"Maledetta Manuela. Devo fargliela pagare". Ascoltati in aula gli audio dell’ex
"Maledetta, gliela devo fare pagare". Sono decine gli audio whatsapp fatti ascoltare ieri in aula nell’udienza del processo davanti alla...

"Maledetta, gliela devo fare pagare". Sono decine gli audio whatsapp fatti ascoltare ieri in aula nell’udienza del processo davanti alla Prima Corte di Assise di Roma che vede imputato Gianluca Molinaro, l’uomo che lo scorso 4 luglio ha aperto il fuoco contro la sua ex compagna e madre di suo figlio Manuela Petrangeli (foto) uccidendola. Messaggi scambiati da Molinaro con gli amici nei mesi precedenti il delitto. "Mi sta portando all’estremo", registrava l’imputato. "Sei una bugiarda patologica", le scriveva accusandola di manipolare il figlio. "Mi stai portando all’esasperazione, non manipolo nessuno", replicava la donna, uccisa qualche mese dopo a colpi di fucile.
La procura della Capitale, nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contesta a Molinaro l’omicidio aggravato dalla premeditazione, lo stalking, la detenzione abusiva di armi e in relazione a quest’ultima accusa, anche quella di ricettazione. L’uomo, dopo il delitto, si era costituito presso una caserma dei carabinieri consegnando il fucile a canne mozze con cui aveva compiuto il femminicidio. Gli inquirenti avevano acquisito nell’indagine anche gli sms scambiati con un amico prima del delitto nei quali si legge "oggi forse prendo due piccioni con una fava" e in un altro, dopo l’omicidio della fisioterapista 51enne, dice "gli ho sparato du’ botti".