I tatuaggi non sono più “cool” e adesso tutti li rinnegano: ecco cosa si nasconde dietro il nuovo trend di TikTok “anti-tattoo”

Quando Tony Effe si è presentato sul palco di Sanremo senza tatuaggi i fan più accaniti hanno gridato allo scandalo, al conformismo da prima serata sanremese che plagia persino i trapper più rudi e anticonformisti; i detrattori hanno invece interpretato il gesto come una provocazione di cattivo gusto. La scelta dell’ex componente della Dark Polo […] L'articolo I tatuaggi non sono più “cool” e adesso tutti li rinnegano: ecco cosa si nasconde dietro il nuovo trend di TikTok “anti-tattoo” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 20, 2025 - 17:49
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I tatuaggi non sono più “cool” e adesso tutti li rinnegano: ecco cosa si nasconde dietro il nuovo trend di TikTok “anti-tattoo”

Quando Tony Effe si è presentato sul palco di Sanremo senza tatuaggi i fan più accaniti hanno gridato allo scandalo, al conformismo da prima serata sanremese che plagia persino i trapper più rudi e anticonformisti; i detrattori hanno invece interpretato il gesto come una provocazione di cattivo gusto. La scelta dell’ex componente della Dark Polo Gang è stata divisiva e piuttosto chiacchierata, salvo poi aspettare le dichiarazioni dello stesso cantante in cui spiegava che coprire i tatuaggi con il fondotinta faceva parte della messa in scena per interpretare un po’ la parte del bravo ragazzo, pulito, “come mamma l’ha fatto” (come ha dichiarato poi in un’intervista). Una considerazione innocua e un strategia vincente, se si pensa che comunque in palchi come quello sanremese talvolta l’obiettivo è anche far parlare di sé, tuttavia sottintende ancora il binomio “tatuaggi=cattivo ragazzo” da cui una parte sempre crescente di utenti social oggi prende le distanze. Ma, contro ogni aspettativa, non prende le distanze dall’associazione di un corpo tatuato ad una qualche caratteristica morale negativa, bensì dal corpo tatuato stesso e dalle sue vibes così “bad and uncool”, come scrivono diversi utenti su Reddit.

Sui social ultimamente sta facendo presa il trend dell’anti-tattoo, del no tattoo e del “regret tattos”, ovvero video in cui le persone mostrano i tatuaggi di cui si sono pentiti. Su TikTok c’è addirittura chi sostiene che i tattoo rovinino il look, chi mostra con fierezza il proprio corpo senza tatuaggi con didascalie come “POV: sei rimasto l’unico senza tatuaggi”, oppure ragazze che rivendicano con fierezza il loro essere clean girl, altre ancora che hanno creato video diventati virali con una citazione del 2009 di Kim Kardashian in cui per rispondere alla domanda se avesse o no dei tatuaggi afferma: “Tesoro, metteresti un adesivo paraurti su una Bentley?”. E così centinaia di clean girl hanno utilizzato questo audio per affermare la loro posizione contro il proliferare dei tatuaggi considerati ora assolutamente di cattivo gusto e poco raffinati e, in un certo qual modo, anche per sottolineare la loro presunta superiorità.

L’idea che donne e uomini senza tatuaggi siano migliori e “puliti” mentre le persone tatuate hanno rovinato la loro bellezza naturale non è di certo nuova, ma negli ultimi anni la retorica anti-tatuaggio è diventata sempre più popolare online, accompagnata anche da un numero crescente di contenuti di vip e non che mostrano la rimozione (non priva di dolore e di dispendio economico) dei loro tatuaggi che altro non hanno fatto se non rafforzare questo trend. Il web si divide anche sulle motivazioni che stanno alla base di questo fenomeno. Da un lato c’è chi sostiene che sia un problema di saturazione, di mainstream: quando le cose diventano troppo popolari allora le persone non le desiderano più e le etichettano come “uncool”. Succede da sempre e continua a succedere per le cose più disparate, che quando una cosa cool e esclusiva diventa pop, improvvisamente non piace più e allora via verso un nuovo trend, spesso antitetico. D’altronde se prima i tatuaggi erano prerogativa delle subculture, negli anni hanno pervaso qualsiasi strato sociale.

Dall’altro c’è chi vede il declino dei tatuaggi come specchio della società contemporanea, portatrice sana di un’estetica conservatrice e modesta. In un video ora diventato virale, la creator ed esperta di moda Elysia Berman sostiene che la serie di video “I regret my tattoos” diventati popolari su TikTok negli USA, assieme a l’ascesa del make-up-no-make-up, di trend come il dollcore, del successo del ritorno alle tinte per capelli naturali e dai toni caldi e la quasi scomparsa di corporature che non superano la taglia 38, sia sintomatico del più generale cambio dei canoni estetici che addirittura, secondo Berman, avrebbe facilmente fatto presagire la vittoria di Trump alle elezioni americane. La creator spiega che siamo entrati in un’epoca in cui il canone estetico di riferimento è dei più tradizionali, delle faccia pulite che strizzano l’occhio all’alta borghesia bianca, mentre demonizzano qualsiasi tipo di eccesso.

Matt Lodder, docente di storia e teoria dell’arte presso l’Università dell’Essex, in un’intervista al magazine Dazed ha inoltre dichiarato che a trainare il no-tattoo trend ci sia una parte della Gen Z che, in balia delle ansie sul futuro, adesso predilige look puliti da perfetti manager di successo. La generazione dei nati orientativamente tra il 1997 e il 2010, è sì quella attenta all’equilibrio tra vita privata e lavoro, quella della salute mentale ma è anche quella che non rinuncia alle proprie ambizioni di carriera, complice probabilmente un futuro incerto e spaventoso che si combatte a suon di stabilità economica e corpi lindi.

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