Pagelle Giro d’Italia 2025: Roglic già al top, Ayuso diesel, Tiberi non supera l’esame

PAGELLE GIRO D’ITALIA 2025 Seconda tappa, sabato 10 maggio Joshua Tarling, 8: era il grande favorito e non si è lasciato sfuggire l’occasione. Il tracciato non era così adatto ad uno specialista come il britannico, bravo e anche fortunato a spuntarla su Roglic per appena un secondo. Nella Lucca-Pisa punterà al bis. Primoz Roglic, 9,5: […]

Mag 10, 2025 - 18:34
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Pagelle Giro d’Italia 2025: Roglic già al top, Ayuso diesel, Tiberi non supera l’esame

PAGELLE GIRO D’ITALIA 2025

Seconda tappa, sabato 10 maggio

Joshua Tarling, 8: era il grande favorito e non si è lasciato sfuggire l’occasione. Il tracciato non era così adatto ad uno specialista come il britannico, bravo e anche fortunato a spuntarla su Roglic per appena un secondo. Nella Lucca-Pisa punterà al bis.

Primoz Roglic, 9,5: ieri in salita sembrava passeggiare, oggi ha confermato di essere già al 100% della forma. Resta da capire se riuscirà a tenerla per tre settimane abbondanti. Indossare la maglia rosa già oggi non era probabilmente nei piani, ma potrebbe lasciarla andare nei prossimi giorni per non sovraccaricare di lavoro la squadra. Ad ogni modo, se lo sloveno dovesse aggiudicarsi questo Giro d’Italia, diventerebbe a 35 anni il più ‘anziano’ vincitore, superando il leggendario primato di Fiorenzo Magni. L’esperienza è dalla sua. Ha già vinto la Corsa Rosa nel 2023, nonché ben quattro volte la Vuelta: sa come centellinare le energie.

Jay Vine, 8,5: di gran lunga il migliore in casa UAE Emirates – XRG, peccato che sulla carta sia la terza punta. Disputa una cronometro eccezionale, ad appena 3″ dal successo. E’ in grande forma, ma l’australiano ci ha abituato ad avere alti e bassi importanti.

Edoardo Affini, 7: lo strappo di Sauk era troppo duro per le sue caratteristiche, tuttavia il campione d’Europa in carica delle prove contro il tempo non ha sfigurato, piazzandosi ai piedi del podio.

Mads Pedersen, 7.5: il danese sorprende con una prestazione inaspettata e alla fine cede la maglia rosa per appena un secondo. Non è escluso che possa anche riprendersela, in base a quello che sarà l’andamento della tappa di domani.

Juan Ayuso, 5,5: lo spagnolo aveva dichiarato alla vigilia di questo Giro d’Italia che avrebbe voluto vincere la cronometro odierna. Invece ha concluso 10°, perdendo 16″ da Roglic: non sono pochi in una prova di soli 13,7 km. Per la verità già ieri non aveva rubato l’occhio: al di là della caduta, si era sempre mantenuto in coda al gruppo, senza mai farsi vedere nelle prime posizioni. La sensazione è che lo spagnolo, forse non al meglio, stia correndo sulla difensiva in queste prime battute: la preparazione potrebbe essere stata incentrata sul raggiungere il picco di forma nella terza settimana.

Antonio Tiberi, 5: prestazione oggettivamente deludente. La cronometro è il suo punto di forza, ma non va oltre una anonima 18ma posizione, perdendo ben 25″ da Roglic e 9″ da Ayuso. Ha dichiarato di non essersi volutamente preso dei rischi, ma ciò non toglie che il verdetto sia ben lontano da quello sperato. Evidentemente i postumi del ritiro al Tour of the Alps si stanno facendo ancora sentire, perché la condizione non sembra brillante. Dovrà puntare sulla regolarità per salire sul podio a Roma.

Giulio Pellizzari, 7,5: una prova davvero sorprendente, con un distacco di appena 32″ da Tarling e il 10° posto in classifica generale. Andare in Red Bull gli ha fatto bene: ha compiuto un passo avanti gigantesco a cronometro. Chissà se la squadra di Roglic, prima o poi, punterà sul corridore marchigiano come capitano in un Grande Giro.

Giulio Ciccone, 5: la speranza era quella di chiudere ad una trentina di secondi da Roglic, invece ne ha incassati 42. Non sono pochi. Alla Tirreno-Adriatico aveva mostrato dei progressi a cronometro, oggi invece un passo indietro.