Per l'Europa se il tuo smartphone non è così sarà fuorilegge!

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Mag 8, 2025 - 11:21
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Per l'Europa se il tuo smartphone non è così sarà fuorilegge!

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Arrivano nuove regole per i costruttori di smartphone alle quali si dovranno allineare i produttori in tutto il mondo, che vogliano vendere i propri modelli anche in Europa.


Una parte di queste modifiche è da leggere nell’ottica della più ampia direzione verso l’economia circolare sempre più concreta che l’Europa sta cercando di mette perseguire, mettendo in campo scelte radicali che dovrebbero puntare sulla sostenibilità ambientale.

Questo è un modello che mette al centro delle politiche di disegno e sviluppo dei nuovi prodotti, la loro possibilità di essere domani il riutilizzati, riparati o riciclati, riducendo al minimo i rifiuti. Da questo approccio derivano leggi e incentivi promossi dalla Commissione Europea volti a favorire la produzione e il consumo sostenibili, nella direzione di un sistema economico che rispetti sempre di più i limiti ecologici del pianeta, riducendo lo spreco di risorse e le emissioni inquinanti.

Le nuove regole per gli smartphone in Europa

Una delle ultime iniziative in questo ambito è l’introduzione della Direttiva (UE) 2022/2380, che sarà effettiva dal giugno 2025 secondo la quale tutti i dispositivi elettronici portatili venduti nell’Unione dovranno essere dotati di una porta di ricarica USB-C. Strada intrapresa già da alcune case produttrici all’avanguardia, come ad esempio da ormai due anni fa Apple, avendo detto addio al connettore Lightning per adattarsi all’obbligo di adottare l’USB-C. Questa misura riguarderà solamente gli smartphone, ma coinvolgerà anche tablet, fotocamere digitali, cuffie, console e altoparlanti che si dovranno adeguare ai nuovi standard produttivi. Si tratta di un passo importante per ridurre i rifiuti elettronici e semplificare la vita dei consumatori che dovrebbe generare una significativa riduzione della quantità di cavi e carica-batterie necessari in casa.

L’introduzione dell’USB-C come standard unico ha infatti proprio l’obiettivo dichiarato di diminuire i rifiuti elettronici, ma anche a facilitare la vita quotidiana degli utenti, che potranno in questo modo utilizzare un unico carica-batterie per più dispositivi. Una scelta che vuole coniugare praticità e rispetto per l’ambiente, coerente con la visione abbracciata dall’UE verso una società più sostenibile e attenta.

Dal prossimo 20 giugno, entreranno poi in vigore altre nuove regole da rispettare, derivanti da un nuovo disegno legge che entrerà ufficialmente in vigore il prossimo 20 giugno 2025 come derivazione diretta del lavoro svolto dalla Commissione europea che ha presentato la cosiddetta proposta di Regolamento Ecodesign (Espr) il 30 marzo 2022, come parte del più ampio Piano d’azione per l’economia circolare del marzo 2020, regole appena approvate che obbligano tutti i nuovi dispositivi in vendita nello spazio economico europeo a essere conformi a normative di ecodesign aggiornate.

Cosa cambia per i consumatori?

Concretamente, per i consumatori, la prima visibile importante novità sarà rappresentata dall’obbligo dell’apposizione dell’etichetta energetica nei punti vendita e negli shop on-line. Un’etichetta simile a quelle già viste per altri elettrodomestici come le lavatrici e le televisioni che dovrà obbligatoriamente essere sempre leggibile oltre a dover includere tutte le informazioni riguardanti i criteri menzionati nella nuova normativa. Il vantaggio per il consumatore, oltre ad una trasparenza rispetto all’apparecchio che si sta scegliendo di acquistare, anche una più facile e immediata modalità di confronto tra i vari modelli disponibili in vendita.

Gli obblighi per i produttori

Ci saranno poi 5 principali obblighi che le società costruttrici dovranno rispettare, vediamoli tutti:

  • Rotture accidentali: si dovrà andare verso modelli più resistenti e meno fragili, per questo tutti gli smartphone dovranno avere certificazioni contro le cadute accidentali, la polvere e l’acqua;
  • Batterie: i nuovi telefoni cellulari dovranno obbligatoriamente essere dotati di celle energetiche che siano in grado di resistere ad almeno 800 cicli di carica, mantenendo almeno l’80% della capacità originale della batteria;
  • Ciclo di vita e difetti di fabbrica: 10 giorni lavorativi saranno il tempo massimo affinché tutti i marchi provvedano a fornire materiali per la sostituzione di componenti difettose. Per le parti essenziali, la fornitura sarà garantita per un periodo di 7 anni dal momento in cui il modello non viene più venduto;
  • Trasparenza commerciale e assistenza: i professionisti indipendenti godranno della parità di accesso, rispetto alle aziende ufficiali, a tutti i software e i firmware necessari per la riparazione dei modelli messi in commercio.
  • Software e aggiornamenti: per almeno cinque anni dall’uscita dal commercio del modello interessato, dovranno essere garantiti gli aggiornamenti software sia dal punto di vista della sicurezza sia delle innovazioni del sistema operativo.

Questa nuova legislazione voluta dall’Unione Europea riguarderà tutti gli smartphone e i tablet venduti a partire dal prossimo 20 giugno 2025. Attenzione alla scelta del modello se vorrete essere garantiti, allo stato attuale, sembra, che la norma escluda, in questa prima fase, tutti i telefoni con schermi flessibili e pieghevoli, vista la oggettiva maggiore difficoltà a fornire soprattutto i componenti per la riparazione e la sostituzione di questa tipologia di modelli.

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