Tiro con l’arco: Italia, da Shangai non arrivano risposte positive

Dopo la tappa di Auburndale, il tiro con l’arco internazionale ha mandato in archivio un altro appuntamento con la Coppa del Mondo: questa volta a Shanghai. Sulle linee di tiro cinesi, a dettare legge sono stati – in particolare nell’arco olimpico – i “Maestri Coreani” che, tornati a competere a differenza di quanto avvenuto negli […]

Mag 12, 2025 - 18:18
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Tiro con l’arco: Italia, da Shangai non arrivano risposte positive

Dopo la tappa di Auburndale, il tiro con l’arco internazionale ha mandato in archivio un altro appuntamento con la Coppa del Mondo: questa volta a Shanghai. Sulle linee di tiro cinesi, a dettare legge sono stati – in particolare nell’arco olimpico – i “Maestri Coreani” che, tornati a competere a differenza di quanto avvenuto negli Stati Uniti, si sono presi tutte e cinque i primi posti delle specialità in programma.

Più variegata invece la lotta nel compound, con tante nazioni – dai Paesi Bassi all’India – in grado di trovare acuti importanti nei vari tabelloni individuali e a squadre, per una disciplina che inevitabilmente sta crescendo ancor di più rispetto al passato, visto anche il fatto che fra tre anni sarà di scena, con il Mixed Team alle Olimpiadi.

E l’Italia? Il compound dopo quanto fatto vedere di buono negli States ha accusato una battuta d’arresto, ma il comparto resta competitivo. A preoccupare invece è l’arco olimpico: qualcosa non va o procede a rilento. Gli azzurri non riescono ad elevarsi e a preoccupare è anche l’identità delle squadre, punto di forza assoluto una volta del movimento nostrano.

E’ vero che il 2025 è anno di rifondazione e rigenerazione, però nel breve servono risposte per mettere da parte un momento non brillante. Prossimi appuntamenti in agenda: dal 3 all’8 giugno con una nuova tappa della Coppa del Mondo, ad Antalya in Turchia.