Meloni rilancia il premierato: “Ai cittadini il potere di scegliere”

A metà mandato, la presidente del Consiglio supera Prodi: il suo governo diventa il quinto per durata. Ma la riforma è ferma alla Camera in attesa dell’approvazione della separazione delle carriere

Mar 28, 2025 - 00:28
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Meloni rilancia il premierato: “Ai cittadini il potere di scegliere”

Roma, 27 marzo 2025 – Il momento è complesso, certo, ma Giorgia Meloni riparte dal premierato. Il governo fibrilla sotto il peso della politica estera e le questioni nazionali sembrano inchiodate al palo, ma al giro di boa della legislatura la premier ha deciso di spostare l’attenzione sulla “madre di tutte le riforme”. Con un video pubblicato sui social, prima di volare a Parigi al tavolo dei “volenterosi”, Meloni ha voluto celebrare il momento rimarcando “la stabilità” del suo governo, ora sul podio dei cinque esecutivi più duraturi della storia repubblicana, con tanto di indicazione dei volti alle sue spalle dei presidenti del Consiglio che l’hanno preceduta: “Pochissimi di questi uomini sono rimasti al governo per oltre due anni. Nessuno di loro è arrivato alla fine della legislatura con lo stesso governo”.

La premier Giorgia Meloni
Il Presidente Meloni sottolinea l'importanza del cessate il fuoco e del coinvolgimento delle Nazioni Unite per la pace in Ucraina.

Il testo che Meloni concepisce come lo strumento per rendere “più forte” l’Italia, è però fermo nella commissione Affari Costituzionali della Camera. “Congestionata dalle audizioni” è l’indicazione ufficiale che arriva dai ministeri. Bloccato su input dell’esecutivo stesso, la realtà. Dopo l’approvazione al Senato, il premierato attende che al suo percorso si appai l’altra riforma simbolo del governo, la separazione delle carriere dei magistrati. A far filtrare qualche dubbio sul fatto che la “madre di tutte le riforme” possa diventare realtà, è stata del resto proprio la premier durante la conferenza di inizio anno. Però, ora è importante far capire che nulla è perso e dimenticato, anzi.
“La riforma del premierato, che intanto procede in Parlamento – ha detto Meloni nel video – io la considero fondamentale per l’Italia perché fa due cose essenziali: restituisce ai cittadini il pieno potere di scegliere da chi vogliono essere governati e garantisce che chi viene scelto abbia il tempo per realizzare il mandato che ha ricevuto”. “Così – ha sottolineato ancora – sarà finalmente possibile dare continuità alle strategie di lungo periodo e costruire un’Italia più forte, più autorevole, più competitiva”.
“Significa – aggiunge la premier – che in Italia i governi si sono succeduti senza avere nella maggior parte dei casi il tempo di portare avanti una qualsiasi strategia definita o concreta e l’Italia l’ha pagato perché la stabilità è fondamentale per dare a una nazione una visione, una autorevolezza, una centralità internazionale, una politica che costruisca per il futuro invece che limitarsi ad accaparrarsi consenso facile per il presente”. Dunque, per la premier un’Italia più solida ha bisogno di istituzioni stabili e di governi “che possano lavorare con il tempo e la forza necessari a dare risposte concrete alla nazione – chiude Meloni –; noi intanto andremo avanti con serietà e determinazione perché è quello che gli italiani ci chiedono e soprattutto che gli italiani meritano”.
Unico neo dell’intero ragionamento presidenziale, un tantino autocelebrativo, la possibilità che un referendum costituzionale così importante e complesso possa coincidere con le elezioni politiche, ma Meloni ha già messo in conto anche questo: “Se il premierato non dovesse arrivare in tempo, allora ci si interrogherà sull’attuale legge elettorale, se sia la migliore oppure no”.
Sferzante il commento di Riccardi Magi (+Europa): “Mentre Meloni festeggia per essere il quinto governo più longevo della storia d’Italia, il resto d’Italia piange per colpa del governo peggiore della storia d’Italia. Congratulazioni a Meloni e condoglianze agli italiani”.