“Non meritano altri sconti di pena”, il pg chiede la conferma delle pene per gli imputati per la strage di Viareggio

Conferma delle pene inflitte dalla Corte d’appello di Firenze il 30 giugno del 2022. Per capire se la richiesta formulata dal sostituto procuratore generale Salvatore Giannino sarà accolta bisognerà aspettare il prossimo 27 maggio. I magistrati decideranno le pene per i dodici imputati nell’ambito del processo ter per la strage ferroviaria di Viareggio del 29 […] L'articolo “Non meritano altri sconti di pena”, il pg chiede la conferma delle pene per gli imputati per la strage di Viareggio proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mar 18, 2025 - 20:20
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“Non meritano altri sconti di pena”, il pg chiede la conferma delle pene per gli imputati per la strage di Viareggio

Conferma delle pene inflitte dalla Corte d’appello di Firenze il 30 giugno del 2022. Per capire se la richiesta formulata dal sostituto procuratore generale Salvatore Giannino sarà accolta bisognerà aspettare il prossimo 27 maggio. I magistrati decideranno le pene per i dodici imputati nell’ambito del processo ter per la strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno del 2009 che provocò 32 morti e un centinaio di feriti. Le condanne richieste vanno da 2 anni, 10 mesi e 20 giorni fino a 6 anni. Era stata la Cassazione a ordinare un nuovo appello per ridefinire la quantificazione della pena relativamente all’applicazione delle attenuanti generiche. La Suprema Corte aveva annullato la sentenza della Corte d’appello fiorentina nella parte in cui aveva operato una diminuzione di pena (pari a un nono) a seguito del riconoscimento delle circostanze attenuanti agli imputati della misura minore rispetto a quella massima di un terzo della pena con motivazione ritenuta insufficiente. “Gli imputati non meritano ulteriori sconti di pena. Dal 2021 nessuno degli imputati, a fronte di una colpevolezza definitivamente accertata – ha detto tra l’altro Giannino – ha mostrato segni di resipiscenza, nessuno ha mai ammesso le colpe, nessuno ha mai proposto un risarcimento a titolo personale”.

Gli imputati sono: Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana ed ex ad di Ferrovie dello Stato, condannato a 5 anni di reclusione; l’ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana Michele Mario Elia a 4 anni, 2 mesi e 20 giorni; Mario Paolo Pizzadini, manager di Cima Riparazioni, a 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Daniele Gobbi Frattini, responsabile tecnico Cima riparazioni, a 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Mario Castaldo, ex direttore divisione di Cargo Chemical, a 4 anni. Tra gli altri imputati dirigenti e tecnici di aziende ferroviarie austriache e tedesche addette al controllo e alla manutenzione dei carri merci: Uwe Kriebel, operaio dell’officina di Junghental addetto ai controlli, 4 anni, 5 mesi e 10 giorni; Helmut Broedel, funzionario dirigente dell’officina Junghental di Hannover, 4 anni, 5 mesi e 10 giorni; Andreas Schroeter, tecnico di Junghental, 4 anni e 8 mesi; Peter Linowski, ad di Gatx Rail Germania, 6 anni; Rainer Kogelheide, ad di Gatx Rail Austria, 6 anni; Roman Meyer, responsabile flotta carri di Gatx Austria, 5 anni, 6 mesi e 20 giorni; Johannes Mansbart, manager Gatx Rail Austria, 5 anni e 4 mesi.

Secondo il sostituto procuratore generale, gli imputati in tutti i gradi del processo hanno insistito “nella fuorviante rappresentazione della realtà” dei fatti accaduti per alleggerire le proprie responsabilità, costruendo “uno schermo processuale” a loro difesa. Gli imputati “non hanno mai mostrato nessun segno di rammarico o comprensione della devastante portata degli eventi conseguiti alle proprie colpe accertate, né detto anche solo una parola di comprensione sull’immane tragedia”. Giannino ha sostenuto, inoltre, che le motivazioni per le quali si debba applicare solo un nono circa le attenuanti generiche si trovano già nella precedente sentenza d’appello: “si tratta solo di rimpaginare il quadro generale e le condotte specifiche”, in linea con i principi di diritto estratti da innumerevoli precedenti della Suprema Corte, indicati nella requisitoria dal Pm Giannino e che porterebbero univocamente a tale soluzione.

Tutti gli avvocati difensori dei 12 imputati al processo per la strage ferroviaria di Viareggio hanno chiesto alla Corte d’appello di Firenze di applicare ai loro assistiti la massima riduzione della pena, pari a un terzo, in base alle attenuanti generiche. In aula erano presenti gli imputati Moretti, Elia e Castaldo. I familiari delle vittime e i loro avvocati, come in tutte le tappe di questa lunghissima vicenda giudiziaria, erano presenti in aula. Alle parti civili la Corte di appello ha concesso “il diritto di tribuna”, ma non hanno potuto interloquire in questo procedimento ter.

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