F1 | Sabbatini: “Hamilton in difficoltà, lo si temeva”

La F1 tornerà in pista questo weekend per il round di Miami. Dopo il primo podio stagionale conquistato da Leclerc con la Ferrari a Jeddah, che SF-25 troveremo in quel della Florida? Sulla carta la pista di Miami dovrebbe andare a “coprire” le carenze tecniche della SF-25, con la Ferrari che potrebbe replicare il podio […] L'articolo F1 | Sabbatini: “Hamilton in difficoltà, lo si temeva” proviene da F1Sport.it.

Apr 30, 2025 - 06:43
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F1 | Sabbatini: “Hamilton in difficoltà, lo si temeva”

La F1 tornerà in pista questo weekend per il round di Miami. Dopo il primo podio stagionale conquistato da Leclerc con la Ferrari a Jeddah, che SF-25 troveremo in quel della Florida? Sulla carta la pista di Miami dovrebbe andare a “coprire” le carenze tecniche della SF-25, con la Ferrari che potrebbe replicare il podio conquistato in Arabia, ma il tutto sarà nelle mani di Leclerc. (Come sempre ormai).

Forse qualcosa potrebbe cambiare nel weekend di Miami per il fatto che ci sarà anche la Sprint Race. Rivedremo una sorta di replica della Sprint Race vista in Cina quando vinse Hamilton? Sull’argomento è intervenuto Alberto Sabbatini ai microfoni di Pit-Talk. Il giornalista di Auto ha elogiato le prestazioni di Leclerc, ed al tempo stesso ha criticato Hamilton, troppo arrendevole per Sabbatini.

Alberto Sabbatini.

Stiamo vedendo una Ferrari lenta fin dall’inizio di quest’anno: le aspettative erano tante e, alla fine, la montagna ha partorito un topolino… un topolino che va anche piano, non va svelta come i topi veloci. Il problema della Ferrari —lo sappiamo, ne abbiamo parlato tanto, ne ha parlato anche Antonio— è una certa instabilità della macchina, soprattutto in alcune curve, che non le permette di essere rapida quanto McLaren, Mercedes e persino Red Bull. Leclerc guida al di sopra della macchina: nell’ultimo GP ha corso “alla Verstappen” di Suzuka o del Brasile, però ha ottenuto appena un terzo posto con una prestazione fantastica. Questo evidenzia tutti i limiti della vettura.”

Insomma in casa Ferrari il punto è questo: a Leclerc serve una monoposto buona per far bene. Non un auto eccezzionale (tipo McLaren). Il monegasco ha più volte dimostrato di poter dire la sua con l’auto inferiore rispetto ai diretti rivali. Ora spetta ai tecnici del Cavallino portare i giusti aggiornamenti per il GP di Spagna. Prima però bisognerà limitare i danni a Miami, Imola e Monaco. Ma il rischio è quello di perdere ulteriori punti dai piloti McLaren!

Leclerc precede il team-mate Hamilton a Melbourne durante il GP.
credits: Scuderia Ferrari HP via X

Purtroppo Hamilton non riesce a interpretare questa macchina. Un po’ lo si temeva: quando l’auto è critica, lui va in crisi; lo abbiamo visto anche l’anno scorso in Mercedes, battuto spesso da Russell. Ci sta che un pilota affermato non si perda più di tanto quando deve spremere al massimo, mentre uno che deve ancora conquistare tutto—come Leclerc—guida oltre i propri limiti. Quello che non mi piace sono le discussioni e le giustificazioni nate del tipo “deve ancora capire la macchina, lo stile di guida”.

“Oh, ma è un sette volte campione del mondo che corre in F1 dal 2007: dopo cinque gare non deve ancora capire come si frena e come si sterza. Se è così, allora è Antonelli —salito dalla F2 in F1— che deve ancora capire queste cose. Semplicemente, penso che se Hamilton vede che la macchina non può vincere, non ci mette quel 5 % in più che manca.”

Lewis Hamilton alla guida della Ferrari SF-25 a Shanghai – #ChineseGP (2025)
Credits: ScuderiaFerrari HP via X

Vasseur ha più volta affermato che c’è piena fiducia in Hamilton da parte della Ferrari, anche se il tempo non è eterno nemmeno per un sette volte campione del mondo di F1. L’inglese qualora vedesse che il suo feeling con la rossa non dovesse migliorare nel corso della stagione, beh, potrebbe davvero chiedersi se vale la pena continuare. Soprattutto in ottica 2026 quando le incertezze sul nuovo regolamento mettono tanti dubbi sulle possibilità di titolo per il Cavallino. E quindi Hamilton allora si che potrebbe prendere la decisione di appendere il casco al chiodo.. Con un anno d’anticipo rispetto alla durata del contratto con la Ferrari. Oppure restare in F1 anche per il 2026, arrancando, ma prendendo il suo bel e cospicuo stipendio in quel di Maranello.

Alberto Murador

 

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