Feb 14, 2025 - 00:00
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Sanremo 2025, le pagelle della terza serata del Festival

Sanremo 2025, le pagelle della terza serata del Festival

Terza serata del Festival di Sanremo 2025. Carlo Conti è affiancato da Katia Follesa, Elettra Lamborghini e Miriam Leone. Questa sera abbiamo ascoltato la seconda metà delle canzoni in gara. Di seguito tutti i voti di TPI ai cantanti, ospiti, conduttori e personaggi di oggi.

Le promozioni alle fiction 0 – Una tassa che si ripete a ogni Festival. È proprio necessario rendere Sanremo un marchettificio? Anche basta.

Clara 5,5 – La sua bellezza ipnotizza, la sua voce è una spada. Il brano però non cresce, nonostante sia su sonorità urban oggi così tanto in voga. Manca del guizzo necessario per spiccare nel calderone di questi 29 brani. Un diamante ancora grezzo, per citarla.

Brunori Sas 8,5 – Per questo suo esordio a Sanremo il cantautore cosentino ha messo in campo tutto il necessario: l’amore per le sue origini, “terra crudele dove la neve si mescola al miele e le persone buone portano in testa corone di spine”, l’amore tenero di un padre per la figlia. Testo e musica si amalgamano perfettamente. Un po’ De Gregori, un po’ Bersani. Semplicemente Brunori. Cara Fiammetta, sei fortunata ad avere un papà così.

Sarah Toscano 5,5 – Il talento lo ha già dimostrato ad Amici. Questa canzone però non le rende pienamente giustizia: un brano pop dance deboluccio, che neppure la sua capacità interpretativa riesce a risollevare. Ma la ragazza si farà.

Massimo Ranieri 7 – Voce e sax per un signore indiscusso della musica italiana. Ci riporta agli anni Settanta, al bianco e nero, senza puzzare di naftalina. Il suo carisma e la sua teatralità al servizio di un brano che è un inno all’amore e alla vita. Un artista completo che se fosse nato in America sarebbe un numero uno a livello mondiale.

Joan Thiele 7 – Artista raffinata e un’interpretazione pulita per una canzone difficile, quasi d’altri tempi, che cresce con gli ascolti. Un po’ Morricone e un po’ Tarantino, ci fa entrare nel suo mondo particolarissimo, forse troppo di nicchia rispetto al grande pubblico sanremese.

Shablo ft Guè, Joshua, Tormento 7 – Una street song modernissima, funky, per un collettivo ben amalgamato e credibile. Rap in purezza, di quello vero di qualche anno fa. Tra le cose più originali di questo Festival: scommessa vinta.

Noemi 6,5 – La sua voce graffiata la riconosceresti tra un milione. La canzone, una ballad nostalgica, non è certo tra le migliori del suo repertorio, nonostante porti le firme prestigiose di Mahmood e Blanco. Ma la sua personalità e un ottimo arrangiamento orchestrale le permettono di guadagnare mezzo punto in più.

Olly 8 – Un’esibizione feroce, intensissima. Il sudore che imperla la fronte, le vene giugulari che si ingrossano. La standing ovation convinta di tutto l’Ariston. La nostalgia per un amore finito, raccontato con la sincerità di un ventenne. Se tutti avessimo, in ciò che facciamo, la passione che ci mette Olly nel cantare questo brano, vivremmo in un mondo migliore.

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