Pasqua, aumenta il cioccolato (+9,6%): burro e caffè più cari del 19,5%

Assoutenti segnala un aumento dei prezzi dei prodotti tipici della Pasqua, come cioccolato e uova, e invita i consumatori al boicottaggio e a evitare gli sprechi

Apr 16, 2025 - 18:26
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Pasqua, aumenta il cioccolato (+9,6%): burro e caffè più cari del 19,5%

Pasqua 2025 sarà più cara per gli italiani. L’inflazione si è mantenuta a un livello sostenuto nell’ultimo anno, pur rimanendo ampiamente sotto controllo. Su alcuni generi alimentari però si sta verificando una particolare tensione, che ha portato ad aumenti anche a due cifre. Burro, caffè e soprattutto uova e cioccolato sono tra i beni più colpiti.

I dati di marzo sull’inflazione confermano un rialzo del dato verso il 2%, spinto soprattutto dai prezzi dell’energia e proprio dagli alimentari. La percentuale sarebbe ideale, ma l’economia non cresce abbastanza per giustificare un tale aumento dei prezzi.

L’inflazione a Pasqua, a rischio uova e cioccolato

Assoutenti ha rilevato che, nell’ultimo mese, i prezzi di listino di alcuni beni alimentari hanno subito un rialzo improvviso. Molti di questi sono tipici del periodo pasquale e nell’ultimo anno hanno subito aumenti anche a due cifre:

  • burro, +19,5%;
  • caffè, +19,5%;
  • cacao, +14,1%;
  • cioccolato, +9,6%;
  • bevande analcoliche, +7,8%;
  • agrumi, +7,2%;
  • pomodori, +6,1%;
  • uova, +4,6%;
  • carne bovina, +4,4%;
  • formaggi e latticini, +4,1%.

Si tratta di percentuali nettamente più alte rispetto a quelle del tasso di inflazione generale, che si attesta attorno al 2%, e di quello degli alimentari in generale, che arriva al 3,3%.

Di conseguenza, i pranzi delle festività pasquali potrebbero risultare molto più costosi rispetto a quelli del 2024.

Assoutenti chiama il boicottaggio

Il presidente Gabriele Melluso ha spiegato che la situazione potrebbe diventare molto difficile e ha chiesto ai consumatori di boicottare i prodotti con rincari eccessivi: “Il pranzo di Pasqua sarà quest’anno più salato per le famiglie italiane, e per questo invitiamo i consumatori alla massima attenzione in vista degli acquisti per i tradizionali pranzi di Pasqua e Pasquetta, evitando consumi superflui che si trasformano in sprechi e boicottando i prodotti che registrano rincari eccessivi sugli scaffali”.

Melluso ha poi sottolineato i grandi sprechi di cibo che spesso si verificano durante i pranzi delle festività: “Si stima infatti che circa il 10% delle preparazioni alimentari legate alla Pasqua finisca ogni anno nella spazzatura, realizzando uno spreco milionario che le famiglie possono evitare prestando maggiore attenzione in fase di acquisto dei prodotti alimentari” ha dichiarato.

L’inflazione a marzo

Da ormai sei mesi l’inflazione ha ripreso una traiettoria ascendente. La pendenza della curva non è paragonabile a quella del 2022, ma comunque si tratta di un dato anomalo per il nostro Paese, che prima della pandemia da Covid-19 faticava a mantenere un andamento dei prezzi oltre il punto percentuale di rialzo. Il dato non è di per sé negativo: si stima infatti che un’inflazione attorno al 2% sia indice di un’economia sana, con una domanda solida.

L’Italia ha raggiunto quasi esattamente questo dato a marzo, fermandosi all’1,9%, con un dato di fondo all’1,7% e il costo del carrello della spesa che aumenta del 2,1% su base annua. Rimane però il problema della crescita, che le ultime stime hanno rivisto al ribasso. Il Pil italiano fatica a reggere il ritmo dell’inflazione. Una situazione aggravata dai dazi e dalle tensioni internazionali, che rischia di trasformarsi in un periodo di stagflazione, in cui i prezzi aumentano ma la crescita economica e soprattutto gli stipendi rimangono fermi.