MOVA 600, la recensione del robot tagliaerba entry level per riordinare il giardino con la bella stagione
Il modello più economico della "famiglia" disponibile a meno di 1000 euro. Lo abbiamo testato su un prato di oltre 90 metri quadrati. Niente da dire sulla falciatura. Un aiuto prezioso ora che l'erba cresce a vista d'occhio

Siamo nel periodo dell’anno in cui, chi ce l’ha, deve iniziare a occuparsi del giardino di casa. L’habitat ideale per le grigliate e gli aperitivi che inaugurano la bella calda. D’altra parte può essere anche una fonte di stress. Se non siete tra quelli che trovano rilassante occuparsi delle faccende domestiche ed extradomestiche, magari potando il verde e controllando di passare e ripassare su ogni aiuola del prato, allora seguiteci in questa recensione del MOVA 600. Stiamo parlando di un robot tagliaerba elettrico che non necessita di alcun cavo, se non quello di aggancio della stazione.
La recensione del robot tagliaerba MOVA 600
Abbiamo testato il MOVA 600 su un giardino con una superficie di poco superiore ai 90 metri quadrati. Nella scatola oltre alla stazione e al robot sono disponibili anche la spazzola per pulire e le lamette – da tenere al sicuro per evitare di perderle – che andranno sostituite mano a mano che dall’app ne viene segnalata l’usura. Per chi non lo sapesse MOVA è un brand della famiglia Dreame che da poco ha messo sul mercato il robot tagliaerba 600 e 1000.
Il modello base, disponibile a meno di 1000 euro, punta anzitutto a chi è disposto a spendere sì una cifra importante ma decisamente competitiva se paragonata ad altri competitor. Oltre alla guida cartacea disponibile in italiano, è utile anche l’app MOVAhome, disponibile in italiano. Si tratta del ponte di comando attraverso il quale è possibile personalizzare i compiti del robot e iniziare a mappare la zona.
A differenza dei robot aspirapolvere Dreame che fanno tutto da soli in questo primo compito, per orientare il MOVA 600 all’interno di un giardino sconosciuto bisogna prenderne letteralmente il controllo tramite smartphone. Con un joypad virtuale si inizia così a disegnare il perimetro dell’intera superficie facendo bene attenzione a seguire linee precise. L’operazione non è complessa – non si riscontra una latenza – ma richiede un minimo di precisione se non si vogliono lasciare zone d’ombra dove l’erba altrimenti crescerebbe indisturbata.
Il dispositivo deve essere collegato alla rete e il cellulare tramite Bluetooth al robot. Al netto del controllo da remoto, il MOVA 600 ha alcuni controlli analogici che si trovano sotto la scocca posizionata sulla parte superiore del dispositivo. Qui ci sono i tasti di accensione, così come la leva di ON/OFF e, cosa più importante, la manopola che stabilisce il livello di altezza del taglio (da 60 a 20 mm). Non l’abbiamo scritto subito ma è bene sottolinearlo: il robot è davvero – ma davvero – silenzioso.
A questo punto è importante fare una precisazione. Questo robot non è assolutamente adatto per tagliare l’erba alta. E quando intendiamo alta non ci riferiamo alla foreste amazzonica, ma a un livello sufficientemente ostico che costringerà il robot a deviare (ragion per cui è meglio non disfarsi del tosarba manuale). La sua compattezza lo rende perfetto per i giardini sempre in ordine, inadatto invece se pensate di usarlo soltanto qualche volta al mese. Ora che l’erba inizierà a crescere a vista d’occhio il consiglio è di programmare le uscite del robot almeno una volta ogni due giorni.
A seconda dell’esposizione al sole del vostro giardino e della presenza o meno di aree dove l’erba cresce più rapidamente, è possibile ovviamente stabilire delle zone così da stabilire le giuste priorità. Sul tettuccio il robot monta un occhio tech dotato di tecnologia UltraView che gli consente di evitare gli ostacoli. Per far sì che il prato sia pulito il suggerimento è di tenerlo sempre in ordine. Si possono poi tagliare i bordi e i perimetri, a scacchiera o per linee incrociate oppure in maniera personalizzata.
Dall’app è possibile inoltre impostare il ritorno alla stazione in caso di pioggia. In tal caso viene suggerito di evitare di falciare il prato con erba troppo bagnata, per evitare possibili danni. A livello costruttivo il MOVA 600 è solido, ma non pesante. Particolare importante sono le due ruote che, vi avvisiamo, è bene tenere pulite per evitare che perdano la loro funzioni e impediscano di superare ostacoli anche minimi. Ci è capitata questa situazione: con le ruote troppo sporche non è riuscito a superare un minuscolo gradino.
Questo per dire che, al netto dell’autonomia, il MOVA 600 richiede un minimo di manutenzione per far sì che il vostro robot non perda la strada o, peggio, non riesca a raggiungere più la stazione. Veniamo a un altro tema: la batteria. Come anticipato il giardino di test ha una superficie di poco superiore ai 90 metri quadrati. L’autonomia non ha permesso al robot di ultimare il ciclo di falciatura e ha dovuto ritornare ogni volta alla stazione di ricarica per completare il lavoro in un secondo momento. Questo non dovrebbe costituire di per sè un problema, ma è bene tenerlo a mente soprattutto per pianificare le uscite.
A livello di sicurezza è possibile impostare un allarme nel caso in cui il robot venga sollevato (anche se non può purtroppo difendersi da solo nel caso in cui finisca in mano a malintenzionati). Per quanto riguarda l’app dobbiamo riscontrare invece alcuni bug, soprattutto nelle fasi di connessione: ci è capitato più volte che, dopo aver avviato il compito, il sistema girasse a vuoto per il posizionamento. Uscendo e rientrando nell’app tutto è tornato a posto. Detto questo il MOVA 600, al termine del nostro test durato più giorni, si è dimostrato un valido prodotto entry level per chi, con la bella stagione, non vuole più perdere tempo a tagliare l’erba sacrificando le belle mattine dei week end.