L’ultimo saluto ad Antonello Fassari: Roma piange un’icona del cinema e della TV. La diretta delle esequie

I funerali dell’attore dei Cesaroni oggi alla Chiesa degli Artisti, tra ricordi e commozione

Apr 8, 2025 - 11:14
 0
L’ultimo saluto ad Antonello Fassari: Roma piange un’icona del cinema e della TV. La diretta delle esequie

Roma ha voluto dare l’ultimo saluto ad Antonello Fassari, uno degli attori più amati e versatili del panorama italiano, scomparso lo scorso 5 aprile all’età di 72 anni. I funerali nella suggestiva Chiesa degli Artisti, in Piazza del Popolo, un luogo simbolico per il mondo dello spettacolo che accoglie colleghi, amici e fan per commemorare una carriera straordinaria e una vita segnata da talento e umanità. La notizia della sua morte ha scosso il pubblico e il mondo artistico, lasciando un vuoto che sarà difficile colmare.

Antonello Fassari, nato a Roma il 4 ottobre 1952, è stato un artista poliedrico, capace di spaziare con naturalezza tra teatro, cinema e televisione. Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” nel 1975, ha mosso i primi passi sotto la guida di maestri come Luca Ronconi, affinando un talento che lo avrebbe portato a brillare in contesti diversi. La sua carriera è iniziata sui palcoscenici teatrali, ma è con la televisione che ha conquistato il grande pubblico. Negli anni ’90, il programma satirico Avanzi su Rai 3 lo ha reso un volto familiare, grazie al personaggio del “Compagno Antonio”, un’interpretazione che mescolava ironia e romanità in modo inconfondibile.

Il vero apice della popolarità è arrivato però con I Cesaroni, la fiction di Canale 5 che dal 2006 al 2014 lo ha visto nei panni di Cesare Cesaroni, l’oste burbero ma dal cuore d’oro. Con la sua frase cult “Che amarezza!”, Fassari è entrato nelle case di milioni di italiani, diventando un simbolo di quella commedia familiare che ha segnato un’epoca. Accanto a Claudio Amendola e Max Tortora, ha formato un trio indimenticabile, capace di raccontare con leggerezza e profondità le dinamiche di una famiglia romana. La notizia della sua morte è arrivata proprio mentre erano in corso le riprese della nuova stagione della serie, un progetto che avrebbe dovuto segnare il suo ritorno sul set e che ora si tinge di un’amara malinconia.

Ma ridurre Fassari al solo Cesare Cesaroni sarebbe riduttivo. La sua filmografia è ricca di ruoli che ne hanno evidenziato la versatilità: dal comico Puccio di Montecarlo Gran Casinò dei fratelli Vanzina al drammatico Ciro Buffoni in Romanzo Criminale di Michele Placido, fino alla partecipazione in Suburra di Stefano Sollima. Ha lavorato con registi del calibro di Ettore Scola (Gente di Roma), Marco Tullio Giordana (Pasolini, un delitto italiano) e Carlo Lizzani (Celluloide), dimostrando una capacità rara di passare dalla commedia al dramma con una naturalezza disarmante. Nel 2000 si è anche cimentato come regista con Il segreto del giaguaro, un esperimento che, pur non riscuotendo grande successo, ha testimoniato la sua voglia di esplorare nuove sfide.

Sulla causa della morte, le informazioni ufficiali restano parziali. È noto che Fassari soffrisse da tempo di problemi di salute, tra cui un’angina pectoris che lo aveva costretto a convivere con un dolore fisico costante. In un’intervista rilasciata nel 2024 a La volta buona, aveva raccontato: “Sentivo come una carpa dentro, qualcosa che mi mordeva. Ero divorato dalle ansie, ma le cure mediche mi hanno salvato”. A questo si aggiungevano ansia e depressione, aggravate dopo il divorzio dalla moglie Maria Fano, con cui era stato sposato dal 1982 al 2005 e da cui aveva avuto la figlia Flaminia. Secondo alcune indiscrezioni circolate su X, la morte potrebbe essere stata causata da una grave polmonite bilaterale, diagnosticata a fine marzo, complicata da bronchite cronica e dalle sue condizioni cardiache preesistenti. Tuttavia, nessuna conferma ufficiale è ancora arrivata dalla famiglia o dalla produzione.

La Chiesa degli Artisti, con la sua atmosfera intima e la sua storia legata al mondo dello spettacolo, sarà il teatro di un addio che vedrà la partecipazione di numerosi colleghi. Claudio Amendola, legato a Fassari da un’amicizia profonda e da anni di collaborazione, ha dichiarato: “Sapevamo della sua malattia, ma non eravamo pronti. Per me è un pezzo di vita che se ne va”. Anche Elena Sofia Ricci ha espresso il suo dolore su Instagram: “Antonello, che dolore! Grazie per il tuo talento e la tua infinita gentilezza”. Presenti anche Micol Olivieri, Ludovico Fremont e altri membri del cast de I Cesaroni, oltre a figure come Serena Dandini ed Enrico Brignano, che hanno condiviso con lui momenti significativi della loro carriera.

La figlia Flaminia, personal chef di professione, ha invitato tutti a unirsi per “abbracciarci e ricordarlo insieme”, un appello che riflette il calore umano che Fassari ha sempre trasmesso. La cerimonia sarà un’occasione per celebrare non solo l’artista, ma anche l’uomo: un romano verace, tifoso della Roma, che scherzava sul suo nome dicendo: “I miei non si fidavano a chiamare un santo importante come Antonio!”. Oggi, mentre Piazza del Popolo si riempie di ricordi, il mondo dello spettacolo italiano saluta un protagonista che ha saputo lasciare un segno indelebile, tra risate, emozioni e una “amarezza” che resterà per sempre nel cuore di chi lo ha amato.