Monaco sul rientro di Sinner: “È umano come noi. Rovescio in automatico, ruggine su diritto e servizio”

È stato un sabato a forti tinte azzurre sui campi in terra battuta del Foro Italico, con i tre big azzurri più attesi che hanno vinto sul Centrale avanzando agli Internazionali d’Italia 2025. Buona la prima in particolare per il numero 1 al mondo Jannik Sinner, al rientro dopo i tre mesi di sospensione per […]

Mag 11, 2025 - 12:42
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Monaco sul rientro di Sinner: “È umano come noi. Rovescio in automatico, ruggine su diritto e servizio”

È stato un sabato a forti tinte azzurre sui campi in terra battuta del Foro Italico, con i tre big azzurri più attesi che hanno vinto sul Centrale avanzando agli Internazionali d’Italia 2025. Buona la prima in particolare per il numero 1 al mondo Jannik Sinner, al rientro dopo i tre mesi di sospensione per la vicenda Clostebol. Di questo e di molto altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospiti Guido Monaco e Massimiliano Ambesi.

L’atmosfera era molto particolare, lui però ha sempre questa capacità di normalizzare qualsiasi cosa. Ci sono stati qua e là degli errori, delle ruggini, una smorzata tirata nel suo campo, però di base la solidità, la forza, la velocità di palla e la capacità di coprire il campo ci sono. Navone, che a metà del secondo set avrebbe potuto provare a metterlo più in difficoltà quando Sinner stava sbagliando un po’ di più, forse non ci ha creduto fino in fondo. Quando un giocatore riprende i colpi che ha costruito di più, sono proprio quelli che fanno più fatica, quindi nel caso di Sinner il servizio, il dritto ed i colpi di tocco. Di rovescio va in automatico. Al servizio c’è stata un po’ di ruggine. Rimango comunque della mia idea: è un fenomeno pazzesco ma è umano come noi, quindi diamogli queste due-tre partite di rodaggio“, l’analisi di Monaco.

Sul prossimo avversario di Sinner: “Attenzione comunque a De Jong, che recentemente aveva battuto anche Fonseca in un Challenger. È da un po’ che prova a fare quel salto per entrare nei 100 e ha delle qualità. Lo abbiamo visto qualche volta negli Slam strappare dei set ai top player, quindi può essere un buon test anche se non è l’avversario che ci aspettavamo. Alla fine conta più la forma del giocatore che il nome. Superato questo ostacolo bisognerà giocoforza alzare il livello perché Cerundolo non dà l’impressione di voler mollare qualcosa neanche in questo torneo“.

Sulle onorevoli sconfitte di Luca Nardi e Matteo Gigante: “Nardi ha questa grande facilità di gioco che fa quasi venir rabbia quando non la esprime. Ha giocato una partita veramente di spessore perché alla fine, per un tennista come lui che viene descritto un po’ leggerino, entrare nell’agonismo con De Minaur è tanta roba. Ha il tennis per poterlo mettere molto in difficoltà. Gigante è stato pazzesco, anche se zero palle break spaventano un po’ gli avversari perché Mensik non ha concesso praticamente niente. Però alla fine nel conteggio dei punti è 74-70. Sono state due ottime prestazioni e ne escono molto rinfrancati“.

Sulla vittoria in due set di Matteo Berrettini sul britannico Jacob Fearnley: Berrettini ha gestito bene il primo set. La solita partenza un po’ diesel, poi gli è saltato sopra. Nel secondo set è stato un po’ leggero in quel game in cui ha preso il break, ma appena ha avuto la chance di ritornare si è visto che è giocatore. Sa capire i momenti meglio di altri, poi al tie-break Fearnley è praticamente svenuto non tirando più una palla in campo. Mi ha fatto piacere vedere Berrettini così felice dopo tanto tempo. Ha giocato un buon match d’esordio, non è stato straripante ma va bene così“.

Sul buon successo di Jasmine Paolini, che approda agli ottavi: “Paolini ha giocato contro quella che in questo momento è una Jabeur abbastanza depotenziata, con tanta sfiducia anche nei suoi colpi di tocco. La palla cammina tanto a Jasmine, fa impressione quanto tiri forte, però anche lei non ha molto margine e quindi tende a sbagliare un po’ troppo pensando all’altissimo livello, perché appena si scende un po’ di livello ti prende a pallate. Adesso Ostapenko è come sempre un lancio di monetina, ma il tabellone può diventare interessante“.

Sull’attuale differenza di livello tra Sinner e Draper:Per fiducia e ritmo partita secondo me Draper è vicino al 100%, Sinner intorno al 70. Se domani si incontrano l’euro lo metto senza problemi su Draper, magari tra quattro giorni speriamo di cambiare visto che sicuramente questo gap si assottiglierà. Sinner al 70% vince fino a Cerundolo, poi lì deve già salire un po’ e dopo con Ruud o Berrettini deve ancora salire. A quel punto, se arriva in semi, vuol dire che lo abbiamo ritrovato“.

VIDEO: LA PUNTATA COMPLETA DI TENNISMANIA