Sala Umberto Roma 2025/26: emozioni vere, nomi da non perdere
Il Teatro Sala Umberto di Roma presenta la sua nuova stagione 2025-2026: un mix di drammi intensi, commedie brillanti e grandi interpreti. L'articolo Sala Umberto Roma 2025/26: emozioni vere, nomi da non perdere proviene da Globalist.it.

La nuova stagione del Teatro Sala Umberto di Roma si annuncia come un mosaico teatrale fatto di storie urgenti, grandi nomi, debutti sorprendenti e riletture coraggiose. Un cartellone che incrocia poesia e cronaca, classico e contemporaneo, volti noti e sguardi nuovi. Dal 1 ottobre 2025 al 24 maggio 2026, il palco di via della Mercede si accende ogni settimana con proposte che parlano al pubblico di oggi, nei suoi conflitti, fragilità, ironie e slanci.
Ad aprire la stagione, dal 1 al 5 ottobre, è Prima Facie di Suzie Miller, con Melissa Vettore, per la regia visionaria di Daniele Finzi Pasca: una sola attrice in scena, una confessione potente su giustizia, consenso e verità, che scuote dalle fondamenta.
A seguire, dal 7 al 12 ottobre, Secondo lei scritto, diretto e interpretato da Caterina Guzzanti, insieme a Federico Vigorito. Un lavoro dal tono graffiante, che interroga le derive del maschile e le sue rappresentazioni, nato all’interno della scuola di drammaturgia diretta da Lucia Calamaro.
Dal 16 al 19 ottobre, Lucrezia Lante della Rovere e Arcangelo Iannace sono protagonisti di Non si fa così, una commedia elegante firmata da Audrey Schebat e diretta da Francesco Zecca.
Grande ritorno dal 21 ottobre al 2 novembre con L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde, diretto da Geppy Gleijeses, con Lucia Poli e Giorgio Lupano a guidare un cast multigenerazionale e brillante.
Dal 4 al 16 novembre, Paola Minaccioni interpreta Elena, la matta, ispirato a una storia vera legata alla Shoah, con la regia di Giancarlo Nicoletti. Un monologo commovente e necessario.
Alessandro Haber torna in scena, dal 18 al 23 novembre, con Volevo essere Marlon Brando, tratto dalla sua autobiografia. Una riflessione ironica e struggente sulla vita d’attore.
Dal 25 al 30 novembre, Ubi Maior di Franco Bertini porta sul palco Leo Gassmann e Sabrina Knaflitz, diretti da Enrico Maria Lamanna, in un dramma familiare contemporaneo.
Dicembre si apre con la commedia Finché giudice non ci separi (2-14 dicembre) con Biagio Izzo e la partecipazione straordinaria di Augusto Fornari, mentre a chiudere l’anno, dal 16 dicembre all’11 gennaio, è Qualcosa è andato storto, scritto, diretto e interpretato da Carlo Buccirosso.
Il 2026 si inaugura con un trittico d’autore: Le volpi (14-18 gennaio) con Giorgio Colangeli e Manuela Mandracchia, Bubù Babà Bebè (20-25 gennaio) con Peppe Barra e Lalla Esposito, e Il malato immaginario (27 gennaio – 1 febbraio) con Tindaro Granata e Lucia Lavia, diretto da Andrea Chiodi.
Seguono due titoli che mescolano ironia e profondità: Pirandello Pulp (24 febbraio – 1 marzo) con Massimo Dapporto e Fabio Troiano, per la regia di Gioele Dix, e Don Giovanni secondo Arturo Cirillo (3-8 marzo), un adattamento che fonde Molière, Da Ponte e Mozart.
Il 17 marzo debutta Improvvisamente l’estate scorsa di Tennessee Williams con Laura Marinoni e Edoardo Ribatto, regia di Stefano Cordella. Dal 24 al 29 marzo, Toccando il vuoto, con Lodo Guenzi ed Eleonora Giovanardi, esplora i limiti umani attraverso il racconto di un’impresa estrema in alta quota.
Ad aprile Jucatùre (8-19 aprile) con Antonio Milo e Adriano Falivene rinnova il teatro dialettale con intelligenza contemporanea, mentre a maggio (6-17) Cena con sorpresa riunisce Tosca D’Aquino, Toni Fornari e Simone Montedoro in una commedia brillante. A chiudere la stagione, dal 22 al 24 maggio, Minchia signore tenente, spettacolo corale scritto e diretto da Antonio Grosso.
Una stagione ricca, variegata, che fa del Teatro Sala Umberto uno spazio vivo di confronto, racconto e identità condivisa. Perché il teatro, quando è fatto bene, è sempre anche casa.
L'articolo Sala Umberto Roma 2025/26: emozioni vere, nomi da non perdere proviene da Globalist.it.