"La vita da grandi", presentazione e proiezione del film al Cinema Caffè Lanteri
L'evento in collaborazione con Fondazione Stella Maris e Università di Pisa. Incontro con l'attore protagonista Yuri Tuci

Il Cinema Caffè Lanteri ospita la proiezione-evento del film ‘La vita da grandi’ di Greta Scarano, in collaborazione con Fondazione Stella Maris e Università di Pisa e con la partecipazione dell’attore protagonista Yuri Tuci. La proiezione sarà presentata da Giacomo D’Alelio, giornalista di Punto Radio, e introdotta dalla psichiatra infantile Eugenia Conti. “La vita da grandi”, opera prima di Greta Scarano, con protagonisti Yuri Tuci e Matilde De Angelis, prende le mosse da una storia vera, quella dei fratelli Margherita e Damiano Tercon, che hanno messo in racconto pubblicamente il loro legame comprese le sfide poste dall’autismo di Damino e le responsabilità di Margherita come ‘sibling’ (sorella/fratello di persona con disabilità). Irene vive la sua vita a Roma, quando sua madre le chiede di tornare per qualche giorno a Rimini, la città dove è nata e dalla quale è fuggita, per prendersi cura del fratello maggiore autistico, Omar. Una volta insieme, Irene scopre che Omar ha le idee chiarissime sul suo futuro: non ha nessuna intenzione di vivere con lei quando i loro genitori non ci saranno più ed è pronto a tutto per realizzare i sogni della sua vita: vuole sposarsi, vuole fare tre figli perché 3 é il numero perfetto e vuole diventare un cantante rap famoso. Ma perché tutte queste cose accadano, Omar deve prima di tutto diventare autonomo. Con Irene inizia così un tenero e toccante corso intensivo per diventare "adulto". Nella loro casa piena di ricordi, Irene e Omar affrontano insieme paure e speranze e scoprono che per crescere, a volte, bisogna essere in due. “Vorrei che il pubblico comprendesse il punto di vista di Irene, una ‘sibling’ destinata a fare la caregiver del fratello, che cresce con la missione di dover disturbare il meno possibile i genitori impegnati ad accudire il figlio con disabilità – spiega la regista Greta Scarano - Vorrei che emergesse forte e chiaro anche il punto di vista di Omar: il suo modo di vedere il mondo e le difficoltà di vivere con una disabilità e con il continuo confronto con una sorella ‘normale’. Nel film viene affrontata la questione della disabilità, ma per me era fondamentale che non fagocitasse tutto il racconto, esattamente come per il protagonista, la cui disabilità è solo una delle tante caratteristiche che lo definiscono come persona".