Moto2, Jake Dixon velocissimo nelle pre-qualifiche bagnate ad Austin. 2° Arbolino, Vietti in top-5
Condizioni molto particolari ad Austin, terzo appuntamento del Motomondiale 2025. Sul COTA, le pre-qualifiche della Moto2 hanno regalato non poche emozioni. Giove Pluvio a metterci lo zampino nella prima fase del turno odierno, salvo poi prendersi una “pausa” e portare a una condizione di umido sul nuovo nastro d’asfalto texano. Drenaggio eccezionale quello della pista […]

Condizioni molto particolari ad Austin, terzo appuntamento del Motomondiale 2025. Sul COTA, le pre-qualifiche della Moto2 hanno regalato non poche emozioni. Giove Pluvio a metterci lo zampino nella prima fase del turno odierno, salvo poi prendersi una “pausa” e portare a una condizione di umido sul nuovo nastro d’asfalto texano.
Drenaggio eccezionale quello della pista americana al punto che la traccia asciutta si è vista piuttosto chiaramente negli ultimi minuti. Come era accaduto nella FP1, il britannico Jake Dixon (secondo del campionato) ha fatto la differenza in sella alla Boscoscuro ELF Marc VDS Racing Team con il crono di 2:18.501 a precedere un ottimo Tony Arbolino, che sulla Boscoscuro BLU CRU Pramac Yamaha Moto2 si è fermato a 0.601 dal leader. Terzo tempo per lo spagnolo Alonso Lopez con la terza Boscoscuro della serie, del Team HDR Heidrun, distanziato di 914 millesimi.
Bene dunque il centauro lombardo, che ha confermato un ottimo feeling sulla propria moto. Sensazioni non dissimili quelle di Celestino Vietti, quinto in 2:20.030, a 1.529 dalla vetta, alle spalle anche dell’iberico Daniel Holgado (Kalex CFMOTO Power Electronics Aspar Team) a 1.428. Vietti (Boscoscuro Team HDR Heidrun) dunque si è garantito la Q2 come Arbolino e domani vorrà recitare un ruolo da protagonista nelle qualifiche come l’altro centauro nostrano.
Da segnalare le grandi difficoltà del leader della classifica iridata, Manuel Gonzalez (Kalex LIQUI MOLY Dynavolt Intact GP), che ha terminato in 26ma posizione con un ritardo di 3.984. Domani il meteo dovrebbe essere più clemente, per cui gli equilibri in pista potrebbero cambiare.