Maltempo a lungo: ribaltone meteo davvero clamoroso

  Il mese di Maggio ha preso il via con un meteo davvero insolitamente mite, quasi paragonabile a quello dell’Estate. L’intero territorio, dalla Pianura Padana fino alle isole maggiori, si trova attualmente sotto l’influenza dominante di una vasta figura di Alta Pressione di origine subtropicale, associata a masse d’aria provenienti dal continente africano.   Questo […] Maltempo a lungo: ribaltone meteo davvero clamoroso

Mag 5, 2025 - 10:51
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Maltempo a lungo: ribaltone meteo davvero clamoroso
Il mese di Maggio ha preso il via con un meteo davvero insolitamente mite, quasi paragonabile a quello dell’Estate. L’intero territorio, dalla Pianura Padana fino alle isole maggiori, si trova attualmente sotto l’influenza dominante di una vasta figura di Alta Pressione di origine subtropicale, associata a masse d’aria provenienti dal continente africano. Questo scenario ha determinato una stabilità atmosferica marcata, con cieli per lo più limpidi, scarsa nuvolosità e un forte soleggiamento che ha fatto aumentare i valori termici in maniera significativa. Durante gli ultimi giorni di Aprile e i primi di Maggio, le temperature hanno subìto un’impennata, toccando punte prossime o superiori ai 30°C, valori ben oltre le medie stagionali per questo periodo. Le condizioni meteorologiche hanno offerto un anticipo dell’Estate, spingendo molte persone a riversarsi sulle spiagge e nei parchi cittadini per godersi il clima gradevole. Temperature fuori norma e stabilità diffusa da Nord a Sud Le regioni settentrionali, in particolare le aree pianeggianti della Lombardia, dell’Emilia-Romagna, del Veneto e del Piemonte meridionale, hanno fatto registrare giornate soleggiate e calde, con valori massimi che oscillavano tra i 28°C e i 32°C. In queste zone, il caldo è stato accentuato dalla presenza di aria secca e dalla quasi totale assenza di ventilazione, rendendo l’ambiente ancor più afoso. Anche le zone interne del Centro Italia, come Toscana, Umbria e Lazio, hanno beneficiato di temperature elevate e cieli sgombri da nubi. In Sardegna e Sicilia, complice la vicinanza con l’Africa settentrionale, il termometro ha segnato valori addirittura superiori ai 32°C, soprattutto nelle aree lontane dalla costa. Le regioni adriatiche, come Marche, Abruzzo e Molise, pur registrando qualche grado in meno rispetto al versante tirrenico, hanno vissuto giornate decisamente miti, ideali per le prime escursioni al mare. Nel Mezzogiorno, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria hanno goduto di un clima prevalentemente stabile, con massime attorno ai 29°C nelle zone interne e qualche grado in meno lungo le coste, mitigate dalle brezze marine. Il quadro meteorologico, complessivamente, ha mostrato una diffusione uniforme del caldo, senza particolari eccezioni, come raramente accade in questa fase della Primavera. Fine della stabilità atmosferica Le prime avvisaglie del cambiamento si sono fatte sentire sul Nord Italia, con un progressivo aumento della nuvolosità, soprattutto sul Piemonte occidentale, sulla Lombardia settentrionale e sul Trentino-Alto Adige e i primi forti temporali ieri sera e nella notte. La nuova configurazione sinottica vedrà la graduale ritirata dell’Alta Pressione verso Sud, lasciando spazio all’ingresso di correnti più instabili e fresche. A farne le spese saranno inizialmente le regioni settentrionali, ma nel giro di 48-72 ore, il deterioramento delle condizioni atmosferiche si estenderà anche al Centro e, successivamente, al Meridione. Cosa accadrà tra Martedì 6 e Giovedì 8 Nel cuore della settimana, l’Italia sarà attraversata da un fronte freddo accompagnato da piogge diffuse, temporali anche di forte intensità e un deciso calo delle temperature. Le precipitazioni più intense sono previste tra Martedì 6 e Mercoledì 7, in particolare su Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia occidentale, dove non si escludono fenomeni violenti come nubifragi e grandinate. In queste aree, il contrasto tra l’aria fredda in arrivo e il caldo preesistente al suolo potrà favorire la formazione di celle temporalesche di notevole energia, con associati colpi di vento e possibili allagamenti localizzati. L’instabilità si propagherà rapidamente verso il Centro Italia, colpendo in particolare Toscana, Marche, Umbria e Lazio. Da Giovedì 8 Maggio, le regioni meridionali saranno anch’esse interessate da rovesci e temporali sparsi, con una diminuzione termica che riporterà i valori massimi sotto i 25°C, più in linea con la media climatologica del periodo. Ritorna la Primavera! L’effetto principale dell’arrivo di questa perturbazione sarà, senza dubbio, il ridimensionamento delle temperature. Dopo giorni dominati dal caldo anomalo, il termometro scenderà di circa 8-10°C in diverse regioni, specialmente al Nord e nelle zone interne del Centro. Questo raffreddamento riporterà il clima verso i valori tipici della Primavera, con massime comprese tra i 17°C e i 22°C. Il raffreddamento sarà accompagnato da una ventilazione più sostenuta, prevalentemente dai quadranti settentrionali, che contribuirà a rendere l’aria più frizzante, in netto contrasto con l’afa dei giorni precedenti. Anche le temperature minime notturne subiranno una diminuzione, con valori che in Pianura Padana potranno scendere fino a 8°C o 9°C. Sul versante tirrenico e sulle isole maggiori, pur in presenza di precipitazioni meno consistenti, la discesa termica sarà comunque sensibile. La Sardegna, in particolare, potrà sperimentare forti venti di Maestrale, con mareggiate lungo le coste esposte. Maggio continuerà piovoso Nonostante un temporaneo miglioramento atteso nel fine settimana del 10-11 Maggio, i modelli a lungo termine non escludono l’instaurarsi di una nuova fase perturbata nella seconda decade del mese. La Primavera, infatti, è notoriamente una stagione caratterizzata da spiccata variabilità, e il passaggio da periodi miti a fasi instabili è del tutto fisiologico. A partire da Lunedì 12 Maggio, potrebbe prendere forma una nuova circolazione ciclonica tra l’Europa centrale e il Mediterraneo, con conseguenze ancora tutte da valutare per l’Italia. In questo scenario, il rischio di temporali, piogge continue e nuove ondate di aria fredda rimarrebbe concreto, rendendo difficile l’affermazione duratura del bel tempo. È importante sottolineare che, in Primavera, le ondate di caldo precoce non sono necessariamente indicatrici dell’imminente arrivo dell’Estate. Spesso si tratta di episodi transitori, destinati a essere rapidamente spazzati via da irruzioni fresche e instabili, tipiche della stagione. Nessuna Estate prematura Gli appassionati del caldo dovranno pazientare ancora un po’, mentre coloro che prediligono un clima più fresco e variabile potranno trovare sollievo in questa nuova fase meteorologica. L’illusione di un’Estate anticipata, alimentata dalle temperature elevate degli ultimi giorni, è destinata a dissolversi sotto la spinta delle correnti atlantiche. Per il meteo caldo e soleggiato a lungo c’è tempo, cari lettori…

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