Missioni internazionali, Libia nel mirino. Boschi (Iv): «Date la caccia ai trafficanti, non a giornalisti ed attivisti»
La discussione generale è avvenuta lunedì. Oggi le dichiarazioni di voto e le votazioni. Il centrosinistra chiede più trasparenza sulla missione in Niger e chiude sulle relazioni con Libia e Tunisia L'articolo Missioni internazionali, Libia nel mirino. Boschi (Iv): «Date la caccia ai trafficanti, non a giornalisti ed attivisti» proviene da Open.

Mentre la premier Giorgia Meloni si prepara per raggiungere la Casa Bianca, dove incontrerà domani Donald Trump per parlare di dazi, e quindi di equilibri geopolitici, nell’Aula della Camera dei deputati si votano le sei risoluzioni sulla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali per il 2025. Un tema strategico, destinato a definire il ruolo dell’Italia nei principali scenari di crisi globale, come il conflitto tra Russia e Ucraina o quello in Medio Oriente tra Israele e Hamas. Ma anche a chiarire la posizione del nostro Paese all’interno della Nato e il suo orientamento rispetto agli impegni militari e diplomatici presi a livello internazionale. La discussione si è chiusa con l’approvazione della sola risoluzione di maggioranza.
Le sei risoluzioni
Lunedì 14 aprile si è tenuta la discussione generale delle risoluzioni. La maggioranza si è ricompattata attorno ad un’unica risoluzione a prima firma Giangiacomo Calovini (FdI), nonostante le recenti tensioni tra FdI, Lega e Fi, che negli ultimi mesi hanno mostrato visioni divergenti sul tema della Difesa. Poi gli altri cinque testi, presentati da Partito democratico, Movimento cinque stelle, Alleanza verdi e sinistra, Azione e Italia Viva. Le risoluzioni riprendono la relazione delle commissioni terza (Affari esteri e comunitari) e quarta (Difesa) e la relazione analitica delle operazioni riferite al 2024 e alla loro proroga per l’anno in corso.
Iv: «Date la caccia ai trafficanti, non agli attivisti»
Tra le fila di Italia Viva interviene la capogruppo alla Camera, Maria Elena Boschi, puntando il dito contro alcune missioni internazionali: «Chiediamo di sapere quali siano i confini del nostro impegno in Niger», dove nel luglio del 2023 c’è stato un colpo di Stato militare. Ma il dissenso più forte arriva su Tunisia e Libia: «Le forze di polizia tunisine sono implicate nel traffico di esseri umani. L’Italia non può essere complice di tutto questo». E rincara: «In Libia sappiamo benissimo cosa accade, non possiamo più fingere. Va interrotta subito la collaborazione tra la nostra Guardia di Finanza e le Guardie costiere libiche». Boschi cita anche il caso Almasri, il comandante libico su cui pende un mandato della Cpi, rimpatriato dall’Italia su un falcon della presidenza del consiglio: «Uno di loro, che Meloni ha deciso di liberare. Non chiediamo al governo di inseguire giornalisti o attivisti. Ma che dia davvero la caccia a chi alimenta il traffico di esseri umani».
Avs: «Il memorandum Gentiloni va stracciato»
Il leader di Alleanza Verdi e Sinistra, Nicola Fratoianni, ha criticato i ritardi nell’iter di approvazione delle missioni internazionali: «Siamo a metà aprile. In passato servivano sei mesi, quindi faccio i miei complimenti a Crosetto, abbiamo guadagnato un mese e mezzo – ironizza – ma stiamo autorizzando ora missioni che lo Stato finanzia da quattro mesi e mezzo». Anche Avs torna sul Niger e chiede all’Esecutivo di chiarire se l’interlocutore siano i golpisti: «Ci chiedete di autorizzare una proroga di una missione, quella in Niger, che non si capisce con quale interlocutore si interfacci». E poi torna sulla questione libica, e sul discusso memorandum firmato da Gentiloni nel 2017: «Evitiamo di dire che “il Memorandum l’ha fatto Gentiloni” — lo so bene, infatti votai contro. Ma oggi anche voi, nella maggioranza, riconoscete che ci sono criticità. E alla faccia delle criticità. Era un errore allora e lo è ancora oggi. È arrivato il momento di prendere il toro per le corna: chiediamo che quel Memorandum non venga rinnovato. Va stracciato». E continua: «I nostri valori costituzionali dovrebbero rendere inammissibile qualsiasi rapporto di complicità con aguzzini, tagliagole, assassini e stupratori. E invece, finiamo per prenderli e riportarli a casa con voli di Stato», riferendosi al carceriere Almasri.
L'articolo Missioni internazionali, Libia nel mirino. Boschi (Iv): «Date la caccia ai trafficanti, non a giornalisti ed attivisti» proviene da Open.