Batterie di nuova generazione: dalla chimica tradizionale alla ruggine Nel panorama dell’
accumulo dell’energia rinnovabile, le
batterie continuano a evolversi rapidamente. La
batteria ferro-aria, un’innovazione basata sulla reazione tra il ferro e l’ossigeno, rappresenta una delle soluzioni più
promettenti per immagazzinare grandi quantità di energia a
basso costo. Questo tipo di batteria, descritta nel reportage “Come le batterie ferro-aria potrebbero colmare le lacune nell’energia rinnovabile”, utilizza la
ruggine come meccanismo di stoccaggio e rilascio, risultando ideale per coprire lunghi periodi di assenza di sole o vento. Negli ultimi mesi, i sistemi a batterie connessi alla rete sono stati al centro di investimenti e innovazioni, come illustrato nell’analisi “Il 2024 è stato un anno fantastico per lo stoccaggio di energia”. Un altro dato impressionante emerge da un’inchiesta del
Guardian, che mostra come negli
Stati Uniti sia stata aggiunta una capacità di
stoccaggio a batteria pari a 20 reattori nucleari in soli quattro anni.
Idrogeno verde: l’elemento più leggero al servizio dell’energia pulita L’
idrogeno si conferma uno dei candidati più interessanti per l’accumulo a lungo termine. Quando prodotto utilizzando
fonti rinnovabili, diventa
idrogeno verde, un gas immagazzinabile per lunghi periodi e successivamente riutilizzabile per generare elettricità con
emissioni ridotte. In
Utah, ad esempio, un progetto sperimentale documentato negli articoli “Stiamo costruendo una gigantesca batteria sotterranea” e “L’idrogeno sta trasformando una piccola città carbonifera nello Utah” punta a trasformare una comunità ex-mineraria in un
hub energetico rinnovabile.
Gravità: l’energia potenziale dell’acqua e dei pesi Il
pompaggio idroelettrico è una delle tecnologie di accumulo più collaudate e diffuse. Questo sistema sfrutta la
forza di gravità per generare energia quando necessaria, facendo fluire l’acqua da un bacino superiore a uno inferiore attraverso turbine. Una lista completa delle grandi centrali idroelettriche a pompaggio è disponibile su Wikipedia, con numerosi esempi attivi in
Cina. In
Svizzera, invece, è stata creata una delle prime
batterie d’acqua sotterranee europee, come raccontato nell’articolo “La nuova rivoluzionaria ‘batteria d’acqua’ svizzera”. Oltre all’acqua, anche
masse solide possono essere sollevate e lasciate cadere per accumulare energia. Tra le applicazioni emergenti, spiccano gli
ascensori nei grattacieli, come descritto in “I ricercatori propongono di trasformare i grattacieli in batterie a gravità”, ma anche l’utilizzo di
vecchie miniere e di
treni che salgono e scendono colline, come illustrato nell’articolo “Le miniere di carbone abbandonate stanno diventando le batterie del futuro” e “Il treno va su, il treno va giù”.
Accumulo termico: il calore come riserva di energia Anche il
calore può fungere da mezzo di accumulo. Una tecnologia emergente è quella delle
batterie di sabbia, già in uso in
Finlandia. Qui, la sabbia viene
riscaldata a temperature elevate per conservare l’energia, rilasciandola poi sotto forma di calore per usi domestici o industriali. Approfondimenti sono disponibili negli articoli “Come una batteria di sabbia potrebbe trasformare l’energia pulita” e “Una piccola città punta su una batteria di sabbia per riscaldare le case”. Un’altra via è lo
stoccaggio geotermico indotto, dove si inietta acqua calda nel sottosuolo sfruttando le tecniche del fracking per
immagazzinare energia in profondità, come nel caso della startup texana descritta nell’articolo “Questa startup geotermica del Texas sta immagazzinando energia nel terreno”.
Per approfondire ulteriormente Per un’esplorazione più sistematica e una classificazione dettagliata delle tecnologie disponibili, si consiglia la lettura di due utili panoramiche: “I diversi tipi di accumulo di energia e le loro opportunità” e “Una panoramica sulla classificazione dei sistemi di accumulo di energia”.
Tecnologie d’avanguardia per l’accumulo energetico