Paperoni in arrivo: +31,6% di super ricchi in Italia

Nel 2024 presentate altre 706 richieste nonostante la flat tax sia raddoppiata Aumentano i ricchi in Italia. Beh, c’è da capirli: sole, cucina eccellente e un fisco accomodante: l’Italia è il Paese ideale per persone con patrimoni importanti ed è diventata una delle mete preferite per chi vuole trasferire la propria residenza fiscale. Secondo l’Agenzia […] The post Paperoni in arrivo: +31,6% di super ricchi in Italia appeared first on Key4biz.

Apr 17, 2025 - 14:05
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Paperoni in arrivo: +31,6% di super ricchi in Italia

Nel 2024 presentate altre 706 richieste nonostante la flat tax sia raddoppiata

Aumentano i ricchi in Italia. Beh, c’è da capirli: sole, cucina eccellente e un fisco accomodante: l’Italia è il Paese ideale per persone con patrimoni importanti ed è diventata una delle mete preferite per chi vuole trasferire la propria residenza fiscale. Secondo l’Agenzia delle Entrate, nel 2023 sono stati 1.495 i milionari che hanno scelto il nostro Paese, usufruendo del regime agevolato che prevede il pagamento di un’imposta forfettaria sui redditi esteri. Si tratta del 31,6% in più rispetto ai 1.136 registrati l’anno prima.

Questo regime fiscale così vantaggioso non si limita a “premiare” chi dispone di grandi patrimoni, ma consente anche di estendere l’agevolazione ai familiari dei Paperoni che hanno scelto l’Italia. È un dettaglio tutt’altro che marginale, che contribuisce ad aumentare l’attrattività della misura. Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, su un totale di 1.495 nuovi residenti che hanno aderito al regime, 1.070 sono i contribuenti principali, cioè coloro che effettivamente dispongono delle risorse economiche, mentre ben 425 sono familiari che beneficiano dello stesso trattamento fiscale. In pratica, l’intero nucleo familiare può trasferirsi in Italia godendo di condizioni fiscali estremamente favorevoli.

La flat tax per i super ricchi che vengono in Italia

Nonostante sia diventata meno vantaggiosa rispetto agli inizi, la flat tax per i ricchi che vogliono trasferirsi in Italia continua ad attirare un numero crescente di adesioni. Introdotta con la legge di bilancio del 2017, durante il governo Renzi, la misura consentiva inizialmente di versare un’imposta forfettaria annuale di 100mila euro sui redditi esteri, con un’integrazione di 25mila euro per ciascun familiare incluso, per un periodo massimo di 15 anni. Con il decreto omnibus approvato nell’agosto 2024, la soglia è stata portata a 200mila euro, rendendo il regime meno competitivo rispetto alla versione originaria. Tuttavia, i dati mostrano che rimane una formula molto apprezzata dai grandi patrimoni.

Nel primo anno di applicazione, il 2017, i ricchi arrivati in Italia sono stati 94: 75 come contribuenti principali e 19 come familiari, per un gettito complessivo di 8 milioni di euro. Negli anni successivi, i numeri sono ulteriormente aumentati: secondo il Rapporto annuale sulle spese fiscali 2020 del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), riferito alle dichiarazioni del 2018, 226 soggetti hanno compilato il quadro NR – Nuovi residenti e versato in totale 21 milioni di euro. Di questi, 170 hanno aderito come contribuenti principali e 56 come familiari. Nel 2019, il numero di aderenti è salito a 363, con un’imposta risultante dai modelli F24 pari a 35 milioni di euro; di questi, 271 erano contribuenti principali e 92 familiari. ​

Super ricchi in Italia: numeri in costante crescita

Negli anni più recenti, l’interesse verso il regime dei nuovi residenti ha continuato a crescere, come mostrano i dati dell’Agenzia delle Entrate. Nel 2022 sono stati 803 i soggetti che hanno aderito al regime per l’anno d’imposta 2021, di cui 585 come contribuenti principali e 218 come familiari, per un gettito complessivo superiore a 64 milioni di euro. L’anno successivo, per il periodo d’imposta 2022, il numero è salito a 1.136 (818 contribuenti principali e 318 familiari), con versamenti pari a circa 90 milioni di euro. Anche le richieste di chiarimento sono aumentate: gli interpelli presentati all’Agenzia sono passati da 421 nel 2022 a 473 nel 2023.

Nel 2024 il regime fiscale per i nuovi residenti ha continuato a correre. Solo nei primi mesi dell’anno, l’Agenzia delle Entrate ha ricevuto 706 richieste di interpello, cioè domande per capire in anticipo se ci sono le condizioni per accedere all’agevolazione. Un numero che conferma come l’interesse per questa misura sia in crescita costante, sia per quanto riguarda le adesioni, sia per le entrate fiscali che ne derivano.

Un ulteriore elemento che potrebbe contribuire all’aumento delle adesioni nei prossimi mesi riguarda il contesto internazionale. Il Regno Unito ha annunciato l’abolizione del regime “res non dom”, in vigore fino al 6 aprile 2025, misura che ha storicamente attratto grandi patrimoni da tutto il mondo. Questa modifica potrebbe spingere molti contribuenti a trasferirsi in Paesi con una fiscalità più favorevole. In questo scenario, l’Italia – nonostante l’aumento della flat tax a 200mila euro – continua a rappresentare un’alternativa competitiva rispetto ai regimi ordinari di altri Stati europei.

Super ricchi in Italia, i dubbi della Corte dei Conti

A sollevare dubbi su questo regime fiscale non sono solo i cittadini italiani, che ne percepiscono l’iniquità rispetto al principio di proporzionalità, ma anche la Corte dei Conti. Nella Relazione sul rendiconto generale dello Stato 2023, viene evidenziato che l’Agenzia delle Entrate non dispone di dati certi sui redditi esteri effettivamente assoggettati alla flat tax. Ma, soprattutto, non esiste alcuna informazione che permetta di capire se i beneficiari, una volta trasferiti in Italia, abbiano davvero contribuito all’economia nazionale con investimenti o attività, come previsto dalla logica originaria della misura.

Il problema di fondo è che questo regime non richiede nessun impegno concreto: chi aderisce non è tenuto ad avviare attività economiche né a creare posti di lavoro. Basta trasferire la residenza in Italia per accedere all’agevolazione. Già nel 2021, l’Osservatorio fiscale dell’Unione Europea aveva definito la flat tax italiana come la più aggressiva tra quelle offerte in Europa, proprio perché permette di beneficiare di forti sconti fiscali senza dover restituire nulla in termini di ricadute economiche reali.

Il problema del mercato immobiliare

Questo regime fiscale non solleva solo questioni di equità tra contribuenti, ma ha anche effetti concreti sulla vita quotidiana, soprattutto nelle grandi città. L’arrivo di un numero crescente di cosiddetti “migranti di lusso”, attratti dalle agevolazioni fiscali, ha reso Milano una delle mete preferite. La loro presenza si concentra in zone centrali e ad alta richiesta, contribuendo all’aumento dei prezzi, in particolare nel mercato degli immobili non soltanto di pregio. Secondo l’ultima analisi di Scenari Immobiliari, le compravendite di case di lusso sopra il milione di euro rappresentano ormai il 6% del totale delle transazioni a Milano, con valori medi in netta crescita.

I dati si riferiscono al 2024
Fonti: Agenzia delle Entrate, Rapporto annuale sulle spese fiscali MEF

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