Novelli: il successo di Master Group, l’ingresso in Rocket Sharing

“Credo che nella vita si debba avere un piano A e perseguirlo senza il conforto di un piano B. Io ho fatto così, partendo da zero, e ci sono riuscito”: con questo spirito determinato, Savino Novelli, founder & ceo di Master Group, racconta a Economymag come, grazie a coraggio, formazione e valori solidi, sia riuscito […] L'articolo Novelli: il successo di Master Group, l’ingresso in Rocket Sharing proviene da Economy Magazine.

Apr 28, 2025 - 07:30
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Novelli: il successo di Master Group, l’ingresso in Rocket Sharing

“Credo che nella vita si debba avere un piano A e perseguirlo senza il conforto di un piano B. Io ho fatto così, partendo da zero, e ci sono riuscito”: con questo spirito determinato, Savino Novelli, founder & ceo di Master Group, racconta a Economymag come, grazie a coraggio, formazione e valori solidi, sia riuscito a trasformare i sogni in realtà imprenditoriali di successo. Oltretutto, Novelli è appena assurto agli onori delle cronache finanziarie, perché Rocket Sharing Company, società quotata su Euronext Growth Milan che ha sviluppato un’innovativa piattaforma di marketplace integrata con un sistema di fidelizzazione, ha reso noto che Novelli è diventato “azionista rilevante”, superando la soglia di rilevanza del 5% e attestandosi al 5,18%.

Può raccontarci brevemente la sua storia e come ha iniziato la sua carriera imprenditoriale?
Tutto è iniziato da una promessa a mio padre: un giorno ti tirerò fuori dal cantiere. A 18 anni lavoravo per 50 euro a settimana in un negozio di telefonia. Dopo due anni ho chiesto un mutuo da 70mila euro per acquistare quel negozio ed entrare in società. Mio padre mise l’ipoteca sulla casa. Non avevo un piano B. Credere in sé stessi è la base di tutto.

Qual è stata la sua prima esperienza di vendita e come l’ha influenzata?
È stata proprio in quel negozio. Ho studiato da autodidatta, seguendo gli insegnamenti di Paolo Sciamanna, Fabiola Sacramati, Anthony Robbins e Roberto Re. Applicavo tutto sul campo. Non ho mai mentito per vendere. Ho capito che la vendita è un atto di rispetto e verità.

Quali sono stati i momenti chiave o le sfide principali che ha affrontato?
Ho dovuto affrontare crisi di mercato, battaglie legali e scegliere collaboratori giusti. Ogni crisi l’ho vista come un’occasione per rafforzarmi. Proteggere l’integrità è sempre stata la priorità, anche a costo di perdere opportunità.

Quali strategie di vendita ritiene più efficaci oggi?
Non si tratta più di convincere, ma di connettersi. La trasparenza è fondamentale. I negozi
fisici devono essere presidi di fiducia, supportati da digitale e formazione. Il venditore deve diventare un consulente, mettendosi nei panni del cliente.

Come identifica e sfrutta le opportunità di mercato?
Le opportunità si vedono allenando lo sguardo. Mi interessa colmare vuoti di mercato, non replicare modelli esistenti. Una volta individuata l’occasione, passo subito all’azione con metodo: analisi, piano operativo, squadra giusta.

Come si mantiene aggiornato sulle ultime innovazioni nella vendita?
Non passa giorno senza che impari qualcosa. Leggo, ascolto podcast, studio trend internazionali e dialogo con chi è sul campo. Copiare con intelligenza, adattare e migliorare è un acceleratore enorme.

Quali qualità ritiene essenziali per un leader nel settore delle vendite?
Visione per indicare la strada, empatia per capire le persone e coerenza per costruire fiducia. Un leader guida con l’esempio, stando in prima linea.

Come motiva e gestisce il suo team di vendita?
Attraverso ascolto, presenza e chiarezza. Non si tratta solo di vendere, ma di costruire un ecosistema. Chi entra nel mio team sa che qui può crescere davvero, ma deve metterci impegno e rispetto. Oggi il mio team diretto è composto da oltre 300 persone, ma se consideriamo anche l’indotto tra collaboratori e famiglie, arriviamo a rappresentare quasi mille persone. Una responsabilità enorme, che sento profondamente, ogni giorno. Perché
non si tratta solo di numeri, ma di vite, sogni, fiducia.

Come affronta il fallimento o le situazioni di crisi?
Vedo il fallimento, paradossalmente, come un alleato. Affronto la crisi partendo dall’intelligenza emotiva, mantenendo calma e lucidità. Con il team adatto, ascolto, confronto e ricostruisco, ma se mancano fiducia o impegno, so anche chiuderla lì.

Che consigli darebbe a chi sta iniziando una carriera nelle vendite?
Non sottovalutare mai la vendita: è una scuola di vita. Sii costante, forma te stesso ogni giorno, non mentire mai. Non esistono scorciatoie: il successo arriva costruendo con pazienza e serietà.

Come vede il futuro delle vendite?
Sempre più basato sull’ascolto autentico e meno sulle tecniche spinte. La tecnologia aiuterà, ma l’empatia resterà centrale. Il venditore diventerà sempre più consulente e punto di riferimento.

Qual è la lezione più importante che ha imparato?
Credere in sé stessi cambia tutto. E da soli non si va lontano: servono relazioni vere e costruite nel tempo. La verità paga sempre: crea fiducia, e la fiducia è il vero capitale di ogni imprenditore.

C’è una citazione o un motto che la guida?
“Quando un uomo ha posto un limite a quanto può fare, ha posto un limite
a quanto farà.” Non bisogna mai smettere di crescere, di sognare e di agire con verità.

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