Rinnovo Contratto Sanità: aumento di stipendio in stallo
Ancora nessuna intesa per il rinnovo del CCNL Sanità, che porterebbe subito a un aumento di stipendio medio di 172 euro al mese e 184 euro da fine anno.

Ancora nulla di fatto per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Sanità 2022-2024, discusso nei giorni scorsi tra ARAN e sindacati di settore.
Il tavolo di confronto del 29 aprile, infatti, non ha sbloccato il rinnovo del CCNL, senza il quale restano bloccati gli aumenti stipendiali per infermieri, OSS e tecnici sanitari.
In base alla proposta ARAN, l’ipotesi di contratto per il triennio in corso dovrebbe prevedere un incremento medio mensile di 172,37 euro per tredici mensilità, in altre parole il 6,8% in più rispetto alle retribuzioni attuali. Ma non c’è accordo tra le parti.
Le risorse complessive stanziate ammontano a 1,784 miliardi di euro – sottolinea l’ARAN -, comprensive di: 175 milioni di euro per l’indennità di pronto soccorso; 35 milioni di euro per la specificità infermieristica; 15 milioni di euro per la tutela del malato.
Il mancato rinnovo si deve infatti alla spaccatura tra gli stessi sindacati – Fp Cgil, Uil Fpl e Nursing Up – relativamente alla firma del CCNL. Senza intese non è possibile procedere. Peraltro, come sottolinea l’ARAN la chiusura dell’attuale trattativa rappresenterebbe anche un passaggio strategico per l’avvio del successivo rinnovo (quello per il triennio 2025-2027), al quale sono stati già riservato 1,904 miliardi di euro, da tradursi in un incremento medio dello stipendio del 6,93% (pari a 183,98 euro al mese in più).
Una firma entro maggio permetterebbe al nuovo contratto di entrare in vigore dopo ottobre, con effetti concreti su 581mila lavoratori del SSN.
Il prossimo incontro è atteso per il 22 maggio.