Utili suggerimenti per la fattibilità di una CER

Sebbene siano ormai abbastanza chiare le attività, le analisi e i dati necessari per una buona progettazione di una configurazione di comunità energetica rinnovabile, il nuovo Quaderno per la Transizione Energetica pubblicata da AR-TER dal titolo “Indicazioni metodologiche per la redazione di studi di fattibilità per la costituzione di CER” costituisce un’utile sistematizzazione di quanto […] The post Utili suggerimenti per la fattibilità di una CER first appeared on QualEnergia.it.

Mar 20, 2025 - 11:36
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Utili suggerimenti per la fattibilità di una CER

Sebbene siano ormai abbastanza chiare le attività, le analisi e i dati necessari per una buona progettazione di una configurazione di comunità energetica rinnovabile, il nuovo Quaderno per la Transizione Energetica pubblicata da AR-TER dal titolo “Indicazioni metodologiche per la redazione di studi di fattibilità per la costituzione di CER costituisce un’utile sistematizzazione di quanto sappiamo o crediamo di sapere sull’argomento.

Per i più esperti, i contenuti delle quattro sezioni in cui si articola la pubblicazione servono come utile confronto e verifica del proprio approccio.

I principianti, invece, avranno a disposizione un documento di facile lettura grazie al quale capire di cosa si tratta quando si tratta di CER, ma anche di energie rinnovabili.  Potranno, infatti, farsi un’idea abbastanza precisa circa la producibilità, il prezzo e la dimensione di un pannello fotovoltaico, informazioni date per scontate, ma spesso non nelle disponibilità di tutti.

Infine, ma non per importanza, le schede di raccolta dati forniscono per ogni dato la tipologia, il suo utilizzo e l’eventuale link alla fonte.

Aspetto non secondario è che sono illustrati alcuni utili indicatori e modalità di calcolo dell’impatto socio-economico delle CER.

Anche se sappiamo che non ci arricchiremo con le CER, né individualmente né collettivamente, è tuttavia possibile e auspicabile che queste generino un impatto che è opportuno misurare, sia esso positivo o negativo, per monitorarlo e comunicarlo con serenità.

Rimandando alla lettura integrale del documento (link in fondo all’articolo) del quale ognuno apprezzerà probabilmente elementi differenti, ne condividiamo una sintesi e gli aspetti che ci sono sembrate più interessanti.

L’analisi del contesto viene prima dell’impianto

Mentre è chiaro che prima o poi bisognerà prevedere di avere a disposizione un impianto di produzione da fonti rinnovabili per attivare una configurazione di CER, non è affatto scontato che l’impianto debba essere necessariamente la prima preoccupazione.

È infatti molto probabile che una approfondita analisi del contesto possa portare con sé anche le indicazioni per un impianto, ma anche molto altro.

La descrizione del contesto deve tenere conto di alcune caratteristiche da cui derivare alcune scelte:

  • geografiche e dei vincoli fisici: tipologia di impianto di produzione
  • demografiche e socio-economiche: strategie di coinvolgimento del territorio
  • urbanistiche e vincoli normativi: quali impianti, dove e a quali condizioni (rete, cabine primarie, aree critiche)
  • mappatura degli stakeholder: individuare bisogni e opportunità e condividere gli obiettivi.

L’analisi tecnica ed energetica

L’analisi tecnica del progetto va ben oltre l’impianto e fornisce la descrizione dei flussi energetici considerando le specificità degli oggetti e i comportamenti energetici dei soggetti che intervengono nella CER.

A partire dall’analisi del contesto, verificati vincoli e normative, l’analisi tecnica dovrà considerare:

  • caratteristiche degli impianti di produzione: rispetto della normativa per l’accesso a contributi a fondo perduto e incentivi, potenza dell’impianto ed energia prodotta in dipendenza della fonte, periodo di disponibilità della fonte, dati meteorologici;
  • caratteristiche degli utenti finali: utili a ben calibrare la potenza degli impianti e dimensionare correttamente la CER rispetto alla condivisione virtuale dell’energia;
  • perimetro della CER: mappatura delle cabine primarie coinvolte e selezione della/e configurazioni da attivare/attivabili;
  • flussi energetici: energia consumata fisicamente/immessa in rete/consumata virtualmente in base ai profili di produzione e consumo

L’analisi economica

Utilizzando come dati di input l’analisi tecnico-energetica, l’analisi economica definisce costi e ricavi dell’iniziativa di CER stabilendo il suo livello di sostenibilità economico-finanziaria.

