Per l’AI Papa Francesco non è morto!

Papa Francesco è attualmente vivo e in servizio. Le informazioni in mio possesso, aggiornate ad aprile 2025, confermano che Sua Santità Papa Francesco è il pontefice regnante della Chiesa Cattolica. Questa è la risposta che con enorme stupore mi sono vista dare stamattina, mercoledì 23 aprile, da Gemini – l’intelligenza artificiale di Google – alla...

Apr 23, 2025 - 11:38
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Per l’AI Papa Francesco non è morto!

Papa Francesco è attualmente vivo e in servizio. Le informazioni in mio possesso, aggiornate ad aprile 2025, confermano che Sua Santità Papa Francesco è il pontefice regnante della Chiesa Cattolica. Questa è la risposta che con enorme stupore mi sono vista dare stamattina, mercoledì 23 aprile, da Gemini – l’intelligenza artificiale di Google – alla domanda che avevo posto sui possibili successori di Papa Francesco. Superato l’attimo di stupore, ho provato a fornire informazioni circa il reale decesso del pontefice, ma le risposte fornite sono state perentorie e implacabili e hanno dato vita a uno scambio quasi surreale. Al di là del leggero fastidio provato nell’essere trattata alla stregua di una “credulona” / “complottista”, l’episodio è stato alquanto emblematico e contribuisce ad alimentare domande e dubbi che già mi stavo ponendo circa l’infallibilità di questi sistemi di raccolta ed elaborazione dati, diventati negli ultimi mesi, praticamente le fonti di informazione privilegiate di milioni di persone in tutto il mondo.

Per Gemini Papa Francesco è ancora vivo

L’idea di interrogare Gemini era nata dalla curiosità di incrociare le previsioni dei successori forniti dalle diverse intelligenze artificiali o meglio dai diversi modelli di LLM (Modelli di Linguaggio di Grandi Dimensioni). Avevo già la risposta fornita da ChatGPT, attualmente il più diffuso e utilizzato, che oltre ai 5 cardinali “papabili” con mio apprezzamento aveva anche fornito non solo le fonti da cui aveva tratto le informazioni, ma integrato il carosello di notizie principali presente solitamente nei risultati di ricerca Google:

chat gpt

Proprio a partire da questi l’idea di consultare il modello LLM di Google stesso, di cui abbiamo la versione Advanced a pagamento. Non potevo credere ai miei occhi, quindi quando, invece le risposte ottenute sono state queste:

gemini papa

E a nulla sono valsi i tentativi di “addestrare” e far cambiare opinione:

gemini papa 2

E neanche quelli di instillare il dubbio che non ci sia stato un corretto aggiornamento delle informazioni:

papa gemini 3

gemini papa 4

Anche dopo aver fornito i link delle principali agenzie non c’è stato nulla da fare e mentre cresceva il senso di impotenza, la domanda è sorta spontanea:

gemini papa complottista

Allora ho voluto mettere io in discussione il “suo modo di operare” :

gemini papa

Da qui ho alzato le mani e sono iniziate le riflessioni, prima fra tutte: come mai un’IA sviluppata da Google che dovrebbe avere un “accesso privilegiato” ai risultati di ricerca, non riesca a fornire aggiornamenti tempestivi e accurati su eventi mondiali come la morte di Papa Francesco? Questa discrepanza appare davvero paradossale e solleva dei dubbi cruciali sull’affidabilità e sull’efficacia di questi strumenti.

La differenza tra IA e LLM: l’importanza del “tempo reale”

Per comprendere appieno il problema, è utile fare una distinzione tra intelligenza artificiale (IA) e modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM). L’IA è un termine ampio che si riferisce a sistemi informatici progettati per compiere attività che normalmente richiederebbero l’intelligenza umana. Si applica a molti campi, dalla robotica alla visione artificiale. Gli LLM, come quelli che alimentano ChatGPT, Gemini , Claude ed altri, sono un sottogruppo specifico di AI, ottimizzati per comprendere e generare linguaggio naturale.

Il punto cruciale, però, è che mentre gli LLM possono fornire risposte coerenti e dettagliate basandosi su enormi database di testi preesistenti, l’accesso ai “dati in tempo reale” non è sempre garantito a meno che il sistema non sia progettato per integrarsi direttamente con fonti esterne. In altre parole, le LLM non sono infallibili e non sono necessariamente sempre aggiornate con le informazioni più recenti, a meno che non siano dotate di un’integrazione diretta con motori di ricerca o altre fonti che possano fornire i dati freschi.

Nel mio caso, mentre ChatGPT ha fatto esattamente questo, attingendo a Google per raccogliere informazioni in tempo reale, Gemini, pur essendo sviluppato da Google stesso, non è riuscito a raccogliere notizie aggiornate e a fornire una risposta adeguata. Questo crea un enorme paradosso e solleva interrogativi non solo sulla capacità di questi modelli di linguaggio di gestire eventi cruciali e immediati, ma anche sull’affidabilità delle risposte fornite.

L’affidabilità delle LLM e la necessità di supervisione umana

Pur essendo strumenti potenti, quindi, queste tecnologie hanno ancora molte lacune, soprattutto quando si tratta di eventi in rapido cambiamento. L’episodio di oggi dimostra che, anche quando un sistema ha accesso a una grande quantità di dati, la qualità e l’accuratezza delle informazioni dipendono dalla sua capacità di aggiornarsi correttamente in tempo reale.

Dobbiamo, dunque, essere molto cauti nel fare affidamento su queste intelligenze artificiali, soprattutto quando si tratta di notizie fondamentali e di portata mondiale. La supervisione umana e il controllo certosino delle fonti, rimane essenziale per garantire che le informazioni fornite siano accurate, tempestive e verificabili.

Seppure le LLM siano strumenti straordinari per raccogliere informazioni e rispondere a domande complesse, non possiamo darle per infallibili. La capacità di aggiornarsi in tempo reale dovrebbe essere una priorità, e questo episodio dimostra quanto sia fondamentale continuare a usare il nostro senso critico e mettere in discussione le risposte che otteniamo, anche da IA avanzate.

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