Luigi Lopez, è morto il cantautore e compositore: “Lasci un grande vuoto”
Si è spento all’età di 77 anni nella sua casa di Civita Castellana Luigi Lopez, tra i compositori più raffinati della musica leggera italiana L'articolo Luigi Lopez, è morto il cantautore e compositore: “Lasci un grande vuoto” proviene da imusicfun.

Si è spento all’età di 77 anni nella sua casa di Civita Castellana Luigi Lopez, tra i compositori più raffinati della musica leggera italiana. Nato a Roma il 30 settembre 1947, ha lasciato il segno con oltre 250 brani, molti dei quali entrati di diritto nella storia della nostra canzone. Il decesso è avvenuto nella mattinata di martedì 6 maggio. A darne notizia è stata l’amministrazione comunale di Capodimonte, dove Lopez risiedeva da tempo.
“Con profondo dolore apprendiamo della scomparsa improvvisa del Maestro Luigi Lopez – si legge nel messaggio ufficiale – figura di grande sensibilità artistica e umana, ha lasciato un segno profondo nel cuore degli ascoltatori. A nome dell’intera comunità, esprimiamo sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e a quanti lo hanno conosciuto e stimato nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera”.
Tra i messaggi più sentiti, quello del collega Cristiano Minellono.
“Ciao Luigi… lasci un grande vuoto nella musica italiana è ancora più grande nel mio cuore… è stato facile volerti bene, c’è stata subito una grande sintonia tra di noi .. e tra colleghi non è semplice… ci chiamavamo “fratello“ e non era un modo di dire… Era una sensazione vera.. e lo sarà per sempre.”
Dagli anni ’70 in poi, Lopez ha costruito un repertorio che ha attraversato generazioni e generi, sempre con una cifra poetica riconoscibile. Il primo grande successo fu “La voglia di sognare”, interpretata da Ornella Vanoni nel 1974, brano che gli valse il premio della critica discografica. Poco dopo arrivarono collaborazioni importanti con Riccardo Fogli – per cui scrisse “Mondo” – e con Alice, per la quale firmò “Piccola anima” e “Mondo a matita”.
Ma è con Mia Martini che Lopez raggiunge uno dei vertici della sua produzione: “La nevicata del ’56”, portata a Sanremo nel 1990, divenne un classico grazie a una scrittura intensa, condivisa con Carla Vistarini e Franco Califano. La stessa Vistarini fu sua partner creativa in numerosi brani, come “La notte dei pensieri” (vincitore di Sanremo Giovani nel 1987 per Michele Zarrillo), a dimostrazione di un sodalizio umano e artistico tra i più longevi e fruttuosi della scena musicale italiana.
Lopez non si fermò ai confini nazionali: nel 1982 vinse il World Popular Song Festival di Tokyo rappresentando gli Stati Uniti con “Where Did We Go Wrong”, a testimonianza del suo respiro internazionale. E la sua versatilità lo portò anche nel mondo dell’infanzia, componendo la celebre sigla “Pinocchio perché no?”, che ha venduto oltre un milione di copie, diventando un cult tra piccoli e adulti.
Negli ultimi anni aveva ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Premio Culturale Internazionale Cartagine per la musica, nel 2022, a coronamento di una carriera che ha attraversato decenni di musica italiana, sempre con coerenza e qualità.
Luigi Lopez ha scritto per artisti del calibro di Mina, Patty Pravo, Fiorella Mannoia, Franco Califano, Wilma Goich, Caterina Caselli, i Vianella, Sylvie Vartan e gli Showmen. In ogni brano lasciava impresso il tratto inconfondibile di un compositore che sapeva cogliere le sfumature dell’animo umano, rendendole note e parole.
Con la sua scomparsa, la musica italiana perde uno dei suoi narratori più sensibili. Le sue melodie continueranno a far sognare, proprio come lui ci ha insegnato.
Foto dai social di Luigi Lopez
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