Le falde acquifere americane sotto assedio: mappati i rischi legati ai pozzi abbandonati Per la
prima volta, un team di
scienziati del Servizio Geologico degli Stati Uniti (USGS) ha realizzato una mappatura nazionale dettagliata delle
variabili idrogeologiche per individuare quali
falde acquifere sono maggiormente esposte al rischio di contaminazione da parte dei
pozzi orfani. Si tratta di pozzi di petrolio o gas
inutilizzati, privi di proprietario attivo e mai sigillati, che rappresentano potenziali canali di migrazione per
idrocarburi e
salamoie verso le riserve sotterranee di acqua potabile.
Le regioni più a rischio: Appalachia, Costa del Golfo e California L’analisi, pubblicata su
Science of the Total Environment (fonte), ha evidenziato come le
regioni dell’Appalachia, la
Costa del Golfo e parti della
California siano tra le aree più vulnerabili. In particolare, le
falde acquifere della Pennsylvania, un tempo cuore dell’industria petrolifera americana, mostrano una
convergenza estrema di fattori di rischio: età avanzata dei pozzi, alta densità e prossimità a pozzi d’acqua residenziali e vene di carbone.
Una minaccia invisibile, ma diffusa Secondo i dati
USGS, il 54% dei
117.672 pozzi orfani censiti si trova
all’interno di falde acquifere che forniscono oltre il
94% dell’acqua sotterranea utilizzata a livello nazionale. L’analisi ha utilizzato sistemi GIS per sovrapporre i pozzi ai bacini acquiferi, includendo variabili come
età media dei pozzi,
uso intensivo delle acque e
contesto geologico e ambientale. Molti dei pozzi più antichi, talvolta realizzati
oltre un secolo fa, non rispettano le moderne norme di sicurezza, essendo costruiti con
rivestimenti in legno o metallo ormai deteriorati.
California e Oklahoma: tra urbanizzazione e agricoltura intensiva La
California si distingue per l’
alta densità di pozzi abbandonati nelle sue aree urbane e agricole. In particolare, la
Valle Centrale è un punto critico per via del massiccio prelievo di acqua sotterranea e la coesistenza con vecchi impianti non sigillati. L’
Oklahoma, con la sua
falde acquifera di Ada-Vamoosa, detiene invece il primato nazionale per
concentrazione di pozzi orfani per miglio quadrato.
Incidenza documentata della contaminazione: il caso dell’Ohio e della Pennsylvania Se l’attuale ricerca non quantifica la
contaminazione effettiva, dati pregressi parlano chiaro. Il
Ground Water Protection Council, in uno studio del 2011, ha registrato
41 casi di contaminazione delle falde in
Ohio tra il 1983 e il 2007, tutti riconducibili a pozzi orfani. Il
Dipartimento della Protezione Ambientale della Pennsylvania (DEP) ha documentato episodi recenti, tra cui uno a
Vowinckel, nella
contea di Clarion, dove un pozzo ha inquinato l’acqua potabile di una famiglia. Un altro caso a
Shinglehouse, nella
contea di Potter, ha richiesto l’intervento d’emergenza del DEP.
Interconnessioni pericolose e frack-out in Pennsylvania Alcuni
pozzi orfani hanno addirittura mostrato
connessioni con impianti di fracking recenti, a distanza di
oltre 900 metri. Un caso eclatante si è verificato a
New Freeport, in
Pennsylvania sud-occidentale, dove un pozzo non convenzionale ha comunicato con un pozzo orfano, spingendo i fluidi in superficie. Il risultato: i residenti hanno dovuto abbandonare l’uso dell’acqua potabile e passare all’acqua in bottiglia, come riportato da
NBC News.
Pozzi come colabrodi: “La Pennsylvania è come il formaggio svizzero” Un
professore di microbiologia ambientale della Duquesne University, intervistato sul tema, ha paragonato il sottosuolo della
Pennsylvania a un “
formaggio svizzero” per via delle perforazioni non coordinate e della
mancanza di cementificazione nei vecchi pozzi. Lo studio USGS viene visto come una
base essenziale per future politiche di monitoraggio e prevenzione, in vista di
periodi di siccità sempre più frequenti che renderanno l’acqua potabile una risorsa ancora più preziosa.
Pozzi orfani, una minaccia invisibile per le falde acquifere USA