Ops, Saturno non mostra più gli anelli!
In queste settimane Saturno ha un aspetto inusuale: gli anelli sembrano spariti. Ecco come funziona questa... illusione ottica spaziale!
Saturno ha perso i suoi anelli. Non si tratta di una nuova teoria del complotto spaziale né dell'ennesima bufala virale: lo documenta persino la NASA, nella sua APOD, Astronomy Picture of the Day del 29 aprile 2025 (foto sotto) Una splendida immagine — frutto della pazienza e della bravura dell'astrofilo brasiliano Natan Fontes — mostra come, anno dopo anno, gli anelli di Saturno sembrino "svanire". E no, non è che qualcuno li ha rubati.
L'inclinazione giusta e... via gli anelli di Saturno!
Succede, infatti, che il nostro amato "Signore degli Anelli" stia semplicemente ruotando. O meglio: l'inclinazione del suo asse rispetto alla Terra cambia nel tempo, e da qualche settimana ha raggiunto una configurazione per cui il sottilissimo piano degli anelli è completamente di taglio. E dato che lo spessore è di appena un chilometro e mezzo, contro un diametro complessivo di oltre 280.000 km, gli anelli risultano praticamente invisibili persino ai telescopi amatoriali.
Chi ha avuto la fortuna di osservare Saturno negli ultimi anni ha assistito al progressivo assottigliamento visivo degli anelli, ben visibile nella sequenza fotografica pubblicata dalla NASA, realizzata da Fontes, noto anche per il suo impegno nella divulgazione astronomica e la partecipazione al progetto DeTeCt, che monitora gli impatti su Giove e Saturno. Il fenomeno si riproprorrà nel 2032. Poi nuovamente nel 2038.. Ma attenzione: un giorno spariranno per davvero. Non per magia, ma per gravità. Secondo gli studi di James O'Donoghue del Goddard Space Flight Center della NASA, gli anelli stanno lentamente precipitando su Saturno, dato che i corpuscoli di cui sono composti stanno producendo una pioggia polverosa di particelle di ghiaccio sotto l'influenza del campo magnetico del Pianeta. La loro fine è prevista tra circa 100 milioni di anni. Un tempo lunghissimo per noi, ma breve su scala cosmica.
Nel frattempo, godiamoci lo spettacolo (o la sua scomparsa) finché possiamo. E un grazie speciale a chi, come Natan Fontes, ci regala scorci di cielo che ci ricordano quanto siamo piccoli — e curiosi — di fronte all'Universo..