Palermo, sparatoria davanti a una pizzeria dopo una rissa: tre morti e due feriti a Monreale

Due giovanissimi, forse minorenni, arrivati dallo Zen di Palermo già armati. Si torna a sparare nel Palermitano e alla fine della notte di sabato, con scene da Far west, tre giovani sono stati uccisi e altri due, tra cui un sedicenne, sono stati ricoverati. La sparatoria è avvenuta nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). […] L'articolo Palermo, sparatoria davanti a una pizzeria dopo una rissa: tre morti e due feriti a Monreale proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 27, 2025 - 11:04
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Palermo, sparatoria davanti a una pizzeria dopo una rissa: tre morti e due feriti a Monreale

Due giovanissimi, forse minorenni, arrivati dallo Zen di Palermo già armati. Si torna a sparare nel Palermitano e alla fine della notte di sabato, con scene da Far west, tre giovani sono stati uccisi e altri due, tra cui un sedicenne, sono stati ricoverati. La sparatoria è avvenuta nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Tutto è avvenuto in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni: la prima ipotesi formulata dagli investigatori dell’Arma è quella di una rissa per futili motivi davanti a una pizzeria. Due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I due sospettati vengono ascoltati in queste ore in caserma con il pm di turno. L’ipotesi è che almeno uno dei due abbia sparato.

Le vittime – Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26 sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Deceduto anche Andrea Miceli, anche lui 26enne. Agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione. Uno dei feriti è minorenne: è ricoverato all’ospedale Ingrassia ma a breve sarà trasferito al Policlinico di Palermo: non sarebbe in gravi condizioni. Anche l’altro ferito, 33 anni, non sarebbe in pericolo di vita.

La dinamica – Prima la rissa, fuori dal locale, tra un gruppo di palermitani e un gruppo di monrealesi per futili motivi, poi la sparatoria. Lo scontro si sarebbe esaurito in 10 minuti, il gruppo dei parlemitani era salito a bordo dei loro scooter e sembrava che tutto fosse finito lì, ma pochi minuti dopo sono ritornati e uno di loro ha estratto la pistola, esplodendo almeno 15 colpi. I due a morire all’istante sotto i colpi di pistola sono stati Salvatore Turdo, di 23 anni, e Massimo Pirozzo, di 26 anni, mentre la terza vittima, Andrea Miceli di 26 anni, è morto questa mattina.

L’inchiesta – Secondo una prima ricostruzione alcuni feriti non facevano parte dei gruppi che si sono affrontanti. Quando sono stati esplosi i colpi di pistola c’è stato il fuggi fuggi generale, e il panico tra gli avventori. I carabinieri stanno cercando di acquisire le immagini dei sistemi di video-sorveglianza per cercare di risalire a chi ha sparato. Tutte e tre le vittime erano residenti a Monreale.

La Procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, ha aperto una inchiesta. Sul luogo del triplice delitto il pm di turno e gli investigatori dell’Arma hanno sentito per tutta la notte le persone presenti. I sospetti dei militari si concentrano in particolare su due ragazzi, arrivate con ogni probabilità da Palermo, per trascorrere la serata a Monreale. I due, sembra giovanissimi e forse minorenni, sarebbero arrivati già armati. Sarebbero stati quindici i colpi di pistola secondo quanto emerge da una prima visita medico legale delle tre vittime.

L’intervento del 118 – I sanitari intervenuti attorno all’una e trenta sono stati strattonati dai parenti e dagli amici dei feriti. A terra c’erano tre giovani colpiti da arma da fuoco. Il primo equipaggio arrivato in via Benedetto D’Acquisto è stato accerchiato: i parenti chiedevano che fosse data priorità al proprio ferito. Sono stati attimi terribili per i sanitari. All’ospedale Ingrassia parenti e amici di uno dei ragazzi in fin di vita si sono riversati al pronto soccorso. Non appena hanno appreso della morte hanno danneggiato l’ambulanza. I sanitari sono riusciti a uscire dall’ospedale grazie a un cordone delle forze dell’ordine.

“Finimondo” – “In pochi istanti non è capito più niente. Tavolini che volavano per aria, gente che gridava, ragazzine impaurite che piangevano a dirotto. E ancora bottiglie che venivano lanciate. È stato orribile…” dice un ragazzo di 18 anni che nella notte ha assistito alla rissa, scoppiata nel centro di Monreale, e sfociata nella sparatoria con tre morti- “Ero con i miei amici per bere qualcosa – racconta all’Adnkronos – quando è successo di tutto Io non ero vicinissimo ma ho sentito le urla, le bottiglie che si rompevano, e poi ho sentito gli spari. Sembravano fuochi d’artificio. In pochi istanti sono scappati tutti. Sembrava il finimondo”.

Le reazioni – Molti i turisti in visita nella città normanna che chiedono cosa sia avvenuto trovandosi di fronte ai nastri bianchi e rossi che delimitano la zona dove la scorsa notte è avvenuta la sparatoria, con tre morti e due feriti. Sul selciato gli investigatori hanno segnato dei cerchi rossi. A Monreale da alcuni giorni fervono i preparativi per la festa del Santissimo Crocifisso, il patrono della cittadina con poco meno di 40 mila abitanti. I festeggiamenti durano tre giorni, dall’1 al 3 maggio e attraggono migliaia di fedeli.

“Siamo dinanzi ad una tragedia senza precedenti. Vite spezzate di giovani che avrebbero dovuto vivere il proprio futuro. Questo è il momento di raccoglierci in preghiera e di dare conforto alle famiglie. La città piange questi giovani” dice il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, che è andato in ospedale per esprimere la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti.
Il sindaco ha convocato una giunta straordinaria, si riunirà nelle prossime ore. Il primo cittadino è andato in ospedale per fare visita ai ragazzi rimasti feriti.

“Tre bravi ragazzi” – “Ancora fatico a crederci. Erano tre bravi ragazzi. E non è solo un modo di dire. Tutti e tre facevano parte della congregazione del Santissimo Crocifisso e nei prossimi giorni avrebbero portato la vara del Santo” dice all’Adnkronos Castrenze Ganci, l’ex comandante dei Vigili urbani di Monreale (Palermo). “Purtroppo ci sono poche telecamere nella zona e la gente si sente sempre meno sicura. È una perdita per tutti- aggiunge- erano tre bravissimi ragazzi, tutti giovani e per bene, provenienti da famiglie per bene. Sembra che possa accadere agli altri e invece poi succede anche nella tua città”.

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