Le relazioni (commerciali) pericolose tra USA e Cina, l'outlook di Anima

Il braccio di ferro delle tariffe rallenta la crescita ma non causa una recessione. Per gli investimenti posizionamento cauto, con opportunità su BTP e bund. L'articolo Le relazioni (commerciali) pericolose tra USA e Cina, l'outlook di Anima proviene da FundsPeople Italia.

Mag 8, 2025 - 11:20
 0
Le relazioni (commerciali) pericolose tra USA e Cina, l'outlook di Anima

Il braccio di ferro commerciale tra USA e Cina potrebbe affossare la crescita economica dei Paesi sviluppati, senza però causare una vera e propria recessione. Il periodo di incertezza attuale si traduce in un approccio più cauto verso l'esposizione azionaria, e costruttivo ma selettivo nella componente obbligazionaria dei portafogli. Sono queste le conclusioni dell'outlook di Anima SGR di maggio, che ribadisce una linea prudente in un contesto che resta molto fluido.

Le conseguenze del "liberation day"

La volatilità registrata dopo l'annuncio dei dazi da parte di Trump sembra in gran parte rientrata. Lo scenario, tuttavia, resta ancora fluido. Gli esperti di Anima stimano la probabilità di recessione al 45% per i Paesi sviluppati ma non la incorporano nel loro scenario principale.

Negli USA, il momentum macro registrerà un peggioramento più rapido del previsto; la possibilità di riorientare i flussi commerciali e incrementare gli utili aziendali per assorbire i dazi sembra limitata, pertanto l'impatto verrà trasmesso in modo rapido e sensibile ai prezzi al consumo. Anima prevede pertanto una crescita statunitense dell'1,6% nel 2025, al di sotto del consensus; la recessione sembra scongiurata dalla resilienza di alcuni dati macro, come l'elevato livello di reddito reale, la creazione di nuovi posti di lavoro ancora in linea con le medie post-pandemia, e il rimbalzo della spesa personale per i consumi a febbraio.

Al momento, il braccio di ferro principale sulle tariffe è con la Cina. "Le fortissime tensioni commerciali con gli Stati Uniti dovrebbero avere un considerevole impatto depressivo sull'attività economica", affermano gli esperti di Anima, quantificandolo in una riduzione dell'1,7% del PIL in parte compensata dal potenziamento degli stimoli fiscali. Considerando i diversi fattori, la stima della SGR sulla crescita cinese nel 2025 si è ridotta dal 4,5% al 4%, ancora una volta al di sotto delle opinioni di consensus.

Inflazione sotto controllo

Più ottimista l'outlook di Anima sull'inflazione: l'effetto dei dazi sugli indici dei prezzi USA potrebbe essere solo temporaneo, "rimandando al 2026 il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Federal Reserve". L'andamento dei prezzi dovrebbe tornare presto sotto controllo anche per via dell'effetto dei dazi sulla domanda e grazie a un costo del lavoro in calo. Anche l'area euro mantiene una rotta rassicurante. "Le pressioni sui prezzi dei servizi sono scese sotto il 3,9% dopo diversi mesi" e i segnali anticipatori lasciano prevedere che "il processo disinflativo si consolidi ulteriormente". In Cina si conferma il trend disinflattivo nonostante .

Nel 2025 due tagli dalla Fed, tre dalla BCE

Per quanto riguarda le politiche monetarie, gli esperti degli investimenti di Anima si aspettano due tagli da parte della Fed e tre da parte della BCE entro la fine dell'anno, una previsione invariata rispetto ai mesi passati. "A causa dei dazi, la Fed vede rischi asimmetrici per crescita e inflazione", si legge nel rapporto di Anima; pertanto l'istituto centrale statunitense potrebbe cambiare le proprie priorità, concentrandosi sullo stimolare la ripresa più che sulla lotta all'inflazione. Per questo, la SGR si aspetta tagli per 50 punti base nel quarto trimestre dell'anno, anche se i mercati si aspettano un'azione più incisiva per 80 bps.

La BCE, preoccupata dalle tariffe, potrebbe invece tagliare i tassi altre tre volte entro fine anno, per un totale di 75 punti base. In Cina, il potenziamento dell'economia locale anche in risposta al guanto di sfida di Trump potrebbe portare a tre tagli dei tassi per 60 punti base totali con un deprezzamento controllato dello yuan contro il dollaro.

Orientamento costruttivo sui governativi

In termini di ricadute per gli investimenti, Anima dichiara un bias positivo sull'obbligazionario, soprattutto per i titoli governativi core e per i titoli di Stato italiani. La posizione sui Treasury è neutrale per via della volatilità e dei dubbi sul loro status di beni rifugio. Positivo il giudizio sui bund, tipicamente decorrelati dai governativi statunitensi, e sui BTP, grazie al momentum positivo dei rating sul debito italiano e all'ampliamento contenuto degli spread nelle fasi di liquidazione dei titoli del Tesoro.

A livello di scadenze sono favorite quelle più brevi, ancorate alle mosse delle banche centrali. Maggiore prudenza e selettività, infine, per quanto riguarda i corporate bond.

Prudenza sugli investimenti azionari

L'outlook di Anima si conclude con un'analisi dell'allocazione azionaria, orientata oggi verso una maggiore prudenza generale, ma con variazioni in base alla regione e ai settori di riferimento. Guardando ai comparti, in particolare, gli analisti della SGR sono positivi sui servizi delle comunicazioni e sui bancari; neutrali sugli industriali, sui materiali, sui beni discrezionali, sulla tecnologia e sulle utility; negativi, infine, su energetici e sanitari.

L'esposizione all'Italia è diminuita con una presa di profitti effettuata durante la fase di rialzo del mercato, rispecchiando un approccio più cauto nel breve termine. In termini settoriali favoriti finanziari, lusso e comunicazione, sottopesati invece industriali e società con alta leva ed esposizione alle tariffe.

Sugli USA, Anima ha ridotto il peso dei titoli ciclici più indebitati, lasciando invariata l'esposizione al comparto tecnologico, che "continua a fornire un contributo importante alla crescita degli utili del mercato". Le revisioni negative sugli utili potrebbero offrire un punto d'ingresso interessante, ma serve maggiore visibilità per confermarlo. Per quanto riguarda infine l'azionario emergente, Anima ha adottato un posizionamento difensivo "con un tilt domestico che si esprime in una preferenza per l'India, meno esposta alla tematica dei dazi, e per la Cina domestica". Qui infatti sono quotate società virtualmente prive di esposizione agli USA. Telecomunicazioni, consumi di base e oro sono i settori favoriti.

L'articolo Le relazioni (commerciali) pericolose tra USA e Cina, l'outlook di Anima proviene da FundsPeople Italia.