In dipendenza dell’assetto della CER, rispetto alla proprietà degli impianti, cambiano i ricavi che devono essere considerati nell’analisi economica.

Nel caso in cui sia la CER a fare gli investimenti, ad esempio, il RID deve essere considerato come ricavo imputabile alla CER, così come i costi operativi per la gestione e manutenzione degli impianti.

Salvo diverse decisioni, un produttore o prosumer (membro della CER o soggetto terzo) è invece titolare dei costi di gestione degli impianti e dei ricavi derivanti dalla cessione dell’energia immessa in rete.

L’attribuzione del ricavo generato dagli incentivi, infine, dipende dalle disposizioni inserite nel regolamento, così come la regolazione degli scambi economici interni alla CER (es. riconoscimento del diritto di superficie), mentre gli scambi economici con soggetti esterni dovranno essere regolati da specifici accordi che andranno coerentemente considerati nel piano economico finanziario.

L’analisi economica considera:

  • le variabili di contesto o assunzioni: il valore atteso dell’energia e il suo costo, il periodo considerato (es. i 20 anni dell’incentivo), i contributi a fondo perduto, gli oneri finanziari;
  • costi: investimento iniziale (progettazione/realizzazione impianti, costituzione del soggetto giuridico), operativi degli impianti (manutenzione/assicurazione, sostituzione inverter al decimo anno) e gestionali della configurazione (costi amministrativi del Gse, registrazione dei membri e impianti e ripartizione degli incentivi), oneri fiscali;
  • ricavi: da vendita dell’energia immessa in rete, incentivo e corrispettivo Arera, risparmio sui costi di fornitura di energia, altri ricavi;
  • ruoli e funzioni degli attori in gioco: la CER, il membro della CER, il soggetto terzo nei suoi possibili e diversi ruoli, produttore, prosumer, consumer.

Valutazione di impatto socioeconomico e riduzione delle emissioni

La Valutazione dell’impatto socio-economico è qualcosa di cui si comincia a parlare con insistenza e sempre più nel dettaglio.

A tal proposito si vedano i seguenti articoli:

Coerentemente AR-TER dedica una sezione del proprio quaderno al tema specificando intanto che quando si parla di impatto socio-economico, “la parola economico non si riferisce tanto alla redditività e alla sostenibilità della CER, quanto alla sua capacità di produrre risultati in ambito economico (es. creazione posti di lavoro, riduzione della povertà energetica, ecc.)”.

Valutare le ricadute sociali della CER prima che questa sia realizzata (ex ante) consente di:

  • mitigare eventuali impatti negativi: esclusione di un gruppo di soggetti;
  • massimizzare gli impatti positivi: riduzione povertà energetica, risparmio spese energetiche, potenziamento dei servizi sociali;
  • comunicare e valorizzare gli impatti positivi: ottenere finanziamenti pubblici, da Fondazioni, da crowdfunding;
  • incrementare il coinvolgimento degli stakeholder locali à aumentare membri e incentivi per la CER.

Valutare le ricadute sociali dopo la sua costituzione (ex post) consente di:

  • identificare le buone pratiche: per promuoverle nel futuro;
  • identificare le pratiche inefficaci: per rimuoverle o modificarle;
  • condividere i benefici ottenuti concretamente: aumentare l’affidabilità della CER.

Alcuni esempi di indicatori di impatto socio-economico, infine, corredati con le modalità di calcolo e di misurazione riguardano:

  • Riduzione della Povertà Energetica: riduzione percentuale del numero di nuclei familiari in Povertà Energetica (PE) facenti parte della CER

Altri esempi si riferiscono a:

  • riduzione dei consumi energetici: riduzione percentuale dei consumi energetici dei membri della CER rispetto all’anno precedente;
  • riduzione dei consumi energetici da fonti fossili: riduzione percentuale dei consumi energetici da fonti fossili dei membri della CER rispetto all’anno precedente;
  • livello di partecipazione a incontri pubblici organizzati dalla CER: numero di cittadini che partecipano a eventi organizzati dalla CER sul totale dei cittadini residenti nel territorio;
  • livello di partecipazione a processi partecipativi non direttamente connessi alla CER: numero di cittadini residenti nel territorio, che partecipano a eventi organizzati dalla Pubblica Amministrazione di riferimento della CER sul totale dei cittadini residenti nel territorio di riferimento della CER

I Quaderni per la Transizione Energetica: Comunità Energetiche e Autoconsumatori di energia rinnovabile – Indicazioni metodologiche per la redazione di studi di fattibilità per la costituzione di CER (pdf)The post Utili suggerimenti per la fattibilità di una CER first appeared on QualEnergia.it.