Mercati emergenti: una nuova era di crescita e opportunità oltre il “rumore” di breve termine

Dopo un decennio di performance sottotono, i mercati emergenti sembrano pronti a riscrivere il loro destino. Secondo Qian Zhang, Investment Specialist di Baillie Gifford, «i fondamentali economici più solidi, politiche fiscali e monetarie più disciplinate e un contesto societario più maturo suggeriscono che il prossimo decennio potrebbe essere significativamente migliore dell’ultimo». Non più solo followers... Leggi tutto

Apr 8, 2025 - 14:08
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Mercati emergenti: una nuova era di crescita e opportunità oltre il “rumore” di breve termine

Dopo un decennio di performance sottotono, i mercati emergenti sembrano pronti a riscrivere il loro destino. Secondo Qian Zhang, Investment Specialist di Baillie Gifford, «i fondamentali economici più solidi, politiche fiscali e monetarie più disciplinate e un contesto societario più maturo suggeriscono che il prossimo decennio potrebbe essere significativamente migliore dell’ultimo». Non più solo followers delle tendenze globali, questi mercati oggi contribuiscono attivamente a plasmarle.

Al centro di questa metamorfosi ci sono tecnologia e innovazione. Zhang sottolinea come il boom dei semiconduttori, spinto dall’intelligenza artificiale e dalla digitalizzazione, stia rafforzando il ruolo di aziende come Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) e SK Hynix nella catena globale del valore. «Queste aziende non sono solo fondamentali per la produzione di chip avanzati, ma anche per lo sviluppo delle tecnologie AI e dell’informatica di nuova generazione», osserva l’esperta. Al loro fianco, MediaTek guida l’innovazione nei chip per dispositivi mobili, consolidando il primato tecnologico della regione asiatica.

Anche sul fronte dei consumi, i mercati emergenti stanno vivendo una rivoluzione. L’e-commerce, già esploso in Cina e nei paesi sviluppati, sta ora vivendo il suo “secondo atto” in economie come India, Sud-Est asiatico e America Latina. Sea, Coupang e MercadoLibre stanno riscrivendo le regole del commercio digitale, sfruttando l’adozione massiva di internet e dei pagamenti elettronici. In India, ad esempio, Reliance ha avuto un ruolo cruciale nella democratizzazione dell’accesso a internet, creando le basi per un ecosistema fintech in forte espansione. In Messico, MercadoLibre «sta rivoluzionando l’accesso al credito e ai pagamenti digitali», grazie a un’offerta mirata a una popolazione ancora scarsamente bancarizzata.

Un altro megatrend che sta ridisegnando il panorama è quello della transizione energetica. La crescente domanda di litio, rame e altri metalli chiave per i veicoli elettrici e le rinnovabili apre grandi opportunità per paesi ricchi di risorse naturali. Zhang cita la Sociedad Química y Minera de Chile (SQM) come esempio: «È ben posizionata per beneficiare della crescente adozione di veicoli elettrici, grazie alla sua leadership nella produzione di litio».

La riorganizzazione delle catene di approvvigionamento globali aggiunge un ulteriore tassello alla trasformazione in atto. Il Vietnam, ad esempio, si è affermato come nuovo hub manifatturiero, attraendo giganti come Samsung, oggi il più grande datore di lavoro privato del Paese. «La posizione strategica, la forza lavoro qualificata e infrastrutture in miglioramento rendono il Vietnam un attore chiave nella catena globale», spiega Zhang.

Anche il consumo locale assume nuove forme: emblematico il caso di Luckin Coffee in Cina, che ha saputo imporsi sul mercato con un modello digitale e una forte attenzione alle preferenze locali. «Mentre brand globali come Starbucks hanno faticato, Luckin ha conquistato rapidamente il mercato grazie a strategie innovative e aggressive», evidenzia Zhang. È il segno che i marchi locali non solo competono, ma spesso superano i colossi globali nei mercati emergenti.

Non mancano certo le sfide: dazi, tensioni geopolitiche e fluttuazioni di mercato sono all’ordine del giorno. Ma secondo Zhang, «il modo per gestire l’incertezza sui dazi è riconoscere che le notizie principali hanno spesso un impatto a breve termine sul sentiment e astenersi dal fare trading su di esse». Piuttosto, occorre «rimanere concentrati sulle tendenze strutturali di lungo periodo e detenere società di alta qualità in grado di trarne beneficio».

Dopo anni di deflussi, il potenziale di rivalutazione del capitale in questi mercati è significativo. Zhang conclude: «Grazie al miglioramento della resistenza economica, all’espansione dei consumi della classe media e alle aziende di livello mondiale che competono a livello globale, questi paesi sono posizionati per una nuova era di crescita sostenibile». Per gli investitori capaci di guardare oltre l’orizzonte di breve termine, il futuro dei mercati emergenti non è mai stato così promettente.