Mercati, commercio e acqua: tutte le conseguenze della crisi India-Pakistan

Come hanno reagito i mercati finanziari di India e Pakistan all'aggravarsi delle tensioni militari. Quali saranno le ripercussioni della crisi sul commercio bilaterale e sull'utilizzo delle risorse idriche, cruciali per l'agricoltura e l'energia.

Mag 7, 2025 - 16:32
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Mercati, commercio e acqua: tutte le conseguenze della crisi India-Pakistan

Come hanno reagito i mercati finanziari di India e Pakistan all’aggravarsi delle tensioni militari. Quali saranno le ripercussioni della crisi sul commercio bilaterale e sull’utilizzo delle risorse idriche, cruciali per l’agricoltura e l’energia

L’indice Kse-100 Index, che raccoglie le aziende a maggiore capitalizzazione di mercato quotate sulla borsa del Pakistan, ha perso oggi oltre il 5 per cento a seguito dell’aggravamento delle tensioni con l’India.

COSA STA SUCCEDENDO TRA INDIA E PAKISTAN, IN BREVE

Martedì sera, infatti, l’India ha lanciato diversi missili contro il Pakistan, uccidendo una ventina di persone, come forma di ritorsione per l’attentato dello scorso 22 aprile nel Kashmir indiano, che causò ventisei morti. Secondo l’India, il responsabile dell’attentato – il gruppo islamista Fronte della resistenza – è sostenuto dal Pakistan, che però nega.

La regione del Kashmir, oggetto di una contesa decennale, è divisa in due zone, una a controllo indiano e l’altra a controllo pachistano.

“Dall’agosto 1947, India e Pakistan rivendicano la piena sovranità sul Kashmir, e vi si sono confrontati militarmente a più riprese, prima e dopo la creazione di una linea di armistizio tra la parte indiana e quella pakistana”, ha scritto Manlio Graziano (docente di geopolitica alla Paris School of International Affairs di Sciences Po) su Appunti, la newsletter di Stefano Feltri.

“Nell’agosto 2019”, prosegue, “New Delhi aveva revocato lo statuto speciale (cioè ogni tipo di autonomia) alla parte sotto suo controllo, dove è in corso da decenni un processo di colonizzazione e di rimpiazzo della popolazione musulmana con popolazione induista”.

COME VA IL MERCATO INDIANO

A differenza di quello pachistano, il mercato finanziario dell’India ha mostrato più resilienza, ha scritto il quotidiano indiano The Economic Times. L’indice Bse Sensex, che raccoglie trenta grandi società quotate sulla borsa di Bombay, è cresciuto dello 0,2 per cento; anche il Nifty 50, del quale fanno parte le cinquanta aziende indiane a maggiore capitalizzazione sulla borsa di Mumbai, ha guadagnato lo 0,2 per cento.

LE CONSEGUENZE SUL COMMERCIO TRA INDIA E PAKISTAN

La crisi militare ha portato il Pakistan a sospendere il commercio con l’India. L’impatto concreto di questa decisione, tuttavia, non sarà forte: gli scambi tra i due paesi sono infatti decisamente contenuti, visto che nell’anno finanziario 2023-2024 l’India ha importato prodotti dal Pakistan per appena 2,8 milioni di dollari, mentre le esportazioni sono valse 1,2 miliardi.

LA CONTESA SULL’ACQUA

Ben più rilevante, invece, è stata la decisione dell’India di sospendere l’Indus Waters Treaty, un accordo di condivisione delle acque di sei fiumi himalayani: il patto è stato definito negli anni Sessanta grazie alla mediazione della Banca mondiale e concede ai due paesi l’utilizzo di tre fiumi ciascuno, oltre a stabilire se e come utilizzare le risorse idriche dell’altro.

Le acque in questioni sono fondamentali sia per l’irrigazione dei campi, sia per la generazione di energia elettrica. Da quando l’India ha annunciato la sospensione dell’accordo – riporta Bloomberg -, il flusso d’acqua verso il Pakistan si è ridotto del 90 per cento rispetto ai livelli usuali. A risentirne sarà soprattutto l’industria agricola nel Pakistan settentrionale.

Le autorità del Pakistan hanno dichiarato che l’Indus Waters Treaty è un trattato vincolante e che risponderanno con “forza” alla violazione dell’India. Bloomberg ha aggiunto che la capacità di Nuova Delhi di reindirizzare i flussi d’acqua destinati al Pakistan è limitata dalla mancanza di infrastrutture, anche di stoccaggio.