Registro dei Tumori del Valdarno. L’Ispro risponde al Movimento Consumatori
“E' falso affermare che i dati non sono aggiornati”.

Arezzo, 20 marzo 2025 – L'ISPRO, l'Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica risponde alle affermazioni del presidente del Movimento Consumatori di Arezzo Armando Mansueto, che nei giorni scorsi, con un comunicato ufficiale, aveva detto, tra le altre cose, che il Registro dei Tumori non risultava aggiornato. Dopo aver ricordato che questo fascicolo è attivo dal 1985, l'ISPRO ha sottolineato che, inizialmente, ha rilevato l’incidenza, ovvero nuove diagnosi dei tumori maligni, nei residenti nelle province di Firenze e Prato. A partire dal 2013 gli studi si sono allargati all'intero territorio toscano, con un progressivo sviluppo che ha consentito di ottenere dal marzo 2019, in qualità di Registro regionale, l’accreditamento della Associazione Italiana Registri Tumori.
La sua funzione, declinata da uno specifico regolamento regionale, viene esercitata attraverso un sistema attivo di raccolta di dati dei casi di tumore che insorgono nei residenti nel territorio della regione Toscana, con il coinvolgimento delle Aziende e degli Enti del Sistema Sanitario Regionale, che alimentano molteplici fonti, indispensabili per l’elaborazione delle informazioni epidemiologiche e statistiche, in accordo con le regole internazionali di registrazione dei tumori. "I dati contenuti nelle schede di dimissione ospedaliera, nei certificati di morte e nei referti anatomopatologici, trasmessi periodicamente dalle Aziende sanitarie - ha proseguito l'Istituto - rappresentano le principali fonti di alimentazione del Registro, le cui funzioni primarie sono quelle di supporto alle attività di programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria nonché, di supporto, agli studi e alle ricerche scientifiche in campo medico, biomedico ed epidemiologico.
Oltre 1.000.000 di record individuali annuali sono trattati dal Registro per adempiere alla sua alimentazione, con un complesso procedimento che, oltre ad impiegare modalità automatizzate, coinvolge decodificatori esperti, quali professionisti specificamente addestrati per un’indispensabile attività manuale". "L’importanza delle informazioni trattate e la complessità del percorso spiegano la latenza temporale tra l’elaborazione e la pubblicazione dei dati consolidati del Registro - ha aggiunto l'ISPRO - fenomeno totalmente fisiologico e in linea con quanto accade nelle altre realtà regionali, confrontabili a livello di dimensioni con la Regione Toscana, e che rappresentano il gold standard sul tema". L'Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica , nella seduta della Conferenza dei Sindaci del Valdarno, ("come lo stesso organismo ha riportato in una nota stampa diffusa giovedì 13 marzo"), ha spiegato di aver presentato i dati consolidati al 2019 e comunicato che sono già disponibili i dati del 2020 che verranno pubblicati, entro 15 giorni, sul sito dell’Istituto, confermando massima disponibilità nel fornire ulteriori analisi ed approfondimenti tecnico-scientifici.
L'Ispro ha quindi definito "totalmente inesatto" quanto dichiarato dal Movimento Consumatori, ovvero che il Registro Tumori della Toscana abbia completato la raccolta dei dati di incidenza soltanto fino all’anno 2014