Newlat, Mastrolia: con Princes ora siamo una multinazionale

Dopo l’acquisizione di Princes, Newlat Food presenta i conti e guarda al futuro. Parola d’ordine: m&a “I benefici dell’acquisizione di Princes sono innanzitutto la dimensione: nel senso che si passa da una importante a quella di multinazionale”. Così riassume in una frase la portata dell’operazione annunciata nella primavera del 2024 Angelo Mastrolia, presidente di Newlat Food, in occasione della presentazione dei risultati finanziari del 2024 combinati di Newlat e di Princes, prima che le due entità si fondano anche nel nome (dovrebbe avvenire alla fine di aprile, quando anche la denominazione diventerà New Princes). Newlat: ecco come integrare Princes Tornando alla crescita con la neo acquisita realtà inglese, “l’acquisizione di Newlat -continua il presidente-, implementa sinergie su mercati e opportunità, sulle integrazioni in maniera molto rilevante. Così abbiamo la possibilità di offrire ai nostri clienti un portfolio prodotti unico. Sono dieci le categorie all'interno delle quali ci sono tante opportunità di diversificazione”. Newlat, occhi su Plasmon Newlat ha una certezza: la crescita della società sarà ancora per linee esterne. Questo uno dei motivi per i quali è escluso da qui al 2030 lo stacco di un dividendo. Voci di stampa avevano riportato un interessamento di Newlat per il brand Plasmon, di proprietà di Kraft Heinz. “C'è un patto di riservatezza -dice Angelo Mastrolia-, non posso ufficialmente confermare ma sicuramente è un target, come già comunicato dai mezzi d’informazione. Noi guardiamo con molto molto interesse, come anche siamo attenti a tutto il mondo food, senza peraltro escludere l’ingresso in settori alternativi come il personal care e altri. Il modello di business a cui guardiamo tra le multinazionali è simile a quello di Unilever, che ha prodotti che spaziano dal gelato al bagnoschiuma”. I conti del 2024 con una guidance al 2030 “Nel 2024 abbiamo assistito a un aggiustamento dei prezzi per effetto [del rallentamento] dell’inflazione. Per ora nell’anno in corso, sui prodotti per noi di riferimento, i prezzi sono stabili. Probabilmente ci sarà un molto lieve incremento da qui a fine anno”. Per via dei prezzi delle materie prime in calo nell’esercizio passato, il gruppo ha registrato a ricavi in linea con quelli del 2023 (-0,1%) a 2,77 miliardi di euro. Positivi tutti gli altri indicatori economici, a partire dall’ebit (combinato con Princes) a 194,5 milioni (+10,1% a/a). Migliorata la posizione finanziaria con la riduzione del debito a 246,2 milioni di euro (da 332,7 del 2023). Rilasciata una guidance che vede i ricavi salire a 2,8 miliardi di euro a fine 2025 e poi una crescita per arrivare a 3,3 miliardi nel 2030 (con un ritmo del +3% annualizzato). L'articolo Newlat, Mastrolia: con Princes ora siamo una multinazionale è un contenuto originale di Mark Up.

Mar 18, 2025 - 17:44
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Newlat, Mastrolia: con Princes ora siamo una multinazionale
Dopo l’acquisizione di Princes, Newlat Food presenta i conti e guarda al futuro. Parola d’ordine: m&a

“I benefici dell’acquisizione di Princes sono innanzitutto la dimensione: nel senso che si passa da una importante a quella di multinazionale”. Così riassume in una frase la portata dell’operazione annunciata nella primavera del 2024 Angelo Mastrolia, presidente di Newlat Food, in occasione della presentazione dei risultati finanziari del 2024 combinati di Newlat e di Princes, prima che le due entità si fondano anche nel nome (dovrebbe avvenire alla fine di aprile, quando anche la denominazione diventerà New Princes).

Newlat: ecco come integrare Princes

Tornando alla crescita con la neo acquisita realtà inglese, “l’acquisizione di Newlat -continua il presidente-, implementa sinergie su mercati e opportunità, sulle integrazioni in maniera molto rilevante. Così abbiamo la possibilità di offrire ai nostri clienti un portfolio prodotti unico. Sono dieci le categorie all'interno delle quali ci sono tante opportunità di diversificazione”.

Newlat, occhi su Plasmon

Newlat ha una certezza: la crescita della società sarà ancora per linee esterne. Questo uno dei motivi per i quali è escluso da qui al 2030 lo stacco di un dividendo. Voci di stampa avevano riportato un interessamento di Newlat per il brand Plasmon, di proprietà di Kraft Heinz. “C'è un patto di riservatezza -dice Angelo Mastrolia-, non posso ufficialmente confermare ma sicuramente è un target, come già comunicato dai mezzi d’informazione. Noi guardiamo con molto molto interesse, come anche siamo attenti a tutto il mondo food, senza peraltro escludere l’ingresso in settori alternativi come il personal care e altri. Il modello di business a cui guardiamo tra le multinazionali è simile a quello di Unilever, che ha prodotti che spaziano dal gelato al bagnoschiuma”.

I conti del 2024 con una guidance al 2030

Nel 2024 abbiamo assistito a un aggiustamento dei prezzi per effetto [del rallentamento] dell’inflazione. Per ora nell’anno in corso, sui prodotti per noi di riferimento, i prezzi sono stabili. Probabilmente ci sarà un molto lieve incremento da qui a fine anno”. Per via dei prezzi delle materie prime in calo nell’esercizio passato, il gruppo ha registrato a ricavi in linea con quelli del 2023 (-0,1%) a 2,77 miliardi di euro. Positivi tutti gli altri indicatori economici, a partire dall’ebit (combinato con Princes) a 194,5 milioni (+10,1% a/a). Migliorata la posizione finanziaria con la riduzione del debito a 246,2 milioni di euro (da 332,7 del 2023). Rilasciata una guidance che vede i ricavi salire a 2,8 miliardi di euro a fine 2025 e poi una crescita per arrivare a 3,3 miliardi nel 2030 (con un ritmo del +3% annualizzato).

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