Questi scienziati hanno trovato un modo rivoluzionario per riciclare gli pneumatici usati

La gomma è un materiale indispensabile in numerosi settori industriali, ma una volta giunta a fine vita, si trasforma in un rifiuto difficile da gestire. Secondo i dati della Banca Mondiale, i rifiuti in gomma abbandonati nelle discariche rilasciano sostanze tossiche che contaminano il suolo e le acque sotterranee. Ancora più grave è l’impatto della...

Mag 3, 2025 - 18:04
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Questi scienziati hanno trovato un modo rivoluzionario per riciclare gli pneumatici usati

La gomma è un materiale indispensabile in numerosi settori industriali, ma una volta giunta a fine vita, si trasforma in un rifiuto difficile da gestire. Secondo i dati della Banca Mondiale, i rifiuti in gomma abbandonati nelle discariche rilasciano sostanze tossiche che contaminano il suolo e le acque sotterranee. Ancora più grave è l’impatto della combustione o incenerimento di questi materiali, che immette nell’atmosfera inquinanti pericolosi. Per questa ragione, è fondamentale investire in tecniche di riciclo efficienti e sostenibili.

Negli Stati Uniti, un team di ricercatori dell’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill (UNC-Chapel Hill) ha messo a punto un nuovo metodo per trasformare la gomma usata, in particolare quella proveniente dai pneumatici, in materiali funzionali riutilizzabili nella produzione di resine epossidiche.

Il nuovo metodo, sviluppato dal team guidato dal dottor Aleksandr Zhukhovitskiy, si basa su due fasi principali: aminazione C-H e riarrangiamento della struttura polimerica. Questa combinazione permette di scomporre l’intricata rete molecolare della gomma, rendendola solubile e funzionalizzata con gruppi amminici.

Una caratteristica chiave di questo processo è la sua efficienza a temperature contenute tra i 35 e i 50 °C, ben inferiori rispetto ai procedimenti tradizionali che richiedono calore estremo o catalizzatori costosi. Secondo i ricercatori, questo approccio è più economico e più ecologico rispetto a tecniche come la devulcanizzazione o la scissione del polimero, che tendono a indebolire il materiale o a generare sottoprodotti di scarso valore.

Un’alternativa concreta alla pirolisi per il riciclo della gomma post-consumo

Le tecnologie di riciclo attualmente in uso, come la pirolisi, comportano gravi rischi per la salute e l’ambiente. Durante questi processi, infatti, si producono sostanze altamente tossiche, tra cui benzene e diossine. Gli scienziati dell’UNC propongono invece un’alternativa più sicura e versatile.

«La nostra ricerca punta a superare i limiti delle tecnologie esistenti, offrendo un sistema capace di decomporre completamente la gomma usata, anche quando si presenta in miscele complesse», ha spiegato il dottor Zhukhovitskiy. In una prova di laboratorio, il suo team è riuscito a scomporre totalmente pneumatici usati nel giro di sei ore, ottenendo materiali pronti per nuovi utilizzi.

Questi materiali possono essere trasformati in resine epossidiche di alta qualità, impiegate in numerosi ambiti industriali, dai rivestimenti protettivi agli adesivi industriali fino ai compositi ad alte prestazioni. I ricercatori sottolineano che le resine ottenute con questa tecnica sono equivalenti in resistenza e affidabilità a quelle prodotte con metodi convenzionali.

Per valutare l’impatto ambientale del nuovo metodo, gli scienziati hanno utilizzato il fattore E, un indicatore dell’efficienza e della sostenibilità di un processo chimico. I risultati mostrano che questa tecnica permette di ottenere materiali ad alto valore aggiunto partendo da gomma post-consumo, riducendo al contempo la dipendenza dalle discariche.

Secondo Sydney Towell, coautrice dello studio, questa scoperta rappresenta un importante passo avanti verso un modello più sostenibile:

Sfruttando l’aminazione C-H e il riarrangiamento molecolare, possiamo convertire i rifiuti in risorse utili, riducendo l’impatto ambientale in modo significativo.

Il team prevede inoltre di migliorare ulteriormente il processo, studiando sistemi di solventi più ecologici, con l’obiettivo di renderlo ancora più rispettoso dell’ambiente. La tecnica si candida così come una soluzione concreta, scalabile e industrializzabile per il problema crescente dei rifiuti in gomma, offrendo nuove prospettive in un’ottica di economia circolare.

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Fonte: UNC

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