Macron, Starmer e Merz a Kiev, l’ultimatum a Putin (con l’ok di Trump): «Cessate il fuoco di 30 giorni subito». Il Cremlino: «Valuteremo»

Il leader europei «volenterosi» (compreso il polacco Tusk) sentono il presidente Usa e premono su Mosca dopo la tregua "ad hoc" per la parata L'articolo Macron, Starmer e Merz a Kiev, l’ultimatum a Putin (con l’ok di Trump): «Cessate il fuoco di 30 giorni subito». Il Cremlino: «Valuteremo» proviene da Open.

Mag 10, 2025 - 20:51
 0
Macron, Starmer e Merz a Kiev, l’ultimatum a Putin (con l’ok di Trump): «Cessate il fuoco di 30 giorni subito». Il Cremlino: «Valuteremo»

Un cessate il fuoco «incondizionato» di 30 giorni, o la Russia sarà colpita da con una pioggia di «nuove massicce sanzioni economiche» e l’Ucraina rifornita di sempre più armi. È la posizione congiunta espressa oggi a Kiev da Emmanuel Macron, Keir Starmer, Friedrich Merz e Donald Tusk. I quattro leader europei, alfieri dei cosiddetti «volenterosi», si sono recati oggi insieme in Ucraina per ribadire il loro sostegno al Paese guidato da Volodymyr Zelensky, ma anche per avanzare una nuova, forse ultima, proposta al Cremlino per uscire dall’impasse della guerra. La tregua, hanno specificato i quattro leader dopo aver concordato la linea al telefono con Donald Trump, deve scattare nell’arco delle «prossime ore e giorni», da lunedì 12 maggio. Prendere o lasciare, è il messaggio a Vladimir Putin all’indomani della trionfale parata militare andata in scena sulla Piazza Rossa di Mosca per celebrare l’80esimo anniversario della vittoria sui nazisti e la fine della Seconda guerra mondiale. A Kiev non era presente invece la premier italiana Giorgia Meloni, che come altri leader ha partecipato al vertice collegandosi da remoto.

Massima pressione su Mosca

Un incontro, dunque, utile a ribadire la dura presa di posizione «contro la barbara e illegale invasione su vasta scala della Russia». Una nuova opportunità per rimettere al centro del tavolo le «garanzie di sicurezza» per Kiev. E per battere il ferro sulla richiesta di una tregua incondizionata di 30 giorni, che già gli Stati Uniti hanno reiterato varie volte in direzione del Cremlino. «Finché la Russia non accetterà un cessate il fuoco duraturo, aumenteremo la pressione sulla sua macchina da guerra», hanno detto Starmer e Macron. «Sosteniamo la proposta di un cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni, deve essere attuato senza precondizioni per aprire la strada a negoziati di pace significativi. La palla è ora nel campo della Russia. Siamo pronti a mantenere una forte pressione sulla Russia e a imporre ulteriori sanzioni severe in caso di violazione del cessate il fuoco. Il nostro obiettivo è chiaro: una pace giusta e duratura per l’Ucraina, fondamentale per la sicurezza e la stabilità in tutto il nostro continente», ha scritto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

La reazione del Cremlino

Dal Cremlino arrivano, come spesso accade, risposte per ora vaghe e contraddittorie sulla proposta/ultimatum occidentale. «Siamo abituati alle sanzioni, sappiamo già come fare e come evitare ridurre i loro effetti», replica scettico il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, in un’intervista ad Abc. Per Peskov è Kiev a non essere pronta per un negoziato, non il Cremlino a frenare. E devono essere gli europei a smettere di mandare armi all’Ucraina, è la pre-condizione che rivolta la frittata. Alla Cnn, Peskov dice poi che «mettere pressioni sulla Russia non serve a niente», e che «l’Europa ci sta affrontando in modo molto aperto», anche se concede che Putin «sostiene in generale l’idea di un cessate il fuoco» e che la proposta sarà meditata dal Cremlino.

Le altre idee sul tavolo a Kiev

Durante il vertice della «coalizione dei Volenterosi» a Kiev, comunque, s’è discusso anche di molto altro. A partire dalla missione di peacekeeping targata Europa, annunciata oltre un mese fa proprio da Francia e Regno Unito. L’intenzione di Macron e Starmer è di aggiornare gli alleati sui «progressi compiuti verso una futura coalizione che riunisca forse aeree, terrestri e marittime». Una «equipe franco-britannica», come era stata definita, che entrerebbe in campo solo «dopo un eventuale accordo di pace» tra Kiev e Mosca.

L'articolo Macron, Starmer e Merz a Kiev, l’ultimatum a Putin (con l’ok di Trump): «Cessate il fuoco di 30 giorni subito». Il Cremlino: «Valuteremo» proviene da Open.