Merz al vertice con Meloni: “L’Italia abbia un ruolo. I rapporti con Roma sono ottimi”
Il cancelliere tedesco smentisce il ridimensionamento del nostro Paese: “Non c’è nessuna discussione sull’invio di forze Ue o Nato in Ucraina”. E sui Volenterosi: “Nella Ue non ci sono membri di serie A e di serie B”

Roma, 17 maggio 2025 – È tutto un altro film quello che è stato girato ieri a Palazzo Chigi rispetto a quanto era stato scritto, nei giorni scorsi, dalla stampa tedesca e in particolare da Die Welt, secondo cui l’Italia sarebbe stata esclusa dai partner strategici della Germania per volere della Spd. Indiscrezioni che i socialdemocratici tedeschi avevano smentito, ma ieri a farlo è stato direttamente il neo Cancelliere Friedrich Merz, arrivato a Roma dopo le polemiche sulla mancata presenza dell’Italia al vertice dei Volenterosi in Albania. “C’erano 10 persone della Cdu/Csu e 9 socialdemocratici – ha raccontato direttamente Merz – che hanno portato avanti i colloqui sugli accordi di coalizione” in Germania: “In nessun momento c’è stata una discussione sul ruolo dell’Italia”.“Ho letto che ci sono state delle irritazioni sul ruolo dell’Italia – ha proseguito –, ma le notizie a questo proposito sono tutte sbagliate. L’Italia è un partner grande e importante nell’Ue. Non parlo solo per me, ma per tutto il governo della Repubblica federale tedesca”.
La Germania, dunque, resterà un partner – commerciale e politico – privilegiato dell’Italia, soprattutto sul fronte del rilancio delle fabbriche di automobili dove l’Europa, a giudizio di Meloni, ha peccato di eccesso di ‘transizione ideologica’: insomma, l’eccesso verso la svolta green ha rischiato di far chiudere un’industria fondamentale per entrambi i Paesi.
Comunque, l’incontro con Merz ricuce una situazione che stava diventando critica. “È stato un incontro molto aperto, cordiale, ma soprattutto molto operativo e concreto”, ha spiegato alla fine del bilaterale Meloni, che “credo rappresenti la smentita più efficace alla presunta assenza di interesse del governo tedesco a un rapporto con l’Italia... sono molto felice di aver accolto il Cancelliere Merz, siamo nazioni amiche. Siamo l’un per l’altro partner fondamentali. La solidità e la profondità delle nostre relazioni sono impossibili da mettere in dubbio. I nostri destini sono legati; rilanciare la competitività delle nostre imprese è una priorità”, ha garantito.
Ma il tema era soprattutto capire la posizione tedesca rispetto all’incontro sull’Ucraina e Merz non si è sottratto: “Non c’è nessuna discussione sulla questione dell’invio di forze Ue o Nato in Ucraina, siamo tutti impegnati per il cessate il fuoco”. Dunque, il tema dell’invio di truppe è “fuori da qualsiasi realtà politica, non c’è motivo di parlare di questo, al momento” aggiungendo: “Vogliamo approfondire il formato della Coalizione dei volonterosi, ma siamo d’accordo che l’Italia debba svolgere un ruolo”.
Anche Meloni ha voluto poi aggiungere che sul tema “non c’è stato l’incontro Zelensky-Trump, ma è comunque positivo che le delegazioni si siano viste, grazie anche all’azione della Turchia e dell’America”, ma si è trattato comunque di “un primo passo” per la “sicurezza di una nazione aggredita”. Restavano da commentare le parole di Macron, su cui Meloni ha detto di non poter far altro che “prendere atto del fatto che l’invio di truppe non è più un tema in discussione; stiamo lavorando su una priorità, un cessate il fuoco incondizionato. Una priorità che accompagna la necessità di continuare a sostenere l’Ucraina nella sua capacità di difendersi. Mi pare poi abbastanza chiaro che tenere unito l’Occidente è stata la nostra forza dall’inizio dell’invasione russa nell’Ucraina”. Parlando, infine, di Medio Oriente, Meloni ha affermato che “proprio perché siamo amici di Israele, non possiamo restare indifferenti” rispetto a quanto sta accadendo a Gaza, dove la “situazione è sempre più drammatica: non c’è futuro per la presenza di Hamas sulla Striscia” o “comunque in un futuro Stato palestinese”.
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