Mediobanca lancia un’ops su Banca Generali da 6,3 miliardi

Colpo di scena nel mondo bancario: Mediobanca annuncia un’offerta pubblica di scambio volontaria per acquisire il 100% di Banca Generali, valutata 6,3 miliardi di euro e pagata interamente con azioni di Assicurazioni Generali. Un’operazione che segna un punto di svolta per Alberto Nagel, Ceo della merchant bank milanese, che sembra pronto a voltare pagina rispetto alla tradizionale impostazione finanziaria dell’istituto.

La mossa di Mediobanca

Utilizzando circa il 13% della partecipazione detenuta in Generali, Mediobanca non solo cerca di anticipare l’attesa mossa di MPS sul mercato, ma mostra anche l’intenzione di trasformare il suo storico ruolo di azionista silente del Leone in un vero e proprio partner industriale. “È un’evoluzione del rapporto con Generali”, sottolineano da Piazzetta Cuccia, lasciando intendere che per Nagel è tempo di passare dalla rendita finanziaria a un’integrazione operativa più incisiva.

L’offerta

L’offerta, che sarà sottoposta al voto dell’assemblea degli azionisti il 16 giugno, mira a creare un campione nazionale del wealth management, in grado di competere con colossi come Fideuram-Intesa Sanpaolo. L’operazione, se andasse in porto, permetterebbe a Mediobanca di superare già nel 2025 i target previsti per il 2026: 4,4 miliardi di ricavi e 1,5 miliardi di utili, rispetto ai 3,7 e 1,3 attesi.

Il prezzo

Il prezzo implicito dell’offerta è di 54,17 euro per azione Generali, con un premio dell’11,4%. Il nuovo polo combinato gestirebbe 210 miliardi di euro, avrebbe 500 sedi e 3.500 banker, con sinergie stimate in 300 milioni di euro. Ma il messaggio più forte resta la scelta strategica di Nagel: da regista dietro le quinte a protagonista di una nuova fase industriale.

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