Rete elettrica, la transizione si fa all’università
Le migliori risorse del mondo accademico italiano unite per puntare sull’innovazione, la ricerca e l’alta formazione per l’ammodernamento della rete e del sistema elettrico del Paese. Il tutto grazie al nuovo progetto varato da Terna, il gestore della rete elettrica nazionale. Si tratta della Rete Politecnica di Alta Competenza, promossa da Terna in collaborazione con […]

Le migliori risorse del mondo accademico italiano unite per puntare sull’innovazione, la ricerca e l’alta formazione per l’ammodernamento della rete e del sistema elettrico del Paese. Il tutto grazie al nuovo progetto varato da Terna, il gestore della rete elettrica nazionale. Si tratta della Rete Politecnica di Alta Competenza, promossa da Terna in collaborazione con il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e quello di Bari.
La presentazione è avvenuta lo scorso 16 aprile a Roma, presso la sede del Gruppo. Hanno partecipato all’evento il professor Stefano Paolo Corgnati, rettore del Politecnico di Torino, la professoressa Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano, il professor Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, e Daniele Amati, direttore Risorse Umane di Terna.
«La collaborazione che abbiamo annunciato è la conferma della volontà del Gruppo di continuare a investire nella formazione di nuove competenze e capacità in grado di contribuire alla realizzazione della Duplice Transizione, Energetica e Digitale. La Rete Politecnica di Alta Competenza realizza una sinergia d’eccellenza e rappresenta una importante opportunità formativa per i giovani, grazie al contributo scientifico dei Politecnici di Torino, Milano e Bari», ha affermato Daniele Amati, direttore Risorse Umane di Terna.
«La transizione energetica va affrontata in termini sia strategici che tattici, richiedendo investimenti sia infrastrutturali che di formazione di competenze, poiché include svariati aspetti di tipo scientifico, tecnologico e normativo – ha commentato Stefano Paolo Corgnati, rettore del Politecnico di Torino –. Le università tecnologiche come i Politecnici possono, e devono, quindi mettersi a disposizione della comunità per creare, attraverso reti sinergiche, competenze specifiche trasversali in modo da catalizzarle per arrivare a raggiungere più rapidamente questa transizione».
«Questa iniziativa rafforza un rapporto consolidato tra il Politecnico di Milano e Terna, impegnati in diversi ambiti di ricerca, come la gestione dei sistemi elettrici con grandi apporti da fonti rinnovabili e la stabilità delle reti elettriche di potenza», ha commentato Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano. «Di fronte al cambiamento epocale che investirà il settore energetico e il mercato del lavoro nei prossimi decenni, la formazione rappresenta un elemento centrale per garantire la competitività del settore industriale e richiede azioni congiunte capaci di incidere in profondità».
«Facciamo un importante passo in avanti nella cooperazione tra università – ha commentato Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari – per offrire una nuova formazione d’eccellenza agli studenti italiani, ma soprattutto rafforziamo l’ecosistema dell’innovazione, nel settore-chiave dell’energia. Sui nuovi sistemi di approvvigionamento energetico – ha aggiunto – si gioca infatti una partita decisiva, per la competitività del Paese nei prossimi anni. Come Politecnico del centrosud Italia, vogliamo cogliere tutte le opportunità per uno sviluppo sostenibile dell’industria e per l’occupazione qualificata dei laureati».
Tra le iniziative più significative, la nascita nell’Anno Accademico 2025-2026 del Master Universitario di II livello “Innovazione nei Sistemi Elettrici per l’Energia”, per formare figure professionali qualificate e specializzate nel settore elettrico che potranno essere inserite nei processi di selezione di Terna.
In particolare, grazie al Master saranno creati profili altamente specialistici nel settore ingegneristico, come esperti in impianti e tecnologie, esperti in asset management, in sistemi elettrici di potenza ed esperti in mercato e regolazione. Il Master, che avrà la durata di 12 mesi, prevede, per ogni studente, un impegno complessivo di 1.500 ore e l’acquisizione di 60 Crediti Formativi Universitari (Cfu).
Le attività didattiche saranno articolate in corsi su tematiche specialistiche dell’Ateneo, in corsi di indirizzo curati da Terna e in esperienze pratiche. La Rete Politecnica di Alta Competenza, inoltre, prevede la realizzazione di singoli progetti di collaborazione nelle aree Ricerca e sviluppo, Open innovation, Educazione e formazione, Social Impact, declinati, in particolare in ambiti strategici come Gestione di sistemi elettrici zero-carbon a bassa inerzia; Tecnologie applicate all’esercizio, alla pianificazione e strategie di sistema; Protezione, automazione e controllo dei sistemi elettrici; Interazione del sistema con il mercato elettrico; Nuove tecnologie per applicazioni in contesto operativo; Competenze IT e di programmazione; Operational improvement e asset optimization per la resilienza ed efficienza della rete; Digitalizzazione e sostenibilità.
Per continuare a sviluppare nuove competenze nel settore dell’energia, Terna ha anche prorogato per altre due edizioni, fino al 2027, il Master “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, promosso dal Gruppo in collaborazione con le Università degli Studi di Cagliari, Palermo e Salerno. Un altro importante strumento per valorizzare i territori e favorire la crescita occupazionale. Anche così si porta avanti la transizione energetica e quella digitale, fondamentali per lo sviluppo del Paese, investendo sull’innovazione e su nuove risorse qualificate.