Plato: il cacciatore europeo di pianeti è quasi completo
Il telescopio dellESA ha già 24 delle sue 26 telecamere installate e sarà pronto a cercare nuovi mondi nel 2026
Il telescopio spaziale Plato, una delle prossime missioni chiave dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), si avvicina alla sua forma finale. Il veicolo, progettato per cercare pianeti simili alla Terra oltre il nostro Sistema Solare, ha ricevuto 24 delle sue 26 telecamere, un passaggio fondamentale nella fase di assemblaggio che si sta svolgendo presso la sede della società OHB in Germania.
Il nome completo della missione è "PLAnetary Transits and Oscillations of stars" e rappresenta un ambizioso passo avanti nella ricerca di esopianeti. A differenza di altri telescopi spaziali che si sono concentrati su singole porzioni di cielo, Plato sfrutterà l’azione combinata delle sue 26 camere per monitorare ampie aree del cielo e analizzare la luminosità di stelle simili al nostro Sole. L’obiettivo? Individuare i minuscoli cali di luce causati dal passaggio di pianeti davanti alle loro stelle madri, arrivando a scoprire anche eventuali esolune o anelli planetari.
Le telecamere, montate con precisione su una struttura ottica appositamente progettata per mantenerle perfettamente allineate, sono raggruppate in quattro set di sei, con angoli di visuale leggermente sfalsati per coprire una porzione di cielo superiore a 2.000 gradi quadrati. Due ulteriori camere ad alta velocità verranno installate nelle prossime settimane, con la capacità di acquisire immagini ogni 2,5 secondi, rispetto ai 25 secondi delle altre.