Ultim’ora, spunta la TASSA RISTORANTE | 75€ ogni volta che prenoti: ti fanno passare la voglia di mangiare fuori
Una nuova regola nei ristoranti scatena polemiche: compiere questa particolare azione potrebbe costare caro. Il... L'articolo Ultim’ora, spunta la TASSA RISTORANTE | 75€ ogni volta che prenoti: ti fanno passare la voglia di mangiare fuori è stato scritto su: CUENEWS | Finance.

Una nuova regola nei ristoranti scatena polemiche: compiere questa particolare azione potrebbe costare caro.
Il settore della ristorazione sta attraversando tempi davvero duri, e non solo per l’aumento dei prezzi. Dopo la pandemia, tutto è cambiato. La gente esce meno, i ristoranti faticano a riempire i tavoli, e mangiare fuori è diventato un lusso per molti. Se un tempo si prenotava un tavolo con naturalezza, ora si è costretti a fare i conti con nuove regole che rischiano di rovinare la serata.
Già, perché adesso, con le bollette che schizzano alle stelle e l’incertezza economica, i ristoratori devono trovare il modo di coprire le perdite. E c’è un aspetto che sta cominciando a diventare davvero un problema. Questo fenomeno, che si è intensificato dopo la pandemia, sta creando più danni che mai, soprattutto quando i tavoli sono numerosi e il cibo è già pronto.
Molti locali si stanno adattando a questa nuova realtà e stanno adottando soluzioni più dure. La prenotazione, che in passato era un gesto semplice e quasi sempre ben accetto, ora può portare a spiacevoli sorprese. Insomma, mangiare fuori potrebbe trasformarsi in un incubo se non si sta attenti.
I ristoratori, infatti, stanno cercando di tutelarsi. Le nuove regole prevedono caparre e penali: se in passato era impensabile, oggi invece sta diventando sempre più comune chiedere ai clienti di lasciare un anticipo al momento della prenotazione.
C’è chi difende la scelta
In effetti, questa nuova politica si sta diffondendo anche in altre città, in particolare nelle zone più turistiche e frequentate. Questa “tassa” è una misura che sembra essere la risposta alle perdite economiche che molti ristoratori hanno accumulato negli ultimi anni. Certo, da parte dei clienti non è vista di buon occhio, ma c’è anche chi sostiene che in questo modo i locali possano continuare a offrire un servizio di qualità senza rischiare di chiudere.
D’altra parte, molti temono che queste nuove regole rendano il ristorante meno invitante, trasformando l’esperienza di mangiare fuori in una “trappola” in caso di imprevisti. Ma questo, per i ristoratori, potrebbe essere il prezzo da pagare per cercare di far quadrare i conti in un periodo così difficile.
Arriva la stretta sui ristoranti: ecco cosa cambia
Alcuni ristoranti chiedono anche i dati della carta di credito al momento della prenotazione. Questo serve a garantire che, se non ci si presenta o si cancella all’ultimo momento, venga comunque addebitato un importo. Così, in caso di disdetta tardiva o di no-show, il ristorante si protegge dalle perdite economiche.
Un esempio che ha fatto parlare molto è quello della chef Cristina Bowerman a Roma, che ha introdotto una penale di ben 75 euro a persona per chi non cancella la prenotazione con almeno 48 ore di anticipo. La cosa ha sollevato un bel po’ di polemiche: c’è chi ritiene che questa cifra sia giustificata dalle difficoltà del settore, e chi invece pensa che sia una pratica troppo severa per i clienti.
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