Reti elettriche, cosa farà l’Ue per rafforzarle?

L’Europa ha urgenza di intervenire sulle sue reti di distribuzione e trasmissione. La massiccia elettrificazione che stanno affrontando le principali economie continentali, arriva in un momento in cui molti degli asset installati nell’ultima ondata degli anni ’70 e ’80 sono alla fine del loro ciclo di vita. Per questo motivo la Commissione europea sta preparando […] The post Reti elettriche, cosa farà l’Ue per rafforzarle? first appeared on QualEnergia.it.

Mag 14, 2025 - 16:56
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Reti elettriche, cosa farà l’Ue per rafforzarle?

L’Europa ha urgenza di intervenire sulle sue reti di distribuzione e trasmissione.

La massiccia elettrificazione che stanno affrontando le principali economie continentali, arriva in un momento in cui molti degli asset installati nell’ultima ondata degli anni ’70 e ’80 sono alla fine del loro ciclo di vita.

Per questo motivo la Commissione europea sta preparando l’European Grids Package, un pacchetto di provvedimenti previsto dalla Bussola della competitività (lanciata a fine gennaio) che dovrebbe essere adottato entro il primo trimestre del 2026. Ieri, 13 maggio, Bruxelles ha aperto una consultazione, fino all’8 luglio, in vista dell’adozione.

Italia e Grecia hanno intanto firmato un accordo per un nuovo elettrodotto che collegherà i due Paesi rafforzando le interconnessioni transfrontaliere comunitarie.

Gli scopi del provvedimento

Il pacchetto di misure in arrivo punta a razionalizzare il quadro giuridico per le reti europee e a garantire la pianificazione integrata transfrontaliera. Altro obiettivo, si legge nel documento che annuncia la consultazione (pdf), è il rafforzamento della rete di distribuzione “per un uso più efficiente delle infrastrutture esistenti“, soprattutto attraverso digitalizzazione e innovazione.

Prevista anche la semplificazione delle procedure per l’attuazione dei progetti per le reti, le energie rinnovabili e lo storage. Ciò include “lo snellimento delle valutazioni ambientali” e la “riduzione delle scadenze per le autorizzazioni”. Infine, il pacchetto si propone di sostenere lo sviluppo di infrastrutture per l’idrogeno e l’anidride carbonica.

L’iniziativa avrà un “impatto economico positivo”, sostenendo l’accelerazione degli investimenti nelle infrastrutture energetiche, nello stoccaggio e nella produzione di elettricità rinnovabile, stimolando gli scambi transfrontalieri, migliorando l’efficienza della rete e rafforzando la sicurezza dell’approvvigionamento.

L’aumento dell’efficienza complessiva del sistema energetico dovrebbe inoltre limitare i costi per tutti i consumatori e contribuirà quindi all’obiettivo di garantire prezzi accessibili dell’energia, aumentando la competitività generale del mercato europeo.

Le criticità delle reti europee

“Circa il 40% delle reti di distribuzione europee ha più di 40 anni”, ammoniva Mario Draghi nel suo rapporto sullo stato dell’Unione, che parlava esplicitamente della necessità di intervenire per ammodernare le infrastrutture. Le reti, si legge nel report, “devono espandersi in modo significativo per accogliere le nuove risorse come le rinnovabili e le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici in modo intelligente e digitalizzato”.

L’Europa va infatti incontro a una forte elettrificazione dei consumi finali. Entro il 2050, secondo Eurelectric, ci saranno circa 251 milioni di pompe di calore e 237 milioni di veicoli elettrici, con un aumento di circa 20 volte rispetto a oggi, oltre 7 milioni di punti di ricarica pubblici per veicoli a batteria (un aumento di quasi 60 volte) e 7 volte gli impianti a energie rinnovabili attualmente attivi, che raggiungeranno circa 2.300 GW di potenza cumulativa.

“La maggior parte di questa capacità sarà collegata direttamente alle reti di distribuzione, che pur diventando sempre più importanti per la decarbonizzazione del continente, devono fare i conti con una capacità limitata, autorizzazioni complesse e investimenti insufficienti”, ci ha spiegato in una recente intervista Savannah Altvater, Head of Distribution and Market Facilitation di Eurelectric, la federazione dell’industria elettrica europea.

Secondo stime dell’associazione, rispetto alla crescita dell’elettrificazione dei consumi finali appena illustrata, l’inazione metterebbe a rischio l’installazione di circa 190 milioni di pompe di calore, 120 milioni di punti di ricarica e 1.220 GW di progetti nelle fonti rinnovabili.

Altre criticità poi menzionate dalla Commissione nel documento in consultazione, riguardano la lentezza nell’attuazione di progetti Fer, stoccaggi e infrastrutture (ad esempio ci vogliono in media 14 anni per progetti della rete di trasmissione), l’aumento dei costi di ri-dispacciamento e delle congestioni sulle reti di distribuzione, con conseguente aumento delle code per le richieste di connessione.

Infine, metà del fabbisogno transfrontaliero (32 GW su 66 GW) non è attualmente soddisfatto nella prospettiva al 2030, con previsione di un ulteriore allargamento del gap a 37 GW entro il 2040.

L’elettrodotto Italia-Grecia

Restando in tema di interconnessioni transfrontaliere, Terna ha annunciato ieri in un comunicato la firma di un memorandum d’intesa con Ipto, il Transmission system operator (Tso) della Grecia, per un nuovo elettrodotto in corrente continua tra i due Paesi.

L’infrastruttura, con potenza fino a 1.000 MW e di lunghezza complessiva di circa 300 km (di cui 240 in cavo sottomarino con una profondità massima di circa 1.000 metri), affiancherà l’esistente collegamento da 500 MW in esercizio dal 2002. Per l’opera, Terna e Ipto prevedono un investimento complessivo di circa 1,9 miliardi di euro.

Per quanto riguarda il lato italiano dell’opera, il cavo sottomarino approderà nel comune di Melendugno e la nuova stazione di conversione sarà realizzata nel comune di Galatina, entrambi in provincia di Lecce.

“Il nuovo collegamento elettrico sottomarino tra l’Italia e la Grecia – ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato di Terna – aumenterà la sicurezza dell’intera zona Sud del Paese e favorirà approvvigionamenti efficienti di energia, grazie alla possibilità di abilitare nuove risorse e di mantenere lo scambio tra i due Stati”.The post Reti elettriche, cosa farà l’Ue per rafforzarle? first appeared on QualEnergia.it.