Le prime parole dei nuovi Papi a confronto. Quel “se sbaglio mi corrigerete” che passò alla storia
Ogni (neo) pontefice ci mette del suo: dal discorso di Wojtyla, che ruppe la tradizione, a Ratzinger. Il messaggio più lungo quello di Bergoglio

Roma, 8 maggio 2025 - Dopo l'habemus papam, la trepidazione è sempre grande in piazza San Pietro per le prime parole del nuovo Papa, pronunciate con grande emozione dalla Loggia delle Benedizioni della basilica. Non solo un primo biglietto da visita per il mondo, ma anche un modo per esplorare le diverse personalità e gli approcci ai fedeli dei pontefici: nessuno di loro si è mai presentato allo stesso modo, ognuno ha portato del suo.
Quella del primo discorso a pochi minuti dall'habemus papam è un'introduzione moderna, non prevista dalla tradizione. A romperla fu Karol Wojtyla, appena diventato Giovanni Paolo II. In realtà, anche il suo predecessore, Albino Luciani, aveva chiesto di poter rivolgere qualche parola alla folla, ma fu fatto desistere dagli altri cardinali e si limitò alla tradizionale benedizione Urbi et Orbi.
Appuntamento rimandato, quindi, al conclave di due mesi più tardi. "Siamo ancora tutti addolorati per la scomparsa del nostro amatissimo papa, Giovanni Paolo I", esordì Wojtyla in ricordo di Luciani, deceduto dopo appena 33 giorni di pontificato. Il primo papa straniero dopo quattro secoli e mezzo, non poté non far riferimento alla storicità della sua elezione: "Gli eminentissimi cardinali hanno chiamato un nuovo vescovo di Roma, da un paese lontano". Per poi scherzare: "Non so se posso bene spiegarmi nella vostra... la nostra lingua italiana. Se mi sbaglio mi corrigerete!". La frase diventerà un vero e proprio 'cult'.Quali sono stati i Conclavi più brevi (e più lunghi) della storia?
Come detto, il modo di parlare alla folla in quei primi minuti è indicativo del rapporto che si avrà con i fedeli negli anni del pontificato. Joseph Ratzinger fu infatti più breve, a tratti 'distaccato' e certamente meno 'personale' del suo predecessore. "Dopo il grande Papa Giovanni Paolo II, i signori cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore - le prime parole di Benedetto XVI -. Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere".
Quello di Ratzinger il discorso più breve, quello di Bergoglio il più lungo. È rimasto nella memoria e nella simpatia di molti il suo primo saluto: "Fratelli e sorelle, buonasera!", accompagnato da un movimento del braccio e da un vistoso sorriso. Papa Francesco si ispirò poi, probabilmente, a Wojtyla: "Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo!". Il papa argentino chiese poi due momenti di preghiera: il primo per il pontefice emerito Benedetto XVI, il secondo per sé stesso, per avere la forza per affrontare l'incarico appena assunto. "La preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo", così lo descriverà.