"Nel Conclave c’è la Chiesa che si rinnova . E declina nel futuro il lascito di Francesco"

"Certo lo spirito di Francesco si sentirà, ogni Papa proietta la sua personalità sul successore. Ma il nuovo Pontefice sarà...

Apr 29, 2025 - 05:46
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"Nel Conclave c’è la Chiesa che si rinnova . E declina nel futuro il lascito di Francesco"

"Certo lo spirito di Francesco si sentirà, ogni Papa proietta la sua personalità sul successore. Ma il nuovo Pontefice sarà comunque una sorpresa: ogni Papato è nuovo, raccoglie l’eredità del predecessore e la ‘impegna’ per il futuro. Anche la scelta del nome rispecchia questa procedura e investitura: in ogni Papato c’è la tradizione che si rinnova, per affrontare tempi diversi", inizia così il professor Marco Ventura, ordinario di Diritto ecclesiastico e canonico dell’Università di Siena. All’orizzonte c’è il Conclave, dal quale uscirà il nuovo Pontefice: sono 135 i cardinali elettori ed eleggibili che non hanno superato gli 80 anni di età e il 70 per cento degli elettori è stato nominato da papa Francesco che in ogni anno del pontificato, a eccezione del 2021, ha convocato un concistoro per la creazione di nuovi cardinali. Il Conclave si riunirà mattina e pomeriggio, con 4 votazioni al giorno, fino al raggiungimento della maggioranza dei due terzi dei voti su un nome; alla soglia dell’eventuale 35esima votazione si passerà al ballottaggio fra i due più votati dell’ultimo scrutinio, sempre con maggioranza dei due terzi. Queste le regole per l’elezione del Papa cambiate da Benedetto XIV nel 2013, pochi giorni dopo l’annuncio delle dimissioni.

In tempi in cui la politica mondiale ma anche lo sport e lo spettacolo hanno cambiato la comunicazione, ecco che anche intorno a San Pietro si scatena un superficiale ‘toto-Papa’ che banalizza la dimensione religiosa del Conclave: "La stagione di Francesco peserà, certo - prosegue il professor Ventura –; la sua eredità sarà però interpretata e innovata da un successore che inevitabilmente imporrà la propria personalità. Rottura o continuità? Non ragionano così i Cardinali elettori; la scelta del nuovo Pontefice sarà fatta in base alla capacità di declinare nel futuro il lascito di Francesco. Per questo fondamentali sono le Congregazioni che si stanno riunendo e che decideranno anche la data del Conclave. Vi partecipano tutti i porporati (252), compresi gli over 80 che non entrano poi in Conclave, con l’obiettivo primo di conoscersi, per arrivare poi al voto personale e all’elezione collegiale. In questi giorni i Cardinali cercano di conoscere tutte quelle sfumature, doti profonde, che si nascondono dietro ai nomi e ai volti più o meno noti. Quali doti deve avere il Papa? Da prossimo vescovo di Roma, il Papa deve avere profondità umana ed episcopale. La scelta fra i 135 è resa difficile dal fatto che tutti hanno vissuti straordinari, rappresentano storie episcopali complesse: Bergoglio fu gesuita e poi vescovo sotto il regime dei colonnelli in Argentina; Ratzinger custodì l’ortodossia cattolica per 25 anni prima di divenire Papa. I Cardinali elettori riusciranno a cogliere quello spessore umano ed episcopale in più che determinerà l’elezione del nuovo Papa; sapranno scegliere il profilo più completo".

E’ arrivato il tempo di un Papa italiano? "Non c’è un veto – ancora il professor Ventura -, ma neppure un vantaggio a prescindere. Il cardinale Lojudice? Un esempio della stagione di Francesco".

Paola Tomassoni