Quali sono le differenze tra risparmio gestito e amministrato?

Investire il proprio capitale è una scelta importante e complessa. Tra le varie opzioni disponibili, si sente spesso parlare di risparmio gestito e risparmio amministrato. Ma quali sono le differenze tra questi due approcci? Quale conviene di più? E come funziona la tassazione? In questa guida analizzeremo in dettaglio queste

Mar 18, 2025 - 20:27
 0
Quali sono le differenze tra risparmio gestito e amministrato?

Investire il proprio capitale è una scelta importante e complessa. Tra le varie opzioni disponibili, si sente spesso parlare di risparmio gestito e risparmio amministrato. Ma quali sono le differenze tra questi due approcci? Quale conviene di più? E come funziona la tassazione? In questa guida analizzeremo in dettaglio queste tipologie di investimento per aiutarti a scegliere quella più adatta alle tue esigenze.

Cos’è il risparmio gestito e come funziona

Il risparmio gestito è una forma di investimento finanziaria con cui si affida a un intermediario professionale – banca, Società di Gestione del Risparmio (SGR), consulenti finanziari o assicurazioni – una porzione del proprio patrimonio per essere investito. L’obiettivo è ottenere un rendimento solitamente nel lungo termine, valutando attentamente il rischio di chi investe.

Sono prodotti finanziari del risparmio gestito:

Cos’è il risparmio amministrato e come funziona

Il risparmio amministrato è una forma di investimento attraverso la quale l’investitore decide autonomamente dove, come e quando investire, delegando a un intermediario professionale – banca, Società di Intermediazione Mobiliare (SIM), Società di Gestione del Risparmio (SGR), Fiduciarie, Family office – tutti gli adempimenti fiscali previsti. In pratica, l’intermediario scelto agisce come sostituto d’imposta e calcola le tasse in base all’aliquota vigente, garantendo l’anonimato dell’investitore.

Sono prodotti finanziari del risparmio amministrato:

  • Azioni
  • Obbligazioni
  • Conti correnti

Risparmio dichiarativo: cos’è e come funziona

Il risparmio dichiarativo è un modello in cui l’investitore gestisce autonomamente la tassazione sui propri investimenti, dichiarando i redditi nel proprio modello fiscale. Questo comporta l’obbligo di calcolare le imposte dovute e di versarle autonomamente.

Vantaggi

  • Possibilità di ottimizzare la fiscalità
  • Maggiore flessibilità

Svantaggi

  • Maggiore complessità amministrativa
  • Rischio di errori fiscali

Differenze tra risparmio gestito e amministrato

La principale differenza tra risparmio gestito e amministrato è il livello di coinvolgimento dell’investitore. Nel risparmio gestito, le decisioni sono prese da professionisti, mentre nel risparmio amministrato l’investitore ha il pieno controllo.

  • Nel risparmio gestito è l’intermediario finanziario scelto, per esempio una banca, a decidere come costruire il portafoglio di investimento, consigliando una corretta asset allocation in base al rischio e agli obiettivi di chi investe.
  • Nel risparmio amministrato il compito dell’intermediario si limita al pagamento delle tasse relative al patrimonio investito. In questo caso, non c’è consulenza all’investimento e tutte le decisioni sono lasciate al singolo investitore.

Che cos’è il rischio/rendimento?

Ogni investimento comporta un certo livello di rischio e un rendimento atteso. In generale, maggiore è il rischio, maggiore può essere il rendimento. Il risparmio gestito tende a ridurre il rischio attraverso la diversificazione, mentre nel risparmio amministrato il rischio dipende dalle scelte dell’investitore.

Cosa succede se si guadagna?

Se l’investimento genera un profitto, l’investitore realizza una plusvalenza. Nel risparmio gestito, le plusvalenze sono tassate automaticamente. Nel risparmio amministrato, la banca applica la tassazione al momento della vendita dei titoli.

Cosa succede se si perde?

Nel caso di perdite, nel risparmio gestito si possono compensare con eventuali guadagni futuri all’interno dello stesso portafoglio. Nel risparmio amministrato, invece, l’investitore può compensare le perdite solo con plusvalenze dello stesso tipo.

Il risparmio gestito conviene più di quello amministrato?

Non esiste una risposta netta. Il risparmio gestito è ideale per chi preferisce delegare le decisioni a esperti e diversificare il portafoglio. Il risparmio amministrato è più adatto a chi vuole avere il controllo diretto sui propri investimenti e ha esperienza nei mercati finanziari.

La tassazione di risparmio gestito e amministrato

Anche in ambito fiscale ci sono differenze tra i due tipi di risparmio, vediamo quali.

Le tasse del risparmio gestito

  • L’intermediario opera su delega fiscale.
  • La base imponibile su cui calcolare le tasse è composta da redditi di capitale e anche da redditi diversi (per esempio, immobili detenuti all’estero).
  • L’aliquota dell’imposta sostitutiva è del 26% per tutte le plusvalenze, scende al 12,5% per i Titoli di Stato italiani ed esteri emessi da Paesi compresi della White List.
  • Si possono compensare le componenti positive e negative del reddito. In pratica, le plusvalenze e le minusvalenze di un portafoglio del risparmio gestito si possono sommare riducendo il carico fiscale.
  • Se il portafoglio nel complesso, al netto di plusvalenze e minusvalenze, ha un rendimento positivo, la compensazione si effettua l’ultimo giorno di ogni anno. Se il portafoglio ha un rendimento negativo la perdita può essere riportata a nuovo nei 4 anni successivi, formando un credito di imposta.

Le tasse del risparmio amministrato

  • L’intermediario svolge il ruolo di sostituto d’imposta.
  • La tassazione si applica alla vendita dei singoli prodotti finanziari.
  • L’aliquota dell’imposta sostitutiva è la medesima del risparmio gestito: 26% per tutte le plusvalenze, che scende al 12,5% per i titoli di Stato italiani ed esteri emessi da Paesi compresi della White List.
  • Le plusvalenze e le minusvalenze che derivano dal risparmio gestito (per esempio, fondi comuni d’investimento, Sicav, ETF) non sono compensabili. Possono essere invece compensate le minusvalenze con eventuali plusvalenze che derivano da azioni, obbligazioni ed ETC.

Scopri i Portafogli modello, il servizio di Online SIM più indicato per entrare nel risparmio gestito e compiere le scelte di investimento più corrette in base alle tue esigenze e ai tuoi obiettivi.

Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

*Articolo pubblicato a settembre 2023 e sottoposto a successive revisioni