Restyling Villa Medicea. Il progetto va avanti già stanziati 25 milioni. Manca solo una ’firma’

Durante l’incontro di ieri è stato fatto il punto sull’ex opg dell’Ambrogiana. Giani: "Deve essere ancora sottoscritto l’accordo tra Ministero e Regione".

Mag 10, 2025 - 05:03
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Restyling Villa Medicea. Il progetto va avanti già stanziati 25 milioni. Manca solo una ’firma’

PO FIORENTINO

Le risorse ci sono, quasi 25 milioni di euro a copertura dei tre macro lotti già individuati per i lavori. Ma il futuro della Villa Medicea dell’Ambrogiana attende una firma. Il destino è appeso alla sottoscrizione di un accordo. L’operazione “Uffizi Diffusi“ è a un passo dal definirsi e il motivo di questo ritardo sulla tabella di marcia è stato spiegato ieri in una conferenza stampa allestita proprio all’interno dell’edificio storico di viale Umberto I a Montelupo dove Sovrintendenza, Comune e Regione hanno fatto il punto sul progetto di restauro e riqualificazione dell’ex opg. Un progetto che punta tutto sulla trasformazione del complesso in una sede decentrata della galleria degli Uffizi di Firenze. La conferenza sullo stato dell’arte era prevista per febbraio. Lo slittamento è stato causato anche dall’attesa di un passaggio cruciale: la sottoscrizione del fondamentale accordo di valorizzazione tra Ministero e Regione. Che ancora non c’è. Non c’è un rendering e non c’è un crono programma, tutti dettagli vincolati alla firma, "un’incertezza non data dalla mancata volontà di procedere – ha rassicurato il presidente della Regione, Eugenio Giani –. Col ministro Giuli ci sono accordi verbali, l’atteggiamento è positivo. Ci si è incagliati per questioni tecniche".

Lo ha confermato anche Giorgia Muratori, intervenuta per il segretariato regionale del Ministero della Cultura. "Abbiamo percepito la preoccupazione. La villa – ha rassicurato Muratori – è oggetto di attenzione ormai da anni. La bozza di accordo tra Ministero e Regione è pronta e quando verrà firmata si potranno unire i due finanziamenti". Dodici milioni di euro del Ministero si sommano alla stessa cifra messa a disposizione già con il bilancio 2024 dalla Regione. Per decidere chi dovrà appaltare i lavori manca solo la firma, che il cambio alla guida del dicastero, la riforma della struttura e la nomina conseguente di capo dipartimenti e dirigente hanno in parte rallentato. "I soldi ci sono e voglio spenderli – ha aggiunto Giani –. Il piano Uffizi Toscana concordato con l’allora ministro Sangiuliano aveva previsto la costituzione di una Fondazione che si occupasse della gestione sia della villa di Careggi, sia del complesso montelupino. Gli Uffizi hanno quattro quarti del patrimonio non esposto, questi due immobili devono essere un punto di partenza. Il percorso parallelo di Careggi alimenterà la spinta a procedere con il cantiere anche qui. Non aspettiamo altro che la Fondazione, e ci stiamo arrivando. C’è già una bozza di statuto. L’auspicio è che il Ministero possa far partire presto l’appalto per l’Ambrogiana. Poi interverranno Fondazione e Comune in convenzione, per coordinarne la gestione. Ci crediamo. Ci sono tutte le condizioni per andare avanti. Nessun ripensamento".

E se si firmasse entro l’estate, per il 2028, entro tre anni dalla chiusura del progetto esecutivo, i lavori potrebbero essere conclusi. "Aprire la villa al pubblico entro il 2028 è possibile – ha concluso il presidente –. L’importante è che il Ministero faccia partire presto l’appalto". Da ex manicomio a spazio aperto e fruibile, la sfida è ambiziosa. "Questo progetto – ha chiosato il sindaco di Montelupo, Simone Londi – ha attraversato sindaci, forze politiche e governi diversi ma tutti sono rimasti convinti di collaborare per l’obiettivo del recupero. Il primo passo lo abbiamo compiuto. Siamo all’inizio del percorso per un complesso che nei secoli di avventure ne ha viste tante. Si apre,ora, una fase nuova".

Ylenia Cecchetti