OpenAI Codex è realtà: l’agente AI che scrive, testa e corregge codice da solo

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Mag 17, 2025 - 16:22
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OpenAI Codex è realtà: l’agente AI che scrive, testa e corregge codice da solo

Codex: l’agente AI per lo sviluppo software arriva su ChatGPT

OpenAI ha annunciato oggi il lancio in anteprima di Codex, un agente cloud-native per l’ingegneria del software. Si tratta di uno strumento progettato per svolgere compiti complessi legati alla programmazione, agendo in maniera autonoma e parallela, direttamente all’interno di un ambiente isolato e preconfigurato nel cloud.

Codex può scrivere nuove funzionalità, correggere bug, rispondere a domande tecniche e proporre pull request direttamente nei repository. Ogni task viene gestito separatamente, con esecuzioni simultanee che simulano un vero team di sviluppo virtuale.

Dopo aver introdotto Operator, un agente in grado di navigare il web, e Deep Research, pensato per gestire ricerche complesse, OpenAI compie un passo decisivo verso uno sviluppo software agent-native, dove l’intelligenza artificiale non solo supporta ma agisce direttamente sulle codebase.

Da teoria a pratica: Codex già in uso da aziende come Cisco e Superhuman

Codex è stato testato sul campo da alcune realtà aziendali selezionate tra cui Cisco, Temporal, Kodiak e Superhuman. I risultati hanno mostrato come l’agente possa accelerare i rilasci, automatizzare la scrittura di test di qualità superiore e rifattorizzare codice con maggiore coerenza stilistica.

Questo è possibile grazie a codex-1, una versione specializzata del modello OpenAI o3 ottimizzato per la programmazione. L’addestramento è avvenuto tramite reinforcement learning, su compiti reali, portando l’agente a generare codice simile a quello prodotto dagli sviluppatori umani.

Codex comprende l’ambiente circostante e esegue iterazioni autonome sui test finché non ottiene un risultato positivo. Inoltre, è in grado di seguire le convenzioni e lo stile di codice tipico di ciascun repository, adattandosi dinamicamente al contesto.

Attualmente, il rollout è in corso per gli utenti ChatGPT Pro, Enterprise e Team, mentre il supporto per i piani Plus ed Edu è in arrivo nelle prossime settimane.

Una storia iniziata nel 2021 e ora pronta per cambiare il paradigma

OpenAI ha mosso i primi passi nel mondo dello sviluppo software con il rilascio di Codex nel 2021, il primo modello general-purpose in grado di trasformare linguaggio naturale in codice. Da quel momento, l’azienda ha introdotto modelli sempre più performanti, come GPT-4.1, e perfezionato capacità logiche e di debug attraverso il continuo miglioramento dei modelli o3 e o4-mini.

Con Codex integrato in ChatGPT, OpenAI vuole portare la programmazione a un livello superiore, fornendo agli sviluppatori uno strumento affidabile in grado di delegare completamente task ripetitivi e strutturati, ottimizzando tempi e risorse.

Questo approccio, definito agent-native development, rappresenta il prossimo step evolutivo nel modo in cui si svilupperà software nei prossimi anni. L’AI non è più solo un copilota: diventa un collaboratore attivo, capace di agire in autonomia, testare e migliorare il codice come farebbe un essere umano.

Codex segna l’inizio dell’era AI-driven nello sviluppo

Il lancio di OpenAI Codex segna un passaggio cruciale nella storia dell’ingegneria del software. Con la capacità di gestire task complessi in parallelo e generare codice di qualità, Codex è destinato a diventare un alleato imprescindibile per gli sviluppatori.

Non si tratta di sostituire le persone, ma di liberarle da operazioni ripetitive e affidare all’agente cloud compiti che richiedono precisione, velocità e coerenza. Con il supporto a pull request, testing automatico e debugging, Codex permette a ogni sviluppatore di focalizzarsi su progettazione e architettura, demandando il resto all’AI.

Il futuro dello sviluppo passa da qui: lavorare con agenti intelligenti che capiscono, scrivono e migliorano codice come (e spesso meglio) dei colleghi umani.

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