Quel minuto di silenzio obbligatorio nella scuola per Papa Francesco che sta scatenando polemiche
Il raccoglimento nelle aule per la morte del Pontefice scatena l'Associazione a tutela di utenti e consumatori: «Studenti che hanno chiesto di non parteciparvi non solo non sono stati ascoltati ma anche redarguiti»

Può un minuto di silenzio innescare una infinità di polemiche? A quanto pare sì. E seguiranno pure carte bollate, almeno secondo quanto minaccia l’ADUC, Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori che ha rivolto le proprie attenzioni verso quanto accaduto in diverse scuole nelle quali sarebbe stato “imposto” un minuto di raccoglimento per Papa Francesco.
L’ADUC contro il raccoglimento per Papa Francesco
«Da alcune notizie che ci sono pervenute, purtroppo è accaduto quanto non avremmo voluto accadesse: obbligo con nessuna possibilità di non ottemperarvi», la denuncia dell’ADUC che punta il dito verso il governo: «Il ministero dell’Istruzione aveva ordinato che oggi nelle “scuole di ogni ordine e grado” fosse osservato un minuto di silenzio per onorare la memoria di papa Francesco morto nei giorni scorsi».
Alunni “obbligati” al minuto di silenzio
«Questo», sottolineano dall’Associazione, «nella scuola dove si può essere esentati dall’ora di religione cattolica. Per quanto ne sappiamo – prosegue l’ADUC -, non si è trattato di minoranze/maggioranze che hanno manifestato l’intenzione di non sottomettersi con manifestazioni o gesti di intolleranza, ma di studenti che, talvolta maggioranza anche in alcune aule, hanno chiesto di non parteciparvi e non solo non sono stati ascoltati, ma anche redarguiti spiegando loro che avrebbero dovuto sentirsi coinvolti col cuore e l’animo in questo ricordo del papa cattolico».
Da qui la denuncia inoltrata verso il dicastero dell’Istruzione per abuso di potere dimenticando, forse, che il rispetto per alcune figure istituzionali lo si deve a prescindere dalle proprie convinzioni religiose. O che obbligare gli alunni al silenzio è il principale diritto e dovere di ciascun insegnante.