Pop Sondrio boccia l’Ops di Bper: "Se va in porto centinaia di esuberi"
Il dg Pedranzini: rischiamo almeno 150 filiali chiuse. "Risposta coerente con i nostri valori, avanti da soli" .

I lupi non fanno paura alla Popolare di Sondrio, ma la disoccupazione sì. Per questo ieri il consigliere delegato, Mario Alberto Pedranzini, è tornato sull’Ops di Bper, ribadendo la netta contrarietà all’operazione e lanciando l’allarme esuberi. "Nei documenti riferiti all’Ops e nel rispondere alle domande degli analisti, Bper ha già reso noti alcuni parametri del suo progetto, tra cui 190 milioni di euro all’anno di risparmi di cui circa il 40% derivanti dal personale. Sono centinaia di esuberi e non meno di 150 filiali chiuse" ha calcolato Pedranzini, ragione per cui "è importante che tutti e tutte continuiamo a lavorare nella direzione giusta, per dimostrare il valore della nostra banca nella sua conformazione attuale e i rischi che discenderebbero da stravolgimenti del nostro modo di operare".
Il consigliere delegato ha aggiunto che la risposta al tentativo di scalata di Bper "è stata coerente con i valori che da sempre contraddistinguono la Banca Popolare di Sondrio: indipendenza, coesione e responsabilità verso soci, clienti e territori. Il forte sostegno ricevuto da tutta la comunità conferma che la volontà di proseguire in autonomia è quella giusta".
Dunque avanti da soli, lungo la strada già tracciata dal nuovo piano ‘Our Way Forward’, apprezzato dal mercato e dagli investitori. "Oggi più che mai – ha chiosato Pedranzini – , il nostro impegno è quello di continuare a costruire una banca solida, moderna e competitiva, capace di affrontare le sfide del mercato senza snaturare i nostri principi fondanti".
Di diverso avviso Carlo Cimbri, presidente di Unipol (azionista al 20% circa di entrambi gli istituti coinvolti nell’operazione), che una settimana prima aveva definito quello tra Sondrio e Bper "un matrimonio naturale", in un mondo che cambia e nel quale "soli in un bosco pieno di lupi" non si sopravvive. "Qui nessuno ha paura dei lupi e la Popolare di Sondrio si muove tranquillamente nel bosco anche da sola, come ha fatto con successo finora" è stata la replica dell’associazione che raggruppa più di quattromila piccoli soci della banca valtellinese.
Una dichiarazione di ottimismo rafforzata dal parere dell’agenzia Fitch, che venerdì – mentre i mercati finanziari crollavano per i dazi di Trump e i titoli bancari perdevano in doppia cifra a Piazza Affari – ha confermato il rating a lungo termine ‘BBB-‘ della Popolare di Sondrio, ponendolo sotto osservazione in vista di un possibile rialzo.