Regime impatriati: agevolazioni per chi rientra con lo stesso datore estero

Regime fiscale agevolato per impatriati anche a chi torna in Italia continuando a lavorare per lo stesso datore di lavoro estero: i chiarimenti del Fisco.

Feb 10, 2025 - 14:18
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Regime impatriati: agevolazioni per chi rientra con lo stesso datore estero

Il regime impatriati è uno degli strumenti più interessanti per chi decide di rientrare in Italia dopo un’esperienza di lavoro all’estero. Con la risposta n. 22 del 7 febbraio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’agevolazione fiscale è accessibile anche per coloro che tornano a lavorare in Italia pur mantenendo il rapporto con lo stesso datore di lavoro estero, a condizione che siano rispettati alcuni requisiti.

Come funziona il regime impatriati?

Il regime speciale per i lavoratori impatriati consente di ottenere una riduzione d’imposta sull’imponibile fiscale: il 70% del reddito da lavoro dipendente o autonomo prodotto in Italia è esente da tassazione per cinque anni. La percentuale di esenzione sale all’90% nel caso in cui il lavoratore si trasferisca in una delle regioni del Mezzogiorno.

I principali requisiti per accedere all’agevolazione sono: essere stati residenti all’estero per almeno due anni; trasferire la residenza fiscale in Italia per almeno due anni; svolgere l’attività lavorativa principalmente in Italia.

L’agevolazione è concessa per cinque anni e può essere prorogata per altri cinque anni (con una riduzione dell’esenzione al 50% o al 90% per chi ha figli minori o acquista una casa in Italia).

Agevolazione per chi mantiene il datore di lavoro estero

Con il nuovo interpello, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che l’agevolazione fiscale è fruibile anche nel caso in cui il lavoratore mantenga il rapporto con lo stesso datore di lavoro estero, purché venga rispettato il requisito della residenza fiscale e l’attività lavorativa venga svolta prevalentemente in Italia.

Questa interpretazione amplia le possibilità di accesso al regime impatriati, in quanto consente a chi lavora per multinazionali o aziende estere con operatività in Italia di beneficiare delle stesse agevolazioni previste per coloro che vengono assunti da datori di lavoro italiani.

Esempio pratico

Un professionista italiano ha lavorato per un’azienda con sede a Londra per tre anni e nel 2025 decide di trasferirsi in Italia, continuando a lavorare da remoto per lo stesso datore di lavoro. Secondo le nuove disposizioni dell’Agenzia delle Entrate, potrà usufruire del regime impatriati, ottenendo l’esenzione del 70% del reddito imponibile per cinque anni.

Anche chi rientra in Italia mantenendo il rapporto di lavoro con un’azienda estera potrà quindi beneficiare di una tassazione agevolata, favorendo il rientro di competenze e professionalità nel nostro Paese.

Per tutti i dettagli, si legga la risposta n. 22 del 7 febbraio 2025